Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Tennis, ATP Pechino 2023 - Jannik Sinner completa l'opera: sfatato il tabù Medvedev, è campione a Pechino!

Simone Eterno

Aggiornato 04/10/2023 alle 21:49 GMT+2

TENNIS - Dopo 6 sconfitte su 6 in carriera, Sinner sfata il tabù Medvedev e vince la finale dell'ATP 500 di Pechino col punteggio di 7-6(2) 7-6(2). Per Sinner è il 9° titolo ATP della carriera, il terzo di questo 2023 dopo quelli a Montpellier (250) e in Canada (Masters 1000). Con questa vittoria Sinner è a soli 30 miseri punti dalla qualificazione alle ATP Finals di Torino, una formalità pura.

Sinner: "Questa vittoria me la godrò. Orgoglioso di come ho superato le difficoltà"

Dopo Carlos Alcaraz, anche Daniil Medvedev. Uno e due. Completa l’opera Jannik Sinner in quel di Pechino dove conquista il nono titolo ATP della carriera, il terzo in stagione dopo Montpellier (250) e Toronto (1000), portandosi via quello che in sostanza è stato il successo più importante della stagione. Un 2023 di enorme crescita per Sinner, con il primo Masters 1000 in Canada o la prima semifinale slam a Wimbledon; ma è nella caratura degli avversari battuti qui in Cina che si cela ciò di cui Sinner può veramente fare sfoggio. Prima Alcaraz, appunto, colui che era stato n°1 del mondo nel corso della stagione e colui che è stato l’unico in grado di levare uno slam a Djokovic; e poi Daniil Medvedev, autentico specialista di questi campi e tabù assoluto, per Sinner, prima di oggi.

La partita

Sei su sei infatti erano state le sconfitte di Jannik, di cui due proprio quest’anno nelle finali a Rotterdam e Miami. Sinner è però riuscito a imporsi oggi con il punteggio di 7-6 7-6 – entrambi i tie-break dominati per 7 punti a 2 – mostrandosi più brillante a livello tattico e più solido, ovviamente, nella messa in atto del suo piano di battaglia. Perché che servisse accorciare gli scambi con Medvedev, Sinner lo sapeva anche in Olanda o negli Stati Uniti; che si trovasse un modo brillante per farlo invece, senza finira nella solita trama del ‘polpo Medvedev’, era tutt’altro che scontato. Jannik ce l’ha fatta, giocando una partita estremamente aggressiva con il serve and volley e servendo in maniera eccellente. Due chiavi che hanno impedito al russo di mettere su il solito fortino difensivo che in passato era sempre stato fatale per Sinner. Soprattutto qui la differenza tra i match del passato e quello odierno, con uno Jannik poi ovviamente in grado di spingere con grande efficacia dal fondo, specie sulla diagonale del rovescio, dove alla fine è riuscito a mettere in difficoltà anche uno specialista come Medvedev in quella situazione di gioco.
Fondamentali due passaggi. Non aver perso la calma nel primo set, quando nell’ottavo game Sinner non sfruttava la seconda palla break con un clamoroso smash sbagliato; e a inizio secondo set, quando dopo non aver sfruttato di nuovo una chance di break, non ha mollato la presa sulla partita. Dentro i tie-break poi Jannik è stato semplicemente più solido, più preciso e forse anche più affamato, probabilmente voglioso di sfatare quel tabù che da troppo gli stava addosso.

Sinner alle ATP Finals di Torino: una pura formalità

La vittoria a Pechino vale il secondo titolo 500 della carriera (dopo Washington), il nono titolo complessivo (10 se vogliamo contare anche il successo alle NextGen Finals) e il terzo successo quest’anno a livello ATP. Soprattutto però vale la definitiva conferma dell’accesso alle ATP Finals di Torino, mancate lo scorso anno e che saranno sua prima storica apparizione da “titolare” (nel 2021 le giocò da sostituto di Matteo Berrettini). Con 4865 punti nella Race, Sinner è infatti lontano solo 30 punti dal taglio matematico di 4895 che vale la qualificazione. Una formalità che si risolverà già da Shanghai, quando la classifica garantirà a Jannik l’accesso al torneo di fine anno tra i migliori 8 al mondo. Il resto non è più una novità già da ieri: alla posizione n°4 della classifica ATP, Sinner è il miglior italiano dell’era Open insieme ad Adriano Panatta. E a 22 anni, davvero, non viene che da pensare a quel motto lì: the best is yet to come, il meglio deve ancora arrivare.
picture

Sinner: "Oggi è stata la mia giornata, ma con Alcaraz sempre enorme rispetto"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità