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Roberta Vinci, Sara Errani, Francesca Schiavone: una settimana da dive!

Fabio Disingrini

Aggiornato 22/02/2016 alle 14:44 GMT+1

Roberta ha vinto il torneo di San Pietroburgo ed è entrata per la prima volta nella top-ten del ranking mondiale. Sara s'è imposta a Dubai spostando qualche riflettore dal capolavoro di New York Vinci-Pennetta. La Leonessa è tornata a graffiare, ieri a Rio, per l'ultimo trionfo di una carriera infinita. Cronaca di una settimana perfetta per le ragazze più vincenti nella storia del tennis italiano

Roberta Vinci, Imago

Credit Foto Imago

L’Italia del tennis risponde, pronta e reattiva, a un Australian Open decisamente fallimentare dopo i lussi di Flushing Meadows e lo fa, ancora una volta, con le sue ragazze d’oro. Una generazione di veterane che in una settimana hanno vinto tre tornei a ogni latitudine, da San Pietroburgo a Rio de Janeiro, passando per la straordinaria e meritatissima entrata in top-ten di Roberta Vinci: la nostra numero uno “per selezione naturale” dopo il ritiro di Flavia Pennetta.

Una vita in back... Finalmente al top

«Battere Serena Williams mi ha insegnato che tutto è possibile. Dedicato a chi diceva che non ero capace». Sono queste le parole chiarissime che Roberta Vinci ha scelto per commentare il suo ingresso in top-ten a poche ore dal suo trentatreesimo compleanno. Un traguardo che non è un premio alla carriera ma un nuovo inizio, senz'altro più "cerebrale", nelle corde della nostra migliore giocatrice.
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Roberta Vinci vince il torneo di San Pietroburgo 2016

Credit Foto Imago

Otto giorni fa, Roberta ha vinto a San Pietroburgo il suo decimo titolo WTA (primo Premier) e poi è volata di gran fretta a Dubai per fare meglio di Carla Suarez-Navarro. Spossata dalla fatica e dal jet-lag, non ce l’ha fatta ma anche la spagnola ha perso subito, spalancando alla Vinci la strada verso la decima posizione mondiale, ufficiale da oggi. Per la cronaca, l’Italia ha due giocatrici in top-ten, visto che la Pennetta è numero 9 senza giocare, per la prima volta dal 2010.

"L'altra Chichi" che anticipa la ribalta

La finalista del Roland Garros 2012 Sara Errani era un po’ scivolata negli ultimi mesi, e cioè a partire dagli US Open del capolavoro Vinci-Pennetta, lontano dai riflettori. Ci aspettavamo un suo ritorno primaverile sulla ribalta di terra rossa, e invece “l’altra Chichi” ha vinto proprio il torneo di Dubai (nono titolo WTA, anche per lei primo Premier) riformando, seppur solo virtualmente, la coppia più fulgida nella storia del doppio femminile... Quella del Career Slam e delle uniche righe italiane negli albi di Wimbledon.

L'ultimo graffio della Leonessa

Non è tutto perché mancava all’appello solo la campionessa del Roland Garros 2010 Francesca Schiavone, ed ecco allora il graffio della Leonessa - che non vinceva un titolo da 3 anni, era scivolata fuori dalle prime cento e a Melbourne aveva mancato, battuta nelle qualificazioni, la sua 58esima partecipazione consecutiva in uno slam (!) - ieri a Rio de Janeiro. Benedetta terra rossa e benedetta Francesca Schiavone, splendida trentacinquenne all’ennesima grande rimonta di un’infinita carriera.

Generazione Fab Four all'italiana

«Quante ne abbiamo passate!», ha detto ieri la Schiavone sul palco brasiliano, e il red-carpet di Roberta Vinci è solo la consacrazione statistica di una generazione di Fab Four nostrane che hanno vinto 4 Fed Cup, giocato almeno una finale slam e avuto un posto fra le migliori 10 tenniste al mondo. Grazie e altri cento di questi giorni, anzi, di queste settimane.
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