Andy Murray è il grande pretendente: batte Ferrer e sfiderà Djokovic

DaFabio Disingrini

Aggiornato 03/06/2015 alle 20:39 GMT+2

Da Madrid a Parigi, Andy Murray conferma tutti i suoi progressi su terra battuta, regola David Ferrer 7-6 (4), 6-2, 5-7, 6-1 e accede alla semifinale del Roland Garros per il secondo anno consecutivo, terza volta in carriera. L'Open di Francia è l'unico major in cui il britannico non ha mai disputato la finale, ma sulla strada del suo "career final" trova ora il gigantesco Novak Djokovic

Andy Murray of Britain reacts during his men's singles match against Jeremy Chardy of France

Credit Foto Reuters

È stato il Masters 1000 di Madrid ad assodare, meno di un mese fa e in via definitiva, la crescita di Andy Murray sulla superficie rossa. Al quinto tentativo, il britannico batte per la prima volta su terra battuta David Ferrer, che contro Cilic aveva firmato la sua vittoria numero 300 on clay: solo Nadal ha fatto meglio di Ferru e oggi a Rafa e perfino andata peggio.

Andy Murray, che ha vinto 2 slam e disputato altre 4 finali ma mai a Parigi, si conferma fra i primi quattro del Roland Garros battendo nettamente Ferrer: avrebbe potuto fare anche meglio, avanti 3 volte nel primo set (vinto poi al tie-break dopo aver cancellato un set-point su 5-6) e con un match-point fallito nella terza partita (4-5), poi persa 7-5.

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I progressi esponenziali di Murray si svelano specialmente in avanzamento, sia attaccando al volo che in difesa profonda fra le righe: il britannico ha sparso 9 ace nei momenti focali dei game contro un Ferrer inedito, falloso e impaziente a più riprese per gli scatti dei fotografi nella buca durante il suo servizio.

I profit di Andy e i cali di David sul Lenglen passano quasi inosservati nell'atmosfera surreale dello Stade per la concomitanza di Djokovic-Nadal: si fa la rivoluzione serba e si rinfrancherà Ferru, o forse patirà oltremodo per la caduta del re di Spagna, al patibolo di piazza Chatrier.

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