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Schiavone, Bolelli, Wozniacki, Serena Williams... All you can Paris! Tutto il meglio del 2° turno

Simone Eterno

Aggiornato 29/05/2015 alle 02:25 GMT+2

Il meglio, il peggio e le chicche del secondo turno a Parigi: 4 su 7 italiani al terzo turno; la bella favola della Lucic-Baroni e il siparietto Twitter Goerges-Kokkinakis... senza dimenticare naturalmente il servizio in camera di Fabio Fognini

Francesca Schiavone al Roland Garros 2015 (AFP)

Credit Foto AFP

Da Parigi il meglio, il peggio e tutto ciò che c’è da sapere dopo il secondo turno del Roland Garros...

Les Italiens

Dei 7 tennisti azzurri approdati al secondo turno in quattro sono riusciti ad agguantare un pass per il terzo. Fuori Fognini, Giorgi e Aranaboldi; avanti Pennetta, Errani, Schiavone e Bolelli. Flavia ha rifilato 50 minuti di lezione alla Rybarikova in un match davvero a senso unico; Sara ha faticato un po’ di più con la promettente Carina Witthoeft ma è riuscita ad avere la meglio al terzo. Gli highlights però li meritano Francesca Schiavone e Simone Bolelli. La prima ha ritrovato nell’aria magica di Parigi una condizione smarrita da tempo. La sfida con la Kuznetsova ha regalato momenti di tennis epico che nella splendida cornice del campo 1 – a proposito, qualcuno convinca i francesi a non abbatterlo poiché trattasi di una piccola arena meravigliosa – ha esalato davvero tutti. Lo ribadiamo: 4 ore di spettacolo vero. Mentre il Bolo ha sfruttato un sorteggio positivo piallando in un match di eccezionale solidità una delle più abbordabili teste di serie: Viktor Troicki. Ora arriva Ferrer. Lo spagnolo è un osso durissimo perché dalla notte dei tempi perde sempre con quelli sopra e vince sempre con quelli sotto. Eppure questo Bolelli potrebbe dargli fastidio.

Cadute di peso

Due su tutte: Caroline Wozniacki e Simona Halep. Dallo splendido cammino dell’ultimo US Open a oggi – Masters escluso – la danese ha combinato poco e nulla. Non ci aveva impressionato già a inizio partita con la Knapp e si è ripetuta – in peggio – anche oggi. D’accordo, poi la Goerges si è esaltata tirando ogni cosa, ma la Caroline ‘versione slam’ si è palesata puntuale ancora una volta. Discorso analogo per la Halep. Non ci era piaciuta nel match di apertura di questo torneo – domenica mattina contro la Rodina – e ha fatto anche peggio oggi con la Lucic-Baroni. Insomma, due finaliste slam dello scorso anno che se ne vanno in maniera davvero deludente.

Le chicche

Siparietto davvero simpatico tra Serena Williams e Francesca Schiavone. Nel viavai di metà pomeriggio in sala stampa la statunitense si è ritrovata a dover aspettare fuori dalla main room che Rafa Nadal finisse la sua conferenza stampa. Giusto in quel momento la Schiavone usciva dalla sala 2 e ancor prima che Francesca salutasse, Serena ha alzato il pollice ed esclamato le sue congratulazioni per la maratona vinta dalla Schiavone. L’impresa della Leonessa non è decisamente passata inosservata.

In evidenza

Il meraviglioso siparietto Twitter tra Andrea Petkovic e Thanasi Kokkinakis. La tedesca è divertita per un tweet che sottolinea la somiglianza tra The Kokk e gli Strokes.
Ma Kokkinakis, da buon classe 1996, dimostra tutta la sua ignoranza in materia...
La cosa degenera...
Interviene il pragmatismo del buon Ivan Ljubicic...
Twitter, grazie di esistere.

Il Top

Lucic-Baroni. Dopo New York, Parigi. La croata si è ripetuta e di nuovo contro Simona Halep. Una semifinale nel ’99 a Wimbledon che sembrava dovesse aprire le porte di un’altra carriera. E invece i problemi, il rapporto “complicato”col padre e una carriera stroncata da mille vicissitudini. Oggi, esattamente come all’ultimo US Open, una nuova pagina di una piccola favola.

Il Flop

Poche storie, a ‘sto giro nessuna discussione: il servizio in camera di Fabio Fognini. Però Fabio, anche tu, il pesce al room-service a tarda sera prima di una partita dello slam magari no dai… Meno male che almeno Flavia ha mangiato carne!

Il colpo

Siamo partiti dalla Leonessa per tornare alla Leonessa: perché quella volée in allungo per andarsi a prendere i match-point decisivi dopo più di 3 ore di battaglia è qualcosa di unico. Grazie Francesca.
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