Francesca Schiavone infinita: batte Svetlana Kuznetsova in un match epico

DiEurosport

Aggiornato 28/05/2015 alle 22:21 GMT+2

La Leonessa elimina la russa dopo una maratona di quasi 4 ore: il finale è 6-7, 7-5, 10-8 dopo che la Kuznetsova aveva servito quattro volte per chiudere l’incontro sprecando anche un match-point

2015 Roland Garros Francesca Schiavone (Afp)

Credit Foto AFP

Le lacrime di Francesca Schiavone raccolgono l’emozione dell’Italia intera. In poco meno di quattro ore, la quasi 35enne milanese scrive un’altra pagina di storia nel torneo che l’aveva vista trionfare nel 2010 e raggiungere la finale l’anno seguente. Questa volta non si tratta di una Coppa alzata, ma l’ennesimo ruggito della Leonessa consegna un’impresa che, nel suo sviluppo, rimarrà impressa nella memoria collettiva.
È così che un banale secondo turno senza tennisti francesi diventa il polo d’attrazione del Roland Garros, per un giorno di fuoco sul campo numero 1. Svetlana Kuznetsova, vincitrice a Parigi nel 2009, si conferma l’avversaria più ostica di un duello senza tempo tra due ever green della racchetta.
La battaglia inizia fin dagli albori del primo set con giochi regolarmente terminati ai vantaggi e uno spettacolo inusuale sul rosso: la partita si gioca costantemente all’attacco con la russa che fa valere le sue “badilate” con quell’innata capacità di mettere chili e chili di peso sulla pallina colpendo di dritto e di rovescio con la stessa efficacia. La Kuznetsova annulla 5 palle-break (di cui due consecutive) alla Schiavone che sarebbe potuta scattare sul 6-5 e servizio.
Nel tie-break la Leonessa si ritrova sotto 4-6, ma annulla i primi due set-point con un passante stretto di rovescio incrociato e una volée in controtempo, dopo essersi aperta il campo con il lungolinea. Dopo aver dilapidato sei set-point, la russa capitalizza il settimo chiudendo sul 13-11. Il secondo parziale procede a strappi: da 0-2 la Schiavone si porta sul 3-2 e sul 4-4 si aggiudica un nono gioco tiratissimo. Le due contendenti corrono come due ragazzine di 20 anni e il pubblico vota già per la clonazione. La Leonessa, che sfodera un dritto lungolinea d’annata doc, sposta il verdetto al terzo e s’impone 7-5.
Il set decisivo regala il pass per sconfinare nell’epica. La quasi 30enne russa non molla un centimetro e scappa sul 2-0. Francesca risale con il magistrale game del 4-4 in un momento topico. Dal 5-4 a favore della Kuznetsova, la sfida smette di seguire qualsiasi logica: il servizio diventa un handicap in una serie di break e controbreak che termina solo sull’8-8. A quel punto la milanese ruggisce per l’ultima e decisiva volta e con una risposta d’incontro che fa impazzire il pubblico del campo numero 1. Tra recuperi seguiti da risate della Schiavone, che certificano il suo divertimento nell’esprimere tutta la varietà del suo repertorio, l’azzurra tiene la battuta e con una volée in allungo si apre le porte del terzo turno per il 10-8 conclusivo. Non sappiamo quanto durerà la sua avventura, ma Francesca Schiavone ci ha deliziato ancora una volta con un tennis extralusso.
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