Andy Murray batte Stanislas Wawrinka e conquista la prima finale al Roland Garros

Andy Murray è in finale al Roland Garros e il confronto di domenica contro Novak Djokovic, la sfida tra i numeri 1 e 2 del mondo, sarà l’epilogo più giusto del secondo Slam stagionale. Lo scozzese è il primo britannico dell’era Open ad aver raggiunto l’ultimo atto degli Open di Francia: per tornare al suo predecessore bisogna risalire a Bunny Austin nel 1937. Un’altra vita, un altro tennis.

A garantirgli la possibilità di competere per alzare la Coupe des Mousquetaires è una vittoria schiacciante, netta, indiscutibile: Stanislas Wawrinka, al di là del verdetto emesso dai 4 set in 2 ore e 38 minuti, è stato oggi surclassato fisicamente ancor prima che mentalmente. L’unica sorpresa è stata semmai la facilità da parte dello scozzese di dominare la scena dall’inizio alla fine.

I precedenti, quell’otto a sette per il britannico smussato però dagli ultimi tre successi targati Stan, lasciavano presagire una battaglia che non c’è mai stata. A rompere l’equilibrio è stato il salto di qualità mentale di Murray che, oltre alle conosciute doti difensive impareggiabili nel circuito, ha messo all’angolo la potenza di Wawrinka attaccandolo, spingendo e servendo divinamente.

Il terzo set è stato solo un moto d’orgoglio del Defending Champion sulla spinta del pubblico del Philippe Chatrier che voleva ancora assistere a una partita. Il break nel decimo gioco è stato il primo e l’unico concesso dallo scozzese in tutto l’incontro, ma tra palle corte, passanti, pallonetti e recuperi prodigiosi, la testa di serie numero 4 ha dovuto abdicare con il punteggio di 6-4, 6-2, 4-6, 6-2.

Parigi ha conosciuto la consacrazione di Andy Murray sulla terra battuta sul piano del gioco: se lo sarà anche nelle pagine della storia del tennis lo sapremo domenica, ma la pressione sarà tutta sulla racchetta di Novak Djokovic.