Nishikori la fa facile, Wawrinka ancora non al top ma vincente in 3 set

Pilota automatico in questi primi turni per uno dei nomi da tener maggiormente in considerazione in questo Roland Garros: Kei Nishikori. Il tennista giapponese non ha avuto alcuna difficoltà nel superare la pratica Kuznetsov, e dopo il primo turno vinto in due giorni – causa pioggia – con Bolelli, l’impatto con la terra parigina pare volerci confermare quanto di buono già visto a Roma. Escluso un avvio a rilento dove il russo è salito sopra di un break fino al 3-1, Nishikori ha fatto sfoggio di un tennis pimpante e quadrato, respingendo con puntualità i tentativi di entrare in partita da parte dell’avversario e chiudendo un match senza difficoltà grazia anche all’atteggiamento migliore in questi primi turni: la concentrazione.

Un buon allenamento in vista di un terzo turno che sarà senza dubbio più complicato di oggi. A sfidare Nishikori ci sarà infatti l’esperto Fernando Verdasco. Lo spagnolo ha spazzato via Ivan Dodig con un 6-2, 6-1, 6-3 che non lascia grande spazio a ulteriori commenti se non la conferma che, su questa superficie, uno come Verdasco è sempre una mina vagante.

Non aveva convinto all’esordio e non l’ha fatto nemmeno oggi, ma per lo meno Stan Wawrinka, questa volta, non è dovuto restare in campo una vita. Prosegue il cammino del campione in carica del Roland Garros, ma anche la sfida contro il giapponese Daniel ha messo in mostra uno Stan dai due volti. Il primo, piuttosto cupo, è stato quello del tennista distratto e a tratti svogliato, costretto da Taro Daniel a una battagliona di 54 minuti nel primo set e obbligato sul più bello ad annullare anche due set point. L’altro, più convincente, nell’immagine di secondo e (in parte) terzo set, dove dopo aver capito il averla rischiata grossa, lo svizzero ha cambiato marcia, gestendo bene la pratica giapponese e rimontando, nel terzo, da 2-4 sotto.

Il bilancio complessivo è comunque di una prestazione in chiaro-scuro per colui che, lo scorso anno, fu capace di incantare tutti, specie dalla seconda settimana. Sarà così anche quest’anno? Le sensazioni avute con Rosol e Daniel dicono di no, ma nel match di terzo turno con l’insidioso padrone di casa Chardy – 6-4, 6-2, 6-4 ad Adam Pavlasek – potrebbe dirci qualcosa in più.

Chi invece non è riuscito a uscirne vivo, questa volta, è stato Benoit Paire. Dopo il pericolo scampato all’esordio contro Radu Albot, questa volta il funambolico tennista francese ha dovuto alzare bandiera bianca. La solidità di Gabashvili è stata superiore alle bizze di un Paire incerottato e poco concentrato. E così, come vi avevamo segnalato nei pronostici di giornata, il tennista russo ha fatto lo scalpo della testa di serie numero 19 chiudendo per 6-3, 6-2, 3-6, 6-2. Per Gabashvili ora uno tra Edmund e Isner.

Chi si gode una buon tabellone è lo statunitense Jack Sock. Il gigante americano si è sbarazzato in 3 set dell’esotico tennis di Dustin Brown e con il 6-3, 7-6, 6-2 finale si è garantito un terzo turno dove attende uno tra Trungelliti e Ramos. Non esattamente un match impossibile per Sock. Il quarto turno e la seconda settimana sono alla portata.

Da segnalare poi la vittoria di Alexander Zverev. Il promettente tedesco doveva terminare il match di primo turno interrotto ieri per oscurità. Una notte che ha portato consiglio a Zverev e dopo le difficoltà della serata di ieri, oggi il tedesco si è espresso decisamente meglio: il francese Herbert è stato così superato per 5-7, 6-2, 7-6, 7-5. Al secondo turno trova un altro transalpino: Stephane Robert.