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Zverev saluta Parigi: Verdasco firma la sua impresa, eliminato il campione di Roma

Simone Eterno

Aggiornato 30/05/2017 alle 17:59 GMT+2

Interrotta lunedì per oscurità sul set pari, l'esperto Verdasco si risveglia col piede giusto intrappolando il giovane Alexander Zverev nella sua ragnatela. Verdasco vince così dopo un totale di quasi 3 ore di partita col punteggio di 6-4, 3-6, 6-4, 6-2. Il torneo perde così la testa di serie numero 9 nonché campione in carica degli ultimi Internazionali d'Italia.

Alexander Zverev

Credit Foto Getty Images

Roma non è stata costruita in un giorno. E mai proverbio fu più appropriato per Alexander Zverev, vincitore dell’ultima edizione degli Internazionali, numero 1 della next generation... Ma eliminato brutalmente da un “vecchio volpone” della terra battuta come Fernando Verdasco.
Se ne va la prima Top10 del Roland Garros ed è una caduta assolutamente rumorosa. Perché in tanti, in questa partita, avevano pronosticato una primo turno di assoluta difficoltà per il ragazzino tedesco; ma in pochi, alla fine, pensavano che potesse sul serio farsi sorprendere.
E invece, puntualissimo, il detto torna ancora attuale, dimostrandoci quanto il giovane Zverev debba ancora acquisire l’esperienza necessaria per venire a capo di uno come Verdasco (Verdasco in giornata, sia chiaro) sul rosso; e come tra 3 e 5 set, alla fine, il tennis sia tutt’altro sport.
Le avvisaglie di pericolo per Zverev c’erano già state ieri, quando questa partita è effettivamente iniziata. Subito un set lasciato per strada, salvo poi ritrovarsi nel secondo prima che l’oscurità incombesse e rimandasse i giochi a oggi sul punteggio di 6-4, 3-6.
La notte però non ha portato grandi consigli a Zverev, semmai ha schiarito ulteriormente le idee a Verdasco, consapevole dopo l’antipasto di ieri di poter imbrigliare il giovane Zverev nella sua ragnatela. Sempre in comando dello scambio infatti Verdasco ha spinto il tedesco metri dietro la linea di fondo, obbligandolo a una dispendiosa fase difensiva che ne ha tolto lucidità nelle scelte.
Zverev non era comunque affatto partito male oggi, con un break preso nel terzo game del terzo set nel tentativo di voler mettere in chiaro le cose. Il merito di Verdasco è stato però quello di non staccare un attimo il piede dall’acceleratore, rientrando subito in partita – 3-3 –, salvandosi nel nono game ai vantaggi, e piazzando il break chirurgico nel decimo gioco, quando Zverev provava l’ennesima accelerazione da lontanissimo ma trovava solo il corridoio.
Lì la vera fine del tedesco, che incapace di trovare un piano di gioco alternativo per limitare la tattica di Verdasco, ha palesemente abbassato il suo livello di tennis, incappando in un quarto set dove di fatto non è stato mai in partita. Verdasco ha strappato subito il servizio, trovando poi anche una chance del 4-0 prima e del 5-1 poi (entrambe annullate da Zverev). Sul 5-2 però il tedesco ha alzato nuovamente bandiera bianca al servizio, arrendendosi dunque all’esperienza di un avversario che di battaglie così ne aveva già giocate mille in carriera. E che non a casosi è imposto alla fine.
Zverev avrà il suo tempo dunque, ma per ora – negli slam, si intenda – deve ancora affinare le armi. Roma non è stata costruita in un giorno. I proverbi popolari non sbagliano quasi mai.
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Roland Garros: A.Zverev-Verdasco, gli highlights

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