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Roland Garros, le 10 partite più belle della storia da Borg a Nadal

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DaEurosport

Aggiornato 27/09/2020 alle 11:21 GMT+2

Nell'undicesimo appuntamento della nostra rubrica settimanale dedicata al tennis scegliamo 10 sfide dell'Open di Francia da rivivere per la loro bellezza e il loro significato nella storia del tennis maschile e femminile.

Il rovescio della medaglia - Rafa Nadal - Roland Garros

Credit Foto Eurosport

Non è semplice selezionare le 10 partite più belle di uno Slam perché la memoria di chi scrive non è sconfinata e le sfide che hanno segnato il Roland Garros sono davvero tante. La bellezza poi non può quasi mai prescindere dall'importanza della posta in palio, da ciò che dà un significato a un evento sportivo. Vi proponiamo dunque un elenco di partite che di sicuro hanno lasciato il segno negli appassionati nella consapevolezza che mancherà qualcosa. Una menzione d'onore la meritano, ad esempio, la finale tra Monica Seles e Steffi Graf del 1992 - l'ultima a Parigi prima della tremenda aggressione subita dalla Seles il 30 aprile 1993 - o quella tra Francesca Schiavone e Samantha Stosur: la Leonessa, nel 2010, completa il suo capolavoro diventando la prima campionessa italiana in un torneo dello Slam. Magari non sarà così in tutto il mondo, ma per noi questa pagina resterà per sempre indelebile.
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Francesca Schiavone, 10 anni fa la Leonessa diventava leggenda: la finale 2010 in 180 secondi

Borg-Lendl, finale 1981 - 6-1 4-6 6-2 3-6 6-1

Per l’ultima volta nella storia il tennis corona il suo re. Ha solo 25 anni e nessuno si aspetta che da lì a poco avrebbe di fatto interrotto la sua straordinaria quanto unica carriera. Bjorn Borg dimostra ancora una volta di essere il più forte sulla terra battuta vincendo per la sesta volta, la quarta consecutiva, il Roland Garros. In finale c'è il 21enne Ivan Lendl in una delle poche sfide che i due disputeranno facendo nascere quella che gli esperti chiamano The missing rivalry. La partita dura tre ore e 13 minuti, l'ultimo scambio è da ben 34 colpi.
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L'ultimo trionfo di Björn Borg: il punto che manda ko Lendl nella finale 1981

Borg esulta e festeggia l'11esimo Slam in carriera eguagliando il record di Rod Laver, ma questo sarà il suo ultimo capolavoro. Le sconfitte a Wimbledon e soprattutto agli US Open contro McEnroe, sempre in finale, daranno il via al suo ritiro che avverrà ufficialmente nel 1983, ma già nel 1982 l'Orso non giocherà nessun grande torneo se non Monte-Carlo.
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La gioia contenuta di Borg e la delusione di Lendl dopo la finale del Roland Garros 1981

Credit Foto Getty Images

Lendl-McEnroe, finale 1984 - 3-6 2-6 6-4 7-5 7-5

Il 10 giugno 1984 Lendl gioca la quinta finale in un major e l'avversario è John McEnroe. Sul 3-6 2-6 1-3 l'epilogo sembra scontato, e se John è già famoso per i suoi atteggiamenti, Ivan a sua volta non riesce proprio a risultare simpatico. L'americano è una montagna da scalare, anche psicologicamente. Si presenta, infatti, al Roland Garros senza sconfitte in stagione. Il suo record è di 33-0 (37-0 se si considera il Masters di New York, disputato in gennaio ma appartenente al calendario dell'83) con tre successi su Lendl, di cui due sulla terra.
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L'ira di McEnroe nella finale contro Lendl: urla "Fuck" al microfono e perde la testa con l'arbitro

McEnroe si rilassa mentre Lendl risale, e nel quarto set, con il mancino di Wiesbaden avanti 4-3 e 40-30, cambia racchetta prendendone una ancora avvolta nel cellophane. Il tennista di Ostava torna in campo, risponde con un velenoso slice di rovescio incrociato al servizio esterno di Mac e lo costringe a una volée in allungo che finisce la sua corsa in corridoio. Con la combinazione passante-pallonetto, Lendl si garantisce il quinto set mentre SuperMac se la prende con se stesso: "Metto dentro una prima su 50!".
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Ivan Lendl gioisce dopo la vittoria in rimonta su McEnroe nella finale del Roland Garros 1984

Credit Foto Eurosport

Nel set decisivo, si assiste a una lezione di passanti inflitta dal ragazzo che non ride mai all'americano: finisce 3-6, 2-6, 6-4, 7-5, 7-5 dopo oltre quattro ore. È la quarta volta nella storia del torneo che il vincitore recupera da 0-2 ma, soprattutto, è la prima volta di Ivan Lendl, che da quel giorno diventa Ivan il Terribile.
Penso che, se avessi perso, avrei comunque vinto un po' di major dopo. Ma in senso negativo fu il match più importante della sua carriera, perché se avesse vinto avrebbe provato a vincere l'Australian Open e magari sarebbe arrivato a 10 o 12 Slam, e oggi sarebbe considerato alla stessa stregua di Laver o Federer [Ivan Lendl sulla finale del Roland Garros 1984 vinta contro McEnroe]

Evert-Navratilova, finale 1985 - 6-3 6-7(4) 7-5

È il capitolo 65, il migliore di una rivalità da ben 80 puntate tra Chris Evert e Martina Navratilova. La ceca è avanti 33-31 ed è forte di 15 successi nei precedenti 16 incontri, compresa una vittoria per 6-3 6-1 nella finale del Roland Garros 1984. Uno scontro tra due stelle con stili contrastanti viene descritto così in un estratto del libro di Johnette Howard "The Rivals: Chris Evert vs. Martina Navratilova: i loro duelli epici e l'amicizia straordinaria":
La partita che giocarono fu abbagliante, non necessariamente per la sua perfezione, ma più per la tensione da rosicchiare lo stomaco e per la determinazione commovente che mostrarono
Navratilova recupera da 2-4 0-40 nel secondo set per forzare il terzo. Nel parziale decisivo, Evert spreca un vantaggio di 5-3. Navratilova si porta sul 5-5 e, con l'inerzia dalla sua parte, si ritrova sullo 0-40 sul servizio di Evert nell'undicesimo game. La glaciale Chris recupera e tiene il servizio con uno scambio fatto di volée e contro-volée per poi breakkare Navratilova nel dodicesimo gioco. Chris Evert torna così numero uno del mondo per la quinta e ultima volta.
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Evert-Navratilova - Finale Roland Garros 1985

Credit Foto Getty Images

Chang-Lendl, ottavi 1989 - 4-6 4-6 6-3 6-3 6-3

La partita è memorabile. L’astuzia e la furbizia prevalgono sulla forza e la netta superiorità tecnica. Il piccolo 17enne americano di origini cinesi le prova tutte per vincerla, celebre è il suo servizio dal basso che resta negli annali. Michael Chang, in preda ai crampi, si ritrova sul punto di abbandonare e si concede troppe pause sfruttando la tolleranza dell'epoca e finendo per irretire l'avversario.
Ero vicinissimo al ritiro. Mi dicevo: ma chi vuoi prendere in giro? Hai 17 anni, hai di fronte il numero 1 del mondo, abbandonare in queste condizioni non è poi così male [Michael Chang, qualche anno dopo il match contro Lendl, in un'intervista alla CNN]
Le inventa tutte, come bere abbondantemente dell’acqua o mangiare lentamente una banana: Lendl è furibondo e rimedia un penalty point. Il numero uno del mondo viene messo nel sacco e a suggellare il tutto c’è il doppio fallo finale arrivato dopo quattro ore e 38 minuti di gioco. L'edizione 1989, alla fine, premierà proprio il 17enne che clamorosamente vincerà il torneo diventando il più giovane a farlo nella storia, record che ancora resiste.
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Chang e il mitico servizio dal basso che fece perdere la testa a Lendl

Graf-Hingis, finale 1999 - 4-6 7-5 6-2

La vittoria di Steffi Graf per 4-6 7-5 6-2 su Martina Hingis nella finale femminile del 1999 ha tutti gli elementi di una partita indimenticabile: polemiche, coinvolgimento del pubblico, qualità del gioco delle protagoniste, tensione, emozioni, un grande ritorno e un valore sentimentale.
Questa è di gran lunga la più grande, la più inaspettata vittoria che abbia mai ottenuto. È stata una delle partite più folli di sempre, aveva tutto [Steffi Graf al New York Times]
È anche l'ultima partita all'Open di Francia per la Graf, a una settimana dal suo trentesimo compleanno: dopo la partita dirà addio al Roland Garros e annuncerà il ritiro dal tennis agonistico due mesi dopo. Martina Hingis era la favorita, avanti di un set e 2-0 nel secondo.
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Il dramma sportivo della Hingis: contesta una chiamata, va dall'altra parte del campo e viene punita

Dopo aver contestato una chiamata del giudice di linea, la svizzera entra nel campo della Graf e protesta ancora incassando il penalty point e l'ira del pubblico parigino. Hingis viene fischiata ripetutamente, serve dal basso, perde e abbandona il campo disperata. Sarà sua madre a richiamarla per farla partecipare alla cerimonia di premiazione. La giovane Martina non vincerà mai più uno Slam.
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Martina Hingis serve due volte dal basso e viene fischiata, Steffi Graf vince il Roland Garros 1999

Agassi-Medvedev, finale 1999 - 1-6 2-6 6-4 6-3 6-4

Il giorno dopo la vittoria della futura moglie, Andre Agassi completa il Career Grand Slam giocando senza mutande per scaramanzia. Il Kid di Las Vegas aveva perso in finale contro il più esperto terraiolo Andres Gomez nel 1990, aveva riperso in finale contro il più giovane e ruspante connazionale Jim Courier nel 1991, ma questa volta non poteva perdere.
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Jim Courier, il punto più bello della finale 1991 contro Agassi

Eppure, una settimana prima dell'Open di Francia, il 29enne pensava di saltare il torneo a causa di una spalla dolorante. Anche l'andamento del match non è esattamente una passeggiata di salute. Agassi non scende in campo e perde il primo set per 6-1 in 19 minuti mettendo a referto solo quattro punti alla battuta. Andrij Medvedev domina, vince 6-2 il secondo parziale e sul 4-4 ha una palla-break per andare a servire per il match. L'americano la salva e da lì in poi cambia marcia salendo in cattedra con la risposta.
Questa è sicuramente la più grande sensazione che abbia mai provato su un campo da tennis [Andre Agassi]
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Agassi, il punto simbolo del trionfo contro Medvedev al Roland Garros 1999

Andre Agassi piange di gioia, Rod Laver gli consegna la Coppa e un pensierino va anche a Steffi Graf che aveva vinto il suo 22esimo Slam il giorno prima e che sarà la sua compagna di vita.
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Agassi, lacrime di gioia: l'emozione dell'americano dopo il Career Grand Slam

Henin-Serena Williams, semifinale 2003 - 6-2 4-6 7-5

In un'epoca in cui le sorelle Williams dominano il circuito femminile, Serena trova in Justine Henin una grande rivale, come recitano gli scontri diretti complessivi (4-4). Di quegli otto, però, ce n'è solo uno che passa alla storia tanto che viene ricordato come The Hand Match. La Williams, con gli Australian Open, ha appena completato il primo Serena Slam e si appresta a vincere anche a Parigi senza aver lasciato set per strada nelle cinque partite precedenti e fresca di un 6-2 6-1 alla Mauresmo, idolo di casa, ai quarti. Henin, sospinta da un pubblico belga rumoroso, vince il primo parziale ma Serena serve sul 4-2 30-0 nel terzo set dopo aver fermato lo scambio per una palla, confermata fuori, della Henin.
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Justine Henin beffa Serena Williams con un pallonetto perfetto nella semifinale del 2003

I fischi piovono copiosi e la Williams sbaglia la prima di servizio, disturbata dalla belga che aveva alzato la mano sinistra per indurla ad aspettare fino a che la folla non si fosse calmata. Jorge Dias, giudice di sedia, non vede il gesto della Henin, si gira verso di lei per trovare conferma ma la belga fa finta di niente. La Williams serve una seconda e poi subisce il break. Il pubblico, impietoso, la fischierà anche a fine partita e l'americana dichiarerà di essersi sentita delusa dal comportamento dell'avversaria.
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Henin, stop volley e smash: il punto simbolo della vittoria su Serena Williams nella semifinale 2003

Due giorni dopo, la Henin batterà la connazionale Kim Clijsters per il suo primo titolo dello Slam. Vincerà gli Open di Francia altre tre volte e batterà la Williams, che dovrà attendere il 2013 per rivincere Parigi, altre tre volte nei major. Nel 2011, però, Justine si pentirà di quel gesto:
Penso che l'abbia visto e sia stata disturbata da quel gesto quindi, è vero, non è il mio miglior ricordo [Henin sull'episodio incriminato nella semifinale 2003 contro Serena Williams]
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Serena Williams, stretta di mano di ghiaccio dopo la semifinale persa con la Henin tra i fischi

Nadal-Federer, finale 2006 - 1-6 6-1 6-4 7-6(4)

Già difensore del titolo alla sua seconda apparizione al Roland Garros, Rafael Nadal, nell’edizione del 2006 è testa di serie numero due all'Open di Francia. Federer perde solo un set fino alla finale e arriva a Parigi avendo già vinto i tre precedenti Slam. Il Grande Slam è un obiettivo concreto nella stagione più vincente del re in virtù di 92 vittorie e cinque sconfitte in un singolo anno solare. Federer è aggressivo e parte forte, ma Nadal gli restituisce immediatamente il favore nel set successivo e vince per 6-4 anche il terzo set. Il maiorchino viene portato al limite dal numero uno del mondo nel fantastico tie-break finale, ma la spunta e difende il titolo conquistando il secondo Slam della sua carriera.

Federer-Djokovic, semifinale 2011 - 7-6(5) 6-3 3-6 7-6(5)

Novak Djokovic nel 2011 sembra incontrastabile. Parliamo di un cannibale alla sua migliore stagione per rendimento, continuità e valore degli avversari. Per questo motivo, molti considerano questa partita la migliore di sempre dello svizzero sulla terra rossa. Il 2011 presenta il Djoker al Roland Garros forte di 43 successi consecutivi, ma il serbo è costretto ad arrendersi a un Federer spaziale.
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Il miglior Federer di sempre sul rosso: rivivi la semifinale 2011 contro Djokovic in 180 secondi

Gianni Ocleppo, ex tennista italiano e per anni commentatore di Eurosport, definisce l'incontro come "la madre di tutte le partite". Roger Federer, in una versione ancor più sfolgorante del 2009 (anno dell'unico titolo a Parigi), ferma l'inesorabile marcia verso il Grande Slam di Djokovic. Così si gioca solo in Paradiso.
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Federer, il passante di rovescio è una meraviglia: Djokovic ko nella semifinale 2011

Nadal-Djokovic, semifinale 2013 - 6-4 3-6 6-1 6-7(3) 9-7

Djokovic in tutto il 2013 perderà solo nove volte. Dopo aver appena sconfitto Rafa a Montecarlo, il serbo sente l'odore del sangue e per la prima volta dal 2009 The King of clay si trova con le spalle al muro nella sua Parigi.
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Nadal perde il punto contro Djokovic, ma così si gioca solo in Paradiso

In una situazione di punteggio quasi disperata - il Djoker avanti 4-3 e servizio nel quinto set e 40 pari - il tennista di Belgrado commette una clamorosa invasione a rete su un colpo senza peso ed entrato per miracolo di Nadal. Una facile volée alta di dritto diventa così l'anticamera del ribaltone certificato dal sedicesimo game. Nella mitica finale degli Australian Open 2012, Rafa aveva fallito un comodo rovescio avanti 4-2 30-15 nel quinto set. La storia si ribalta. Sliding doors.
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Roland Garros: Djokovic, l'incredibile invasione che decide la semifinale 2013 contro Nadal

Si tratta di un momento tanto fondamentale quanto epico nella rivalità tra Rafael Nadal e Novak Djokovic: il maiorchino vince 9-7 al quinto set al termine di una maratona pazzesca durata quattro ore e 37 minuti sulla strada del suo ottavo Roland Garros.
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🎙 Le più belle partite del Roland Garros: da McEnroe a Lendl, da Federer a Cecchinato-Djokovic

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