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Roland Garros Chi è Martina Trevisan, dall'anoressia alla semifinale a Parigi. Sorriso italiano che ha conquistato tutti
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Pubblicato 01/06/2022 alle 16:10 GMT+2
Roland Garros 2022, Martina Trevisan ha raggiunto il più grande traguardo della sua carriera a 28 anni, dopo una storia familiare dedicata e molti infortuni. Un esempio di costanza e determinazione. Martina sfiderà la statunitense Gauff per un posto nella storia e nella finale del French Open 2022 giovedì 2 giugno, in diretta ed esclusiva solo su Eurosport e in streaming su Discovery+.
Trevisan: "Sono venuta a Parigi con tanta energia, sono in fiducia"
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Spesso, nel raccontare le grandi gesta sportive, ci si ferma alla facciata. Si descrive l'apparenza, la mistica patina che avvolge i nostri beniamini. Si esaltano le vittorie e si addolciscono le sconfitte. Spesso questi racconti sono accompagnati da un velo di acida invidia, come se gli sportivi fossero nati con un dono che ci è stato ingiustamente precluso, come se si trovassero lì per grazia ricevuta e non per i loro sacrifici. Ma i nostri idoli non sempre sono come lì vediamo al televisore, perfetti e monumentali, belli e pettinati. Spesso nascondono storie che uno mai s'immaginerebbe, vissuti densi di passione e talvolta di sofferenza. Spesso, a temprarne il carattere vincente, vi sono esperienze di vita totalizzanti, che sono più formative della più intensa tra le sessioni di allenamento.
La storia
Martina Trevisan nasce in una famiglia di sportivi: mamma Monica è una maestra di tennis, papà Claudio è un ex calciatore che ha giocato in Serie B e il fratello Matteo, di quattro anni più grande, anche lui ci sapeva fare con la racchetta. Sarebbe diventato numero 1 al mondo juniores, avrebbe ottenuto il best ranking di 267 al mondo prima di cessare l'attività internazionale definitivamente nel 2017, al termine di una carriera intermittente in cui ha dovuto affrontare la mononucleosi e un infinito calvario di problemi fisici.
Diciamo che è venuto naturale, quindi, dare una racchetta anche a Martina. Anche per lei è amore a prima vista e siccome buoni geni non mentono, ottiene subito buoni risultati. Nel circuito junior disputa la semifinale di doppio sia al Roland Garros che a Wimbledon, e nell'ottobre del 2009 è 57 del mondo tra gli Under 18. Poi succede che qualcosa si spezza.
A rompersi non sono le ginocchia, le caviglie o i legamenti del polso come è successo a Matteo. Si rompe qualcosa dentro di lei, Martina, ragazza di 16 anni. Perchè si accorge che nonostante la vita apparentemente felice, il tennis e i tornei in giro per il mondo, le manca qualcosa o meglio, qualcosa le viene a mancare. A suo padre viene diagnosticata una malattia degenerativa molto grave, sua madre decide di intraprendere un altro percorso di vita. Un po' troppo da digerire in una volta sola, a 16 anni.
Il problema è che Martina non digerisce più nulla, o quasi nulla. Precipita in una malattia che viene spesso minimizzata, e la cosa assurda è che il verme dell'anoressia si nutre proprio di questa superficialità. Martina ha perso la voce, ma il suo corpo grida aiuto. Per mesi e mesi le basteranno un pugno di cereali la mattina e un frutto la sera.
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Roland Garros: match point ed esultanza
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La rinascita
Martina, però, non ha mai smesso di volersi bene ed è lentamente tornata alla vita, dopo tante sedute dallo psicologo e una lunga rieducazione alimentare. Quella vita che ti può sconvolgere, prendere a pugni in faccia, ma è comunque bellissima. "Senti Martina, tra poco inizia la scuola tennis, non è che ci daresti una mano?" Al Tennis Pontedera faceva lezioni a grandi e piccoli, principianti e agonisti. Quando la sera tornava a casa aveva dipinto in viso quel bel sorriso che tanto spesso ci ha mostrato in campo.
Per chiudere il cerchio mancava soltanto una cosa, ovvero riprendere laddove aveva lasciato. L'hanno accolta al Centro FIT di Tirrenia e piano piano ha ripreso con l'attività internazionale. Anche in questo caso non è stato facile, molti pensavano che si fosse arenata e che fosse troppo tardi per fare il salto di qualità. Si sono aggiunti altri infortuni, tante cocenti sconfitte, ma a questo punto della storia ciò che più importa è che Martina è una donna che ha sconfitto una malattia abietta, ed è felice. Per il tennis ci sarà tempo.
Arriviamo dunque a oggi, martedì 31 maggio 2022, Martina di anni ne ha 28 ma ne sono passati 12 da quel brutto periodo. Non è azzardato definirla una rinascita, è a tutti gli effetti quasi un'altra vita. Facciamo finta che non abbia già giocato i quarti di finale qui, due anni fa, su uno dei campi più belli del mondo: non ha importanza. Martina ha vinto il primo set 6-2 e ora siamo 5-4 40-30. Il cielo è sereno, la partita sembrava in discesa. Poi, come spesso accade nello sport e nella vita, qualcosa (di nuovo) si spezza. Perchè quelli che vediamo al televisore, in fondo, condividono con noi le stesse emozioni, paure, insicurezze. Il dritto che fino a quel momento era stato sicuro e preciso, cade proprio ora floscio in mezzo al campo, diventando facile preda del vorace antagonista. 6-6, confusione, corse affannate, doppio fallo, si va al terzo. Ma... cosa vuoi che sia un terzo set di fronte all'anoressia? Una partita di tennis, come tante altre, di fronte all'ossessione per i grammi e le calorie, di fronte al disgusto nel guardarsi allo specchio?
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Martina Trevisan, intervistata da Mats Wilander dopo i quarti di finale
Credit Foto Eurosport
Ecco la storia di Martina, che ha vinto due battaglie in un colpo solo. Le ha vinte dando il giusto peso alle cose, sapendo attendere, e tanto. Farlo in questo modo le ha permesso di assaporarle ancora meglio, di urlare con ancora più allegria, di sorridere con ancora più spensieratezza. "Quando sono tanto nervosa mi ricordo di sorridere, mi aiuta un sacco nei momenti difficili, mi fa sentire meglio". La dedica sulla telecamera è al suo babbino, a cui vuol tanto bene. Martina, con il sorriso, è in semifinale al Roland Garros.
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Trevisan: “Lottando s’impara. Sarà una grande semifinale”
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Roland Garros 2022: dove guardarlo in tv e live streaming
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Trevisan eroica, è in semifinale: il match contro Fernandez in 3'
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