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Sfogo di Brancaccio al Challenger di Napoli: "Hanno tifato contro di me per le scommesse". Solidarietà da Sinner

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Aggiornato 28/03/2024 alle 10:47 GMT+1

CHALLENGER NAPOLI - Il tennista azzurro, ex n° 121 del mondo, è stato rimontato e sconfitto dal francese Herbert che ha annullato sette match point nel secondo set. Il pubblico di casa ha esultato contro Brancaccio, nativo di Torre del Greco, per motivi legati al mondo delle scommesse

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Brutto episodio al Challenger 125 di Napoli. Raul Brancaccio, classe 1997 di Torre del Greco, numero 321 della classifica Atp (best ranking 121), ha perso la sfida contro Pierre-Hugues Herbert dopo aver sprecato ben sette match point sul 6-3 5-4. Ma il peggio è successo sugli spalti: a ogni match point annullato dall'avversario francese, il pubblico ha esultato sfacciatamente, creando una situazione piscologica insostenibile per il padrone di casa che ha perso il match senza più vincere un game, 6-3 5-7 0-6. L'avversione nei confronti del tennista padrone di casa sarebbe attribuita al mondo delle scommesse e alla scelta di un nutrito gruppo di tifosi di puntare sul transalpino. E' lo stesso Brancaccio a denunciare l'accaduto al Corriere della Sera: "Mi urlavano "fai doppio fallo, sei scarso. Mi sono giocato il punto per la bolletta".

Lo sfogo di Brancaccio sui social

"Volevo dedicare questo post a tutte quelle persone che ieri facevano il tifo, quasi da stadio, contro di me. Gente ignorante, inutile e vergognosa che rovina uno sport così bello solo per vincere scommesse e bollette. So che molte volte il silenzio parla più di mille parole, ma in questi casi bisogna proprio parlare. Sono nato a Torre del Greco e sono fiero di essere corallino, nato e cresciuto in questa zona e ho sempre cercato di portare il nome di Napoli più in alto possibile. Ma perdonatemi che vi dica che sono contento di non viverci più, perché siete l’esempio di un popolo ignorante! Un torneo così importante a Napoli e tifare contro l’unico napoletano in gara è veramente vergognoso. Sono molto deluso da voi, ma in parte vi ringrazio per avermi permesso di fare rumore dopo quello successo ieri. Vi ringrazio perché grazie a voi ci siamo fatti riconoscere e per l’ennesima volta abbiamo fatto una figura di m….".

Solidarietà da Sinner e da altri tennisti italiani

Brancaccio ha raccontato le ore successive al match e la vicinanza dei suoi colleghi connazionali ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno online: “Molti mi hanno detto che ho fatto bene a denunciare quest’episodio e che ho avuto coraggio ad affrontare questo tema. Sinner mi ha scritto un messaggio in privato e anche Vavassori sui social ha espresso la sua vergogna per quanto accaduto. Così come Matteo Berrettini e tanti altri mi sono stati vicini e mi hanno spronato ad andare avanti. L’Atp comunque deve intervenire perché non è possibile che accadano queste cose: noi tennisti vogliamo che il nostro sport sia corretto e senza un tifo becero”.
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