Simone Tartarini, allenatore di Musetti: "Io e Lorenzo cresciuti assieme in 15 anni. I risultati? E' maturato fuori dal campo e accetta le critiche"
Pubblicato 21/06/2025 alle 17:30 GMT+2
TENNIS - Dopo la semifinale del Roland Garros persa con Alcaraz da Lorenzo Musetti, il suo allenatore Simone Tartarini ha rilasciato un'intervista al sito dell'ATP parlando del loro percorso assieme: "Per me e Lorenzo, vincere la medaglia olimpica (il bronzo a Parigi 2024) è stato probabilmente il momento più emozionante. Tra me e lui c'è un rapporto molto forte".
Tartarini (coach Musetti): “Da Monte Carlo è cambiato qualcosa in Lorenzo”
Video credit: Eurosport
E' un rapporto molto forte quello che lega Lorenzo Musetti e il suo allenatore, Simone Tartarini, un legame che ha portato il tennista di Carrara fino al n.6 della classifica mondiale e a raggiungere la semifinale dell'ultimo Roland Garros, dove è stato costretto al ritiro contro Carlos Alcaraz. Prima ancora, la semifinale di Roma e di Madrid, e ancora la finale all'Atp di Montecarlo, sempre sulla terra battuta.
Il percorso di Musetti e Tartarini inizia tempo fa, quando Lorenzo era ancora un bambino, come spiega il tecnico in un'intervista al sito dell'ATP: "Abbiamo viaggiato in tutto il mondo insieme. Musetti è passato da ragazzino ad adolescente, e ora ad adulto e padre. È un percorso che abbiamo percorso insieme: siamo cresciuti insieme in ogni senso della parola negli ultimi 15 anni. Io non sono nato come allenatore, ma come maestro di tennis. Quando è diventato professionista, questo ha portato alcuni a credere che fossi inadeguato ed inesperto, dopo le prime sconfitte".
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Credit Foto Getty Images
Musetti è arrivato nel circolo di Tartarini a La Spezia all'età di 8 anni, poi appunto il tecnico ha deciso di lasciare tutto per concentrarsi solo su Lorenzo e andare in giro, soprattutto in Francia, per cercare avversari, preparatori e persone che potessero aiutarli a crescere. "Abbiamo dovuto lottare contro chi la pensava in quel modo: tra me e Lorenzo c’è un rapporto molto forte, costruito su valori solidi. Per questo abbiamo dovuto chiuderci nel nostro cerchio e concentrarci su ciò che conta davvero", ha detto l'allenatore ligure.
Musetti è passato da ragazzino ad adolescente, e ora ad adulto e padre. È un percorso che abbiamo percorso insieme: siamo cresciuti insieme in ogni senso della parola negli ultimi 15 anni
Secondo Tartarini i risultati importanti ottenuti da Musetti sono legati alla sua crescita fuori dal campo, la sua maturazione come uomo: "Ora, come giocatore, è uno che accetta di più le cose. In passato, quando le cose non andavano bene, faceva fatica ad adattarsi. Faceva fatica ad accettare di giocare male o di colpire male la palla. È molto legato all’aspetto tecnico del gioco, ed essendo un giocatore basato sulle sensazioni, quando non sentiva bene la palla, perdeva completamente la partita".
E ancora: "Quest’anno, a poco a poco, quella maturità fuori dal campo ha iniziato a mostrarsi in campo. Ha iniziato ad accettarsi di più e, come dice lui, sta imparando a sporcarsi le mani un po’ di più. Quindi, partite che prima perdeva, ora riesce a vincere. Ma è ancora un percorso tutt’altro che finito. Forse ci vorrà un altro anno o due, ma credo davvero che il suo successo sia legato soprattutto a ciò che accade fuori, più di ogni altra cosa".
Ha iniziato ad accettarsi di più e, come dice lui, sta imparando a sporcarsi le mani un po’ di più. Quindi, partite che prima perdeva, ora riesce a vincere
La chiosa di Tartarini è dedicata al momento più bello condiviso in campo con Lorenzo Musetti: "Per me e Lorenzo, vincere la medaglia olimpica (il bronzo a Parigi 2024, ndr) è stato probabilmente il momento più emozionante: un traguardo enorme, 100 anni dopo l’unica medaglia nel singolare maschile. Raggiungere la semifinale di uno Slam è fantastico, ma non ti porti a casa il trofeo, quindi quella medaglia è stata una tappa fondamentale per noi. E Lorenzo sente su di sé il riconoscimento, da parte di tutti, nel rappresentare il tennis italiano. Vuole fare in modo che i bambini si sentano ispirati e che lui rappresenti il tennis nel miglior modo possibile".
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