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'Operazione America' completata: anche la Keys in semifinale, è en plein USA!

Simone Eterno

Aggiornato 07/09/2017 alle 02:52 GMT+2

Completato il quadro delle semifinali del torneo femmile: dopo Venus-Stephens di ieri, oggi Vandeweghe-Keys. Madison supera infatti piuttosto facilmente l'ostacolo estone Kaia Kanepi imponendosi col punteggio di 6-3, 6-4.

Madison Keys of the United States reacts against Kaia Kanepi of Estonia during their Women's Singles Quarterfinal match on Day Ten of the 2017 US Open at the USTA Billie Jean King National Tennis Center on September 6, 2017 in the Flushing neighborhood o

Credit Foto Getty Images

da NEW YORK – Missione compiuta. Il sogno tennistico americano si compie e dopo Stephens, Venus Williams e CoCo Vandeweghe anche Madison Keys porta a casa il pass che regala l’en plein agli Stati Uniti.
La prossima vincitrice dello US Open sarà dunque una ragazza di casa, in un remake di un magico 1981 quando Austin, Navratilova, Evert e Potter completarono il quadro delle magnifiche quattro.
Quella della Keys è stata la più semplice delle quattro partite da portare a casa, con l’ottima Madison impegnata a spazzar via senza troppi problemi una corsa che, senza girarci troppo intorno, aveva già più che soddisfatto la Kanepi.
L’estone, che al primo turno aveva preso un pesante 6-0 nel primo set dalla nostra Francesca Schiavone – prima che la pioggia bloccasse un po’ la Leonessa – era infatti a inizio anno numero 418 del mondo. Ranking protetto e una lunga rincorsa dopo l’infortunio la porteranno da lunedì alla posizione 110 della classifica WTA, 308 posizione sopra a quanto non fosse prima di questo torneo (partito per lei dalle qualificazioni). Insomma, per la Kanepi era già una festa.
Una celebrazione a cui ha fatto da partner a Madison Keys, di contro in super rampa di lancio grazie al suo 11-1 da Wimbledon in poi. Madison ha “rischiato” qualcosa solo nel terzo game del primo set, quando ha dovuto salvare 2 palle break ancora a freddo, prima di entrare poi ufficialmente in partita e far scattare il suo monologo. Trama dettata da una tennista superiore con una missione ben fissa in testa: raggiungere l’amica Vandeweghe e chiudere il quadretto a stelle e strisce. La Keys ha chiuso in 6-3, 6-3 in un’ora e 9 minuti dunque, dando il via alle celebrazione dei colleghi e degli organizzatori, due anni fa “disperati” per la caduta di Serena per mano della Vinci e del “grande slam” mancato sul più bello, ma stasera pronti a festeggiare un’impresa tanto gradita quanto inaspettata: chi avrebbe mai detto infatti, prima del torneo, che senza Serena gli Stati Uniti avrebbero fatto l’en plein?!
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