Niente bis per Fognini: Feliciano Lopez lo riporta sulla terra con un secco 3-0
Contro lo spagnolo Fabio non riesce a esprimersi sui livelli del match con Rafa, non sfrutta un avvio a rilento di Lopez, non tiene il break di vantaggio del secondo set e alla fine viene punito: 6-3, 7-6, 6-1 il finale. Sarà Lopez ad andare ai quarti di finale
Fabio Fognini - US Open 2015
Credit Foto AFP
NEW YORK – Il Maestro Rino Tommasi sosteneva che la forza di un giocatore si misura il turno dopo l’impresa. Tutt’oggi, questa, resta ancora una delle più azzeccate metafore del tennis. E così Fabio Fognini, dopo la meraviglia contro Rafael Nadal, fallisce la prova del nove contro lo spagnolo meno dotato, meno vincente e con meno record..- ma al tempo stesso capace di servire bene e far giocare male gli altri. E questo oggi, contro questo Fognini, è stato ampiamente più che sufficiente.
Meno di due ore. Giusto il tempo di sedersi sull’Armstrong e vedere il sole iniziare la sua discesa dietro l’Arthur Ashe. Questo è quanto durato il match. Anzi, a dir la verità anche meno.
La partita è infatti morta al tie-break del secondo set, quando un Fognini realmente in partita – ci è stato solo durante il secondo –ha vanificato prima un break di vantaggio nel corso del set e poi una splendida rimonta proprio nello ‘spareggio’ chiave. E’ tutta lì la fine della corsa: prima la magia di un colpo in mezzo alle gambe che sorprende la discesa di Lopez praticamente vincente, poi la risposta tra i piedi dello spagnolo sul set point ma, dopo, lo sciagurato dritto fuori di un metro e mezzo in uscita da un’ottima prima di servizio. Buonanotte Fabio. Con l’ingresso del fisioterapista che segnava poi, di fatto, anche l’uscita mentale di Fognini dal match.
Eppure il rammarico va oltre. Perché è vero, Lopez è assolutamente uscito bene alla distanza, ma in avvio di partita si è presentato come un giocatore tutto fuorché irresistibile. Un servizio poco incisivo, le tre palle break del primo game non sfruttate da Fabio. E’ lì che forse si sarebbe potuta scrivere un’altra partita, magari con una fuga che avrebbe minato le scarse certezze di un giocatore che durante il match tra Fabio e Rafa twittava: “domenica mi servirà la criptonite”. Ma quella l’ha portata Fognini con la solita partenza a rilento vista con Johnson, vista con Cuevas e vista anche con Nadal.
Fine della corsa insomma e grande rammarico. La chance di giocarsi un quarto di finale con Djokovic sul centrale era assolutamente ghiotta per Fabio. Ma lì ci sarà il più costante Feliciano. Che certo, magari non sarà capace di metter su lo show di Fabio con Rafa… ma in quanto a regole non scritte del tennis pare davvero ben informato.
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