Medvedev vola in semifinale: Rublev crolla in 3 set
Aggiornato 09/09/2020 alle 23:55 GMT+2
Dopo Zverev e Carreno Busta, è Daniil Medvedev a centrare la semifinale dello US Open liquidando il connazionale Andrey Rublev: 7-6 (6), 6-3, 7-6 (5). Medvedev torna fra i primi quattro dello slam americano e pare non dispiacergli il nuovo ruolo di favorito del torneo, dopo la squalifica di Djokovic, col suo percorso netto senza cedere nemmeno un set.
Dopo Zverev e Carreno Busta, è Daniil Medvedev a centrare la semifinale dello US Open liquidando il connazionale Rublev: 7-6 (6), 6-3, 7-6 (5). Medvedev torna fra i primi quattro dello slam americano e pare non dispiacergli il nuovo ruolo di favorito del torneo dopo la squalifica di Djokovic. Sì perché se l’anno scorso fu il primo degli umani, sconfitto in finale da Nadal, oggi ci chiediamo chi possa batterlo con questo percorso netto senza cedere nemmeno un set (a Delbonis, O’Connell, Wolf, Tiafoe e Rublev), un servizio sempre più solido e questo suo tennis essenzialmente insuperabile.
Splendida più di ogni altra è la capacità di Medvedev di ribaltare gli scambi: se in pratica mette in campo la risposta, Daniil è destinato a vincere il punto fra recuperi prodigiosi che spesso generano vincenti lungolinea. All'attacco sistematico della seconda di servizio col suo folto campionario di varianti tecniche e tattiche, un dritto backswing difficile da leggere e quello strano rovescio inside-out alla Connors: diversamente spettacolare, Medvedev è un treno in corsa sui binari di New York e chissà che con Thiem, se stanotte l'austriaco saprà battere De Minaur, non possa essere una finale anticipata. Crampi concessi perché, sul 5-5 del terzo set, Daniil ha chiesto il medical time-out per un dolore alla spalla del servizio, ma anche l'anno scorso l'ha fatto così spesso.
Rublev, che abbiamo ammirato in accelerazione contro Berrettini, ha tenuto un parziale sfiorato al tie-break con 3 set-point (memorabile il punto in contropiede del 5-1) ma quel modo in cui ha perso la prima partita tirando contro un muro (incredibile il rovescio giocato in corsa da Medvedev sul 6/6) ha trasformato il suo match in una crisi di nervi. E fanno molto effetto le parole di Jacopo Lo Monaco in telecronaca quando dice che Daniil e Andrey gli danno «la sensazione del fratello maggiore col fratello minore, col più piccolo che pensa di esser cresciuto fisicamente e quindi, se fanno a botte, di potergliele dare, ma il più grande lo tiene ancora a distanza e al momento giusto lo regola con un bello sberlone». Nient'altro da aggiungere.
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