Wilander: "L'evoluzione di Sinner mi ricorda quella di Djokovic. Roland Garros? Jannik non è il favorito, a meno che..."

La corsa di Jannik Sinner verso il trono del ranking ATP sembra inarrestabile. La crescita esponenziale nel gioco e nei risultati ha permesso all'altoatesino di scalare posizioni in classifica fino alla casella n.2. E ora che si trova ad un passo da Novak Djokovic, tanti tra appassionati ed esperti azzardano il paragone tra Jannik e il serbo, il tennista più vincente di sempre. Si è espresso anche Mats Wilander, ex numero uno del mondo e 7 volte campione Slam, secondo il quale ciò che accomuna i due rivali è il modo in cui sono diventati improvvisamente dominanti. "Stiamo assistendo a un miglioramento incredibile, un miglioramento che non credo di vedere in un giovane dai tempi dei Big3, quando Novak Djokovic passò dall'essere un giocatore normale a capire di essere il migliore di tutti, convincendosi di essere più forte di chi gli stava attorno. La stessa evoluzione che ha fatto Jannik Sinner", ha affermato lo svedese.

Mats Wilander ha poi parlato dei prossimi tornei, dove Jannik Sinner può attuare il sorpasso su Djokovic. Sono i più impegnativi per l'azzurro? Wilander non è di questo parere: "A questo livello, penso che non dipenda più dall’erba, dai campi in cemento o dalla terra battuta. Quando ci si sente così bene e si ha così fiducia in campo, si sente che il proprio gioco sarà un fastidio per tutti i suoi rivali in qualsiasi momento del tour, anche se quella è la superficie migliore per il suo avversario". Quindi cosa attendersi da Jannik al Roland Garros? "Onestamente non credo che a Parigi sarà il grande favorito, a meno che non metta insieme tre o quattro settimane fantastiche sulla terra battuta nei tornei precedenti", sostiene Wilander. E il pensiero torna a Djokovic: "Quando si tratta di terra battuta, penso che Sinner verrà paragonato molte volte a Djokovic: rispetto a Nole ha un gioco forse più aggressivo, ma sul lato difensivo è abbastanza simile. Questo tipo di difesa sulla terra battuta non sempre funziona".

"È difficile in questo momento dire qualcosa di negativo su Jannik Sinner, tenendo conto che ha perso solo due partite nelle ultime 37 giocate", prosegue Mats Wilander, e conclude: "È migliorato tanto nell'ultimo anno, al punto da sembrare che non corra più rischi in campo, soprattutto dal punto di vista tattico e mentale. Gioca molto veloce, cerca sempre il vincente, ma è la filosofia che ha creato dentro di sé ad aver cambiato tutto".