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Le dichiarazioni da Londra

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Pubblicato 06/07/2003 alle 12:30 GMT+2

[06/07/03] - Ecco le voci dei protagonisti della finale maschile di Wimbledon. “È un sogno che si è avverato” ha ammesso Federer, mentre Scud ha semplicemente ammesso che “oggi era la giornata di Roger”.

[06/07/03] - Ecco le voci dei protagonisti della finale maschile di Wimbledon. “È un sogno che si è avverato” ha ammesso Federer, mentre Scud ha semplicemente ammesso che “oggi era la giornata di Roger”.
Quando Philippoussis manda la risposta al suo servizio in rete, Roger Federer cade in ginocchio e alza le braccia al cielo come a ringraziare per in desiderio esaudito. "E' un sogno che si e' avverato. Da ragazzo scherzavo con gli altri dicendo 'un giorno vincerò il torneo di Wimbledon', ed ora eccomi qua con questo trofeo in mano", ha dichiarato il giovane tennista elvetico dopo aver battuto in soli tre set l'australiano Philippoussis nella finale del singolare maschile sull'erba londinese. "Sono soddisfatto di come ho giocato; non ho mai pensato di poter vincere un torneo dello Slam", ha proseguito Federer che, poi, parlando della finale con Philippoussis ma anche del 3- 0 rifilato ad un grande favorito come lo statunitense Roddick, in semifinale, ha aggiunto: "Sono stati i migliori incontri giocati nella mia carriera".
"Il mio gioco e' migliorato. E' stato un crescendo e neanche io riesco a capire come ho fatto", afferma un po' incredulo il nuovo campione di Wimbledon. "E' talmente bello stare qui con questo trofeo in mano e, poi, in queste due settimane mi sono divertito molto. Ringrazio tutti quelli che sono venuti qui da casa per seguirmi. E' un grande momento che voglio dividere con loro".
Le ha provate tutte Mark Philippoussis per scardinare il gioco di Roger Federer, ma il giovane tennista rossocrociato oggi non ha sbagliato niente, al contrario dell'australiano che, invece, oltre ad una prima palla meno performante di tutto il suo torneo, ha perso, forse, anche dal punto di vista nervoso. Philippoussis, pero', rende onore al suo avversario, oggi sicuramente piu' forte di lui. "Ha giocato troppo bene. Si vede che era la sua giornata ed io voglio complimentarmi con lui", dice a caldo l'australiano.
"Non ho avuto una palla break e lui ha sempre risposto bene", analizza in due parole la finale di Wimbledon persa contro Federer. "Io da parte mia sono molto fiero per quello che ho fatto. Sono molte le cose positive che trarro' da queste due settimane: quello che posso dirvi e' che ci saro' anche l'anno prossimo", assicura Philippoussis, che sembra, quindi, aver superato il "buco nero" dei problemi al ginocchio che sembravano aver portato la sua carriera in fase discendente. "Ai miei familiari ed a tutti i miei sostenitori dico che e' l'inizio di un grande viaggio: ma c'e' ancora molta strada da fare!".
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