La prima volta della Muguruza, il ritorno della Radwanska: semifinale a Wimbledon
La tennista iberica supera con una convincente prova di forza e solidità la svizzera Timea Bacsinszky: 7-5, 6-3 il risultato. Per la Muguruza prima semifinale slam in carriera (arrivata dopo il quarto di finale raggiunto al Roland Garros). Affronterà la polacca, finalista nel 2012, che piega con la sua straordinaria difesa la Keys: 7-6 (3), 3-6, 6-3
Garbine Muguruza advanced into the semi-finals at Wimbledon
Credit Foto Reuters
Muguruza senza limiti
E’ definitivamente sbocciata Garbine Muguruza. Dopo i quarti di finale al Roland Garros, ecco la semifinale di Wimbledon. Proprio lei che qui, in due anni, aveva vinto una sola partita.
E invece, quest’anno, la 21enne spagnola – nata in Venezuela – ha messo in fila tenniste del calibro di Kerber, Wozniacki e Bacsinszky, facendo sfoggio di un gioco potente e poco falloso, efficace e pulito nella sua semplicità.
L’ha provato oggi sulla propria pelle anche l’elvetica Timea Bacsinszky. Una che in questo torneo – e in questa stagione più in generale – era stata pressoché perfetta. La tennista svizzera lo è stata più o meno anche oggi, ma dall’altra parte della rete ha trovato un'avversaria cui le sue variazioni - e in particolare la palla alta sopra la spalla - non hanno dato fastidio.
Comprensibile visto i 182 centimetri di Garbiñe, che ha anzi messo in mostra le difficoltà della Bacsinszky sul lato del dritto. Il match è stato comunque molto combattuto, ed è svoltato tra fine del primo set e inizio del secondo. La Bacsinszky ha infatti prima concesso il 7-5 sull’unico game ‘tremolante’ del primo set, ma ancor più gravemente non è riuscita nella fuga ad inizio secondo, quando la Muguruza incappava in un primo game distratto che costava alla spagnola il break.
Piccole sbavature che sono costate care di fronte a una Muguruza oggi perfetta nel non concedere quelle prolungate rotture viste spesso in passato nella sua giovane carriera. Un sintomo incoraggiante per la spagnola che, evidentemente, da questo punto di vista, sta compiendo notevoli progressi.
Garbiñe si prende così la prima semifinale slam in carriera e lo fa consapevole che la sua corsa potrebbe non essere finita qui. L’uscita della Kvitova nella parte bassa del tabellone ha infatti aperto a tutti gli scenari possibili. Che sia infatti Radwanska o Keys, la spagnola in semifinale non partirà certamente battuta. Continuare a sognare è ancora possibile. (s.e)
Bentornata Aga: respinto l'assalto della Keys
Chi l’avrebbe immaginato all’inizio del torneo? I problemi fisici di Agnieszka Radwanska avevano lasciato dei punti interrogativi sul suo rendimento, ma Aga ha rispolverato le antiche abitudini nel giardino di casa. Per la polacca, che risale dalla tredicesima alla settima posizione del ranking Wta, è la terza semifinale negli ultimi quattro anni all’All England Club con l’ambizione di tornare in finale dopo tre anni.
Il match contro la temibile Keys inizia in sordina e non decolla dal punto di vista dello spettacolo. L’americana, al suo primo quarto ai Championships, vanifica il break iniziale e si fa bloccare dalla tensione. La Keys annulla tre set-point per garantirsi il tie-break, ma poi infila una serie di errori gratuiti che servono un assist troppo ghiotto ad Aga: il quinto set-point è quello del 7-6 (7 punti a 3).
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Agnieszka Radwanska - Wimbledon 2015 (foto Reuters)
Credit Foto Reuters
Il secondo set vale il riscatto per la numero 21 del mondo che strappa il break all’ottavo gioco, grazie un nastro a stelle e strisce, ma soprattutto a un numero impressionante di vincenti. Al contempo, diminuiscono i non forzati e il gioco è fatto: 6-3. Il suo bilancio – tra winners e unforced – sarà di 48 a 40. Uno specchio fedele dell’atteggiamento avuto dalla Keys.
Il livello finalmente cresce e la Radwanska non regala assolutamente nulla: saranno appena 7 i suoi gratuiti a fronte di 13 vincenti, la sua straordinaria difesa ancora una volta è l’anticamera del successo. Emblematico in questo senso il game del 5-3 del terzo set, quando Aga respinge qualunque assalto e con un drop delizioso sale 15-40 vincendo il punto più bello della sfida. Il 6-3 finale è il coronamento della sua vittoria e il primo set concesso in tutto il torneo non lascia il segno. La Keys non riesce a bissare la semifinale ottenuta quest’anno agli Australian Open, mentre Aga è attesa dalla Muguruza in uno scontro inedito. Chissà che la sua parabola del 2012 non possa essere eguagliata o addirittura migliorata… (a.d)
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