Wimbledon, Angelique Kerber batte Venus Williams: è finale-rivincita contro Serena

Sabato 9 luglio 2016 si contenderanno la finale di Wimbledon la numero 1 del mondo e la nuova numero 2. Dopo la bruciante uscita di scena della Muguruza, non si poteva desiderare di meglio per l’ultimo atto dei Championships. Gli amanti del tennis nostalgico sono, infatti, rimasti delusi per quello che poteva essere il quinto duello per il titolo a Church Road tra le due sorelle Williams in una finale vintage ricca di fascino. Ma dal punto di vista tecnico Serena contro Kerber è la degna conclusione di questa edizione del torneo.

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Nella semifinale a prevalere è stata la freschezza della tedesca che vanta un cammino di 12 set giocati e altrettanti vinti. La Venere nera, che a 36 primavere è stata la seconda tennista più anziana dopo Martina Navratilova – finalista nel 1994 a 37 anni – a raggiungere il penultimo atto in un major, era reduce da 8 semifinali vinte su 8 all’All England Club, ma in questa occasione ha pagato il logorio fisico di un torneo per lei estenuante con tante battaglie terminate al terzo set. La Kerber non ha tremato nei momenti delicati del match: nel sesto game del primo set ha tenuto la battuta interrompendo una serie di break e contro-break e nel quarto gioco del secondo parziale ha centrato un nuovo allungo. Il rendimento al servizio della 28enne di Brema è cresciuto con il passare dei minuti e la palla corta è diventata una valida opzione per sorprendere Venus, fallosa e restia a prolungare gli scambi.

Il 6-4, 6-4 finale in un’ora e 11 minuti certifica la prima finale a Wimbledon di Angelique Kerber: da Melbourne a Londra la strada oggi sembra molto breve, anche se sconfiggere per due volte in finale nello stesso anno la numero uno del mondo pare francamente un’impresa titanica. I precedenti dicono 5-2 Serena, ma in Australia finì 6-4, 3-6, 6-4 per Angie, seconda tedesca della storia ad aggiudicarsi uno Slam dopo Steffi Graf. La stessa Graf che Serena Williams ha messo da tempo nel mirino.