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Federer può tornare a essere numero 1 del mondo? Sì ma decide lui ed ecco perché

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 17/07/2017 alle 12:16 GMT+2

Il trono Atp di Andy Murray è seriamente minacciato da Nadal e dallo svizzero che ha il vantaggio di non avere punti da difendere nell'ultima parte del 2017: per lui non è un assillo, ma poter riassaporare la vetta del ranking a neanche un anno dall'uscita dalla Top 10 è il termometro della sua grandezza.

Roger Federer at Wimbledon.

Credit Foto Eurosport

Il Centre Court è casa sua e dal cuore del suo regno Roger Federer si è riconciliato con il mondo. A noi scribi spetta tesserne le lodi e potremmo andare avanti all’infinito sciorinando i numeri del vincitore di 19 Slam e dell’otto volte campione di Wimbledon. C’è, però, un quesito che in molti si pongono: quando potrebbe tornare a essere il numero 1 del mondo?
In realtà, per lo svizzero questo non è assolutamente un assillo. Non può esserlo in una fase della carriera in cui il re ha deciso di gestire il suo fisico in maniera meticolosa selezionando i tornei da affrontare per presentarsi al meglio nelle grandi occasioni. A quanto pare nel 2017 gli sta riuscendo discretamente bene…
È chiaro quindi che dipende solo da lui, da quali e quanti tornei vorrà disputare nella seconda parte del 2017, ma la base di partenza è molto incoraggiante. Federer, a causa dell’infortunio del 2016, non ha punti da difendere da qui a fine stagione. Al momento Roger occupa il terzo posto nella classifica Atp: davanti a lui ci sono solo Andy Murray e Rafa Nadal.

Race to London

GIOCATOREPUNTI
Nadal7095
Federer6545
Thiem3345
Wawrinka3150
Cilic2905
A. Zverev2710
Djokovic2585
Murray2290

Murray nei guai, è sfida con Rafa

Il compito più gravoso spetta allo scozzese che infilò una serie di vittorie che lo scorso anno gli permisero di scalzare Djokovic dal trono mondiale: la finale nel Masters 1000 di Cincinnati, i quarti dello US Open, le vittorie dei 1000 di Shanghai e Parigi-Bercy e degli Atp 500 di Pechino e Vienna. Tradotto: tantissimi punti da difendere, 5460. Dal canto suo, Rafa è il primo che può approfittarne perché difende solo gli ottavi di Cincinnati, gli ottavi dello US Open, i quarti di Pechino e i sedicesimi di Shanghai per un totale di 370 punti.

Il calcolo dei punti

Federer, che prima dello US Open si presenterà a Cincinnati (mentre non ha ancora deciso se sarà a Montreal), è dunque a 1205 punti da Murray e a 920 da Nadal. Lo scozzese può stare tranquillo solo fino al 7 agosto (inizio del torneo in Canada), ma se lo svizzero fosse presente in entrambe le occasioni potrebbe addirittura ambire alla vetta prima dello US Open. Il maiorchino, che ha solo 285 punti di ritardo, ha già messo nel mirino la preda… Ricordiamo, infatti, che al vincitore di uno Slam vanno la bellezza di 2000 punti, al finalista 1200, al semifinalista 720, a coloro che raggiungono i quarti 360, ai primi sedici 180 ecc… Con riferimento ai Masters 1000, la percentuale dei punti assegnata è comprensibilmente più bassa: 1000 al trionfatore, 600 al finalista, 360 ai semifinalisti, 180 ai primi otto, 90 ai primi sedici, ecc… Negli Atp 500 i punti in palio sono 500 per chi porta a casa il successo, 300 al perdente, 180 ai semifinalisti, 90 ai primi otto, ecc…
La percentuale di vittorie di Federer nel 2017: 31 partite su 33

I record nei record da numero 1

Insomma, tra Federer e Nadal, entrambi già qualificati per le ATP Finals di Londra, sarà un’appassionante sfida nella sfida in quel che resta del 2017. The King non siede sul trono del ranking mondiale dal 29 ottobre 2012, il mancino di Manacor dal 23 giugno 2014 e non chiudono l’anno in testa rispettivamente dal 2009 e dal 2013. Il fuoriclasse di Basilea, numero 1 junior alla fine del 1998 dopo aver vinto tra gli altri tornei anche Wimbledon, prese in mano lo scettro tra i grandi il 2 febbraio 2004 e non lo lasciò fino al 17 agosto 2008 per un record di 237 settimane consecutive al vertice della classifica Atp. In totale le settimane da numero 1 di Federer sono 302 ed è singolare che, dopo essere finito fuori dalla Top 10 il 7 novembre 2016 per la prima volta dal lontano 2002 (734 settimane), Sua Maestà sia di nuovo lì a riprovarci. È forse questo il miglior termometro dell’infinita grandezza di chi si è saputo reinventare per accorciare gli scambi e allungarsi la carriera.
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