Fabio Fognini splende: Vesely surclassato e terzo turno conquistato

L'azzurro vola al terzo turno ed eguaglia il suo miglior risultato a Wimbledon: in un'ora e 57 minuti è 7-6(3) 6-4 6-2 contro Vesely. Al prossimo turno attende con ogni probabilità Andy Murray.

Fabio Fognini, Wimbledon

Credit Foto Getty Images

Buona la prima e buonissima la seconda per Fabio Fognini. Fin qui è un avvio di Wimbledon molto, molto positivo per il tennista ligure, davvero impeccabile nella gestione dei suoi due primi turni. E se all’esordio, tutto sommato, con un giocatore fuori da tanto come Tursunov, ce lo si poteva anche aspettare, decisamente migliore è l’indicazione che arriva dal successo contro il ceco Jiri Vesely.
Un mancino e un gran battitore su questa superficie è per definizione intrinseca una pratica di difficile gestione, ma Fognini ha avuto il merito, nei primi due set, di non staccare nemmeno per un secondo la testa dalla partita. E’ questa la novità più rilevante, anche a fronte di un andamento molto tirato, dove Fognini aveva fatto vedere le cose migliori in campo ma al tempo stesso non era stato in grado di strappare il servizio all’avversario nelle due mini-occasioni del primo set. Anzi, si era ritrovato a dover salvare sul 4-4 una palla break molto pericolosa. Poi però il tie-break perfetto vinto per 7 punti a 3, e successivamente – ancor più interessante da questo punto di vista – un secondo parziale dove il ligure ha punto sul più bello. La seconda delle due palle break consecutive è stata infatti quella giusta per Fognini, che sul 4-4 ha così levato il servizio all’avversario e confermato il break preso con il game che è valso il secondo set.
Vesely lì ha staccato, perdendo il servizio anche a inizio terzo set e lasciando strada a un Fabio capace – anche questa è una mezza novità – di tenersi il piccolo vantaggio fino alla fine del match, archiviato in un'ora e 57 minuti con il punteggio di 7-6(3) 6-4 6-2.
Insomma, Fabio Fognini esce da una doppia sfida ai primi due turni fortemente rinfrancato e molto probabilmente potrà godersi la gioia di una passeggiata sul centrale contro il padrone di casa, campione in carica e numero 1 del mondo Andy Murray (Brown permettendo). Consapevole di avere poche chance, ma anche certo di un’annata – e di una attuale condizione fisica di Murray – ben lontana dai picchi migliori. Insomma, di poter giocare una partita con zero da perdere e tutto da guadagnare. Vedi mai...
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