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Lorenzi combatte ed esce a testa alta: Donaldson se la vedrà con Thiem

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DaEurosport

Aggiornato 06/07/2017 alle 21:55 GMT+2

L’azzurro lotta ma si arrende al 20enne statunitense in quattro set: 6-4 7-6(0) 6-7(0) 6-2. Fine della corsa per il 35enne in tre ore e cinque minuti.

Paolo Lorenzi - Wimbledon 2014

Credit Foto Getty Images

Paolo Lorenzi non ha molto da rimproverarsi e la sua cavalcata a Wimbledon può essere comunque archiviata con il sorriso di chi, a 35 anni, ha superato per la prima volta un turno su una superficie indigesta per poi mettere in difficoltà un ragazzo di belle speranze che gode di un colpo troppo importante sull’erba: il servizio.
Il tennista nato a Roma ma residente a Siena ha interpretato la partita nel modo corretto andando oltre quanto fatto con Zeballos: con l’argentino la sfida era stata una sorta di confronto tra terraioli prestati all’erba e questa volta non poteva bastare una tattica difensivista. Paolino se n’è accorto ben presto, dopo un break subito a freddo e un primo set che è andato via piuttosto rapidamente grazie all’invulnerabilità alla battuta del 20enne di Providence.
Un altro break subito a inizio secondo parziale lasciava presagire un finale scontato, ma forse Donaldson non aveva fatto i conti con la grinta e la generosità di un tennista che si è costruito una carriera grazie alle doti da combattente al fine di compensare qualche limite tecnico. Il contro-break del 3-3 cambiava, infatti, lo spartito per una nuova tattica di Lorenzi: aggressivo, sempre alla ricerca del serve and volley e disposto a prendersi dei rischi. Insomma, un giocatore in grado di adattarsi e di calpestare l’erba con cognizione di causa.
Il 35enne andando a rete falliva qualche volée – un prezzo da pagare logico – e così il tie-break del secondo set sfumava con uno 0-7 severo. Ad aprire uno spiraglio, però, c’era la voglia dell’azzurro di non mollare soprattutto sul 4-4 del terzo, quando Donaldson chiamava il fisioterapista per un problema all’adduttore. Con lucidità Lorenzi ha colto l’attimo, con pazienza ha cercato di allungare gli scambi mentre lo statunitense tentava di accorciarli e di rifugiarsi in servizio e dritto.
Paolino ha restituito il tie-break con identico punteggio (7-0), ma dopo un altro intervento del fisioterapista Donaldson si è lasciato il dolore alle spalle, ha ricominciato a correre e ha chiuso per 6-4 7-6(0) 6-7(0) 6-2 in tre ore e cinque minuti guadagnandosi Dominic Thiem al terzo turno.
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