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Lorenzi illude, poi Monfils sale e domina i momenti chiave: si ferma la corsa di Paolo

Simone Eterno

Aggiornato 04/07/2018 alle 17:27 GMT+2

Paolo Lorenzi vince il primo set e sale un break sopra anche nel secondo, poi però entra in partita anche Gael Monfils che ribalta la situazione e gioca meglio i momenti chiave dei due tie-break. Finisce 3-6, 6-3, 7-6, 7-6 a favore del francese. Per Lorenzi resta così tabù il terzo turno a Wimbledon: traguardo mai raggiunto in carriera.

Paolo Lorenzi - Wimbledon 2018

Credit Foto Getty Images

Un po' di rammarico per l'occasione; perché sì, Gael Monfils, sulla carta - e non solo - era avversario più forte, ma oggi Paolo Lorenzi ha avuto le sue buone chance.
Il senese si è dovuto arrendere ancora una volta alla sua "maledizione" Wimbledon, che forse visti i numeri - solo 6 vittorie in carriera su questa superficie a livello di circuito maggiore - dovremmo più semplicemente chiamare 'natura delle cose'. Però, ecco, oggi, contro un Monfils partito decisamente a rilento, Lorenzi ha avuto qualche piccola chance per raggiungere quel terzo turno mai afferrato qui in carriera.
Sì perché il francese è partito davvero piuttosto contratto, con un primo set quasi a senso unico - che Lorenzi si è portato via per 6-3 senza nemmeno sudare e con percentuali di prima in campo ben sotto il 50% - e un inizio di secondo in cui il senese era scappato subito avanti di un break.
Sul 2-0, però, Lorenzi non è riuscito ad allungare col servizio, incappando in un controbreak immediato che unito al lavoro del fisioterapista sulla coscia sinistra di Monfils - massaggiata e bendata a dovere - ha rimesso in partita il sempre estroso tennista francese. Monfils ha infatti iniziato a spingere forte, a far andare il suo braccio - specie col dritto - e ha costruito il rapido rientro nei giochi che gli ha permesso di iniziare un altro tipo di match.
Lorenzi di contro, sempre alle prese con qualche guaio fisico al piede - anche per lui arrivato a metà partita un buon antidolorifico - ha avuto il merito di non perdersi dentro la riscossa dell'avversario, ma di adeguarsi all'innalzarsi del rendimento.
Ne è venuta fuori da lì una partita molto equilibrata, in cui a fare la differenza sono stati i dettagli del tie-break. Quello del terzo set, in particolare, è stato fondamentale alla fine per la sconfitta di Lorenzi, che per due volte avanti di un mini-break e sul 5-4 e due servizi, è stato tradito da tre discese a rete un po' ardite e decisamente frettolose. Quei 3 punti vinti da Monfils hanno permesso infatti al francese - favorito - di giocare con meno pressione, e di condurre "rilassato" un quarto set che l'aveva visto avanti anche di un break. Ripreso da Lorenzi, però, Monfils è stato ancora una volta più incisivo al tie-break, chiudendo il quarto ed ultimo parziale per 7 punti a 3 e mostrando tutta la differente cilindrata tennistica tra lui e il tennis dell'azzuro.
Al terzo turno va dunque il transalpino, che se la vedrà così col semifinalista della passata edizione Sam Querrey. Per Lorenzi, invece, 37 candeline il prossimo 15 dicembre, resta il tabù di un terzo turno a Wimbledon mai raggiunto in carriera. Peccato.
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