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Roger Federer avanza con la classe del maestro: schiantato Struff

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 06/07/2018 alle 21:20 GMT+2

Lo svizzero con grande attenzione supera il tedesco con il punteggio di 6-3 7-5 6-2: affronterà agli ottavi di finale il francese Mannarino. Sono 29 i set consecutivi vinti dal fuoriclasse di Basilea a Wimbledon che scavalca Connors: con 175 vittorie a 174 re Roger è il tennista che ha ottenuto più successi sull'erba nella storia.

Roger Federer - Wimbledon 2018

Credit Foto Getty Images

Nel suo 200esimo match sull’erba il maestro sale in cattedra e brilla sul Centrale di Wimbledon. Roger Federer è uno spettacolo e da oggi è anche il tennista che può vantare più vittorie su questa superficie nella storia della nobile arte della racchetta: Jimmy Connors conservava questo primato con 174, ma lo svizzero lo scavalca a quota 175.
Cenni di storia, di grandezza e di classe per chi deteneva già il record di successi sul cemento (725 sigilli), come a voler dimostrare che terra battuta esclusa – il cui regno è di Rafa Nadal – il re incontrastato è il vincitore di 20 Slam. Jan-Lennard Struff è l’ultima vittima in ordine di tempo: il tedesco gioca un’onestissima partita ma finisce disarmato da un Federer assolutamente centrato.
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Roger Federer / Wimbledon 2018

Credit Foto Getty Images

L’abilità dello svizzero è quella di sapersi costruire le chance, ma poi bisogna anche concretizzarle. E allora nel sesto gioco, sul 30 pari e servizio Struff, cosa può esserci di meglio di un dritto lungolinea stampato sulla riga e di un passante incrociato di rovescio? Il 6-3 ne è la conseguenza, ma Struff rimane aggrappato al match nel secondo parziale affidandosi alla battuta: il tentativo resta in piedi fino all’undicesimo gioco, quando il detentore del titolo impone una profondità e una pressione insostenibili per il tedesco.
Il 7-5 fotografa la buona prestazione del numero 64 del mondo che, però, non incide mai in risposta. Sotto di un break dopo un liscio di dritto, Struff assapora il brivido dello 0-30 ma il fenomeno di Basilea anticipa le sue intenzioni, legge ogni traiettoria ed è glaciale quando serve. Dovendo il tedesco rischiare oltre il lecito, il verdetto non può che sancire l’ennesimo ottavo di finale di Federer in un’ora e 34 minuti di alto livello: finisce 6-3 7-5 6-2 e lunedì, nel Manic Monday, sarà Mannarino, vittorioso su Medvedev in cinque set, a provare a profanare il tempio del campione.
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