Fabio Fognini, gli ottavi restano un tabù: festeggia Tennys Sandgren

L'azzurro, al quinto tentativo, non riesce a superare lo scoglio del terzo turno a Wimbledon confermando la maledizione: sul campo 14 vince l'americano 6-3 7-6(12) 6-3.

Fabio Fognini in campo al terzo turno di Wimbledon 2019 contro Sandgren

Credit Foto Getty Images

Ancora una volta Wimbledon resta tabù per Fabio Fognini. Le premesse non erano delle migliori per via della decisione di confinare l’azzurro, fresco di Top 10 mondiale, sul campo numero 14 ma lo sviluppo della partita contro Tennys Sandgren è ancora peggio. Questa scelta degli organizzatori, comprensibilmente non digerita dal tennista numero uno d’Italia, si protrae sul campo con una prestazione sottotono.
L’occasione era ghiotta: quel maledetto scoglio del terzo turno ai Championships, mai superato in cinque edizioni (2010, 2014, 2017, 2018 e dunque anche 2019) poteva essere finalmente archiviato contro Tennys Sandgren, numero 94 del mondo e reduce da cinque successi e dieci sconfitte in tutta la stagione prima di Wimbledon. Insomma, un test non esattamente paragonabile a una sfida contro sir Andy Murray sul centrale, tanto per fare un esempio già vissuto. Invece, il 27enne americano si fa beffe di quegli unici 15 gettoni raccolti nel 2019 e gioca un match solido, ordinato e lucido.
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Fabio Fognini in campo al terzo turno di Wimbledon 2019 contro Sandgren

Credit Foto Getty Images

Fognini recupera il break concesso in apertura ma vede volare via il primo parziale con una serie di errori non forzati. Finché cerca il dritto dell’americano per poi spostarlo, il ligure ha la meglio considerata la mobilità non eccellente dell’avversario, ma al suo tennis manca intensità. Giocando troppo lontano dalla linea di fondo, il numero 10 del mondo resta a galla ma chiama il medical time-out per un problema alla mano. Svanite tre palle-break nel sesto gioco, il vincitore di Monte Carlo riprende per i capelli il secondo set e lo trascina al tie-break: il falco gli dà il punto dell’8-7 con tanto di servizio per la sua tangibile gioia.
Fognini, però, si fa infilare da Sandgren con un attacco a rete troppo tenero e poi si fa passare nuovamente dall’americano che chiude il tie-break 14 a 12. Dopo i due match vinti al quinto set, l’azzurro non ha più le energie, né fisiche né nervose, per aprire un’altra battaglia e finisce in balia del servizio del numero 94 del mondo, colpo che lo infastidisce soprattutto da destra sul suo dritto. Il doppio fallo con cui subisce il break del 4-2 decreta la fine della partita: il verdetto è 6-3 7-6(12) 6-3 in due ore e 27 minuti. Sandgren, forte di 18 errori gratuiti totali contro i 37 di Fognini, conquista un posto agli ottavi contro Sam Querrey: è il suo miglior risultato in carriera a Wimbledon, mentre al numero uno azzurro resta l'amaro in bocca, oggi più che in altre circostanze, per l'occasione persa.
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