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Tennis - Wimbledon, Ashleigh Barty è la nuova regina: Karolina Pliskova battuta in finale

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 10/07/2021 alle 18:54 GMT+2

WIMBLEDON - La numero 1 del mondo vince il secondo Slam in carriera dopo il Roland Garros 2019 e diventa la prima campionessa australiana ai Championships 41 anni dopo Evonne Goolagong: la ceca parte malissimo, strappa il secondo set in rimonta ma alla fine cede per 6-3 6-7(4) 6-3 in un'ora e 55 minuti con tanti rimpianti.

Ashleigh Barty

Credit Foto Getty Images

Lacrime di gloria. Sull'onda dell'emotività Ashleigh Barty trionfa a Wimbledon. Ad alzare l'ambito Venus Rosewater Dish è la giocatrice migliore, la più completa e varia. La numero 1 del mondo domina le sue paure che, invece, schiacciano Karolina Pliskova in quella altalena di emozioni che si traduce in tennis femminile. L'australiana parte con un 14-0 perentorio (record in una finale a Church Road): la ceca si ritrova sotto 4-0 e gli incubi della finale di Roma riaffiorano.
Questa volta Pliskova cerca, però, di ribellarsi al destino, il suo braccio si scioglie e una serie di break limita i danni del parziale, ormai comunque compromesso per cambiare padrona: 6-3 Barty in 28 minuti. In particolare, è il servizio a non dare alla ceca le risposte necessarie con zero ace e solo il 55% di prime palle in campo. Nel secondo set, Pliskova rimedia a un game orrendo (il terzo) ma trova la forza di risalire dall'1-3. È l'australiana che comincia a sbagliare fino alla chance del 6-5 e servizio, arrivata con la grande collaborazione della sua avversaria che palesa tutti i suoi limiti negli spostamenti e a rete.
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Karolina Pliskova

Credit Foto Getty Images

Barty non gestisce al meglio il momento e restituisce il favore allungando il set al tie-break: Pliskova spinge finalmente con coraggio e un paio di nastri cechi fanno il resto (7-4). Il cambio di marcia al servizio non basta, però, all'allieva di Sascha Bajin in avvio di terzo parziale: una comoda volée di dritto finisce nel museo degli orrori e alimenta altri incubi nel secondo gioco. Nell'equilibrio e sul filo del rasoio delle emozioni Ashleigh Barty, superiore negli scambi lunghi e con il dritto, completa l'opera e s'impone 6-3 6-7(4) 6-3 in un'ora e 55 minuti.
Il secondo Slam della sua carriera dopo il Roland Garros 2019 vale un'esultanza alla Pat Cash che nel 1987 lasciò un'immagine indimenticabile. L'australiana succede a Margaret Court ed Evonne Goolagong - vincitrice la prima volta nel 1971 - per un successo che, nell'emisfero australe, attendevano da 41 anni ai Championships.
Campionessa junior nel 2011, Barty, che si prese una pausa dal tennis tra il 2014 e il 2016 per darsi al cricket, è la quinta a fare doppietta titolo junior/senior dopo Karen Hantze, Ann Haydon-Jones, Martina Hingis e Amélie Mauresmo. A Pliskova resta il rammarico di un'altra sconfitta in finale nei major dopo quella con Kerber, sempre in tre set, agli US Open 2016 ma questo torneo, che le restituisce la Top 10 appena smarrita dopo cinque anni, deve essere per lei un nuovo inizio.
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