ATLETICA, Marcell Jacobs: “Gli americani avevano una brutta faccia, l'hanno presa male”

Marcell Jacobs continua a mietere successi ed a stupire. Dopo la clamorosa e storica doppietta dei Giochi Olimpici di Tokyo, con la medaglia d’oro nei 100 metri e nella 4×100, il nostro portacolori ha fatto suo anche il Mondiale indoor di Belgrado di questo fine settimana sui 60 metri. Il nativo di El Paso, oltre alla medaglia del metallo più prezioso, ha anche firmato la miglior prestazione mondiale stagionale proprio durante la finale in cui ha conquistato lo scettro della velocità pura in sala, correndo l’atto conclusivo con il tempo di 6.41, realizzando il nuovo record europeo e migliorando il già suo record italiano di quattro centesimi. Un risultato da analizzare sotto diversi punti di vista. Il valore sui 100 del 6″41 dei 60 quale potrebbe essere? “Non sono bravo in queste valutazioni – spiega alla Gazzetta dello Sport – Ma il tempo corrisponde al centesimo a quello che ho ottenuto di passaggio nella finale di Tokyo. Nel mentre, però, nella prova indoor, sono migliorato di 6 centesimi. E nei 100 sono più a mio agio, anche perchè non si è costretti in spazi ristretti con la prospettiva, in fondo al rettilineo, di andare a sbattere contro un materasso. Quindi, fate i conti…”.

Da Coleman a Bracy, il nostro alfiere si è messo nuovamente alle spalle gli americani. “L‘hanno presa male mi sa, avevano una brutta faccia. Sono stati gentili, per carità: si sono complimentati, Coleman mi ha detto ‘Ci vediamo alle outdoor’. Sono pronto, ho cominciato davvero ad accelerare dopo i 50… Non mi è sfuggito che alla vigilia hanno detto che avrebbero voluto l’uno-due. Hanno fatto 2-3, più o meno ci sono riusciti“.