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Marcell Jacobs erede di Usain Bolt: la conferma ai Mondiali indoor di Belgrado dopo il trionfo di Tokyo 2021

Paolo Pegoraro

Aggiornato 21/03/2022 alle 12:03 GMT+1

MONDIALI INDOOR - Marcell Jacobs si è confermato come unico e credibile erede di Usain Bolt con la strepitosa vittoria ai Mondiali indoor di Belgrado seguita all'indimenticabile trionfo olimpico di Tokyo 2021.

Jacobs: "Bolt mi incorona suo erede? È incredibile!"

Se il trionfo leggendario di Tokyo era del tutto inatteso quello di Belgrado conserva un sapore diametralmente opposto: tutti aspettavano al varco il campione olimpico Marcell Jacobs, in particolare modo i detrattori, pronti a vederlo cadere per poi affermare: “Avete visto che quello di Giochi è stato un exploit casuale?”. Nel risicato spazio di 60 metri Marcellone nostro ha spazzato via le critiche seguite alla sua inattività post Tokyo, le cattiverie e le infondate insinuazioni: l’uomo jet dell’atletica mondiale, quello da battere da qui alle prossime grandi rassegne internazionali, è lui.
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La conferma

Chi mastica un po’ di sport, anche superficialmente, ne sarà fermamente convinto: confermarsi è ancora più difficile rispetto a vincere. È la vera sfida, quella con la “S” maiuscola. Come detto nessuno si poteva aspettare da Marcell un exploit come quello di Tokyo 2020: già, l’atleta di Desenzano del Garda aveva vinto l’Europeo in sala nell’inverno precedente, ma da lì a pensare potesse succedere al mito Bolt ce ne passava.
A Belgrado, invece, Jacobs si presentava con la scomoda nomea dell’uomo più atteso: grazie a un lavoro maniacale in pista sotto l’egida del fido allenatore Paolo Camossi - in sinergia col mental coach Nicoletta Romanazzi - il velocista di origine texana è riuscito a limare quei centesimi decisivi a resistere agli attacchi dei quotatissimi avversari americani – brevilinei e dunque sulla carta avvantaggiati rispetto a Marcell su questa distanza – tenendo botta in partenza con ottimo tempo di reazione di 0.136 per poi sverniciare la concorrenza con un lanciato da paura negli ultimi 30 metri. Risultato? Record europeo e prima affermazione personale in una kermesse mondiale.
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Jacobs: "Bolt mi incorona suo erede? È incredibile!"

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L’eredità di Bolt

Se mai ce ne fosse stato bisogno, Marcell Jacobs ha ancora una volta dimostrato di essere il diretto erede del fulmine di Trelawny Usain Bolt: ovvero il più forte di tutti, l’unico capace di cose straordinarie. I 29 passi della finale del Mondiale Indoor di Belgrado hanno lanciato un segnale inquietante per la concorrenza: Jacobs (11 centimetri più alto e 12 chili più pesante del primatista mondiale sulla distanza Cristian Coleman) si è laureato campione in una distanza in cui sulla carta avrebbe dovuto pagar dazio. In proiezione, stando a cosa abbiamo visto in Serbia, Jacobs potrebbe abbattere il muro dei 9’’80 sui 100 metri rifilando mezzo metro ai più immediati inseguitori.
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Appuntamento dunque al prossimo luglio, quando andranno in scena i Mondiali all’aperto, i veri Mondiali se vogliamo: si gareggia nella Mecca dell’Atletica, a Eugene, Oregon, a casa degli statunitensi. Una ghiottissima occasione per compiere il definitivo ingresso nel gotha dei più grandi di sempre.
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