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Come sta Marcell Jacobs? Camossi (l'allenatore): "Dolore al gluteo sparito. Può fare grandi cose ai Mondiali di Eugene"

Stefano Dolci

Aggiornato 13/07/2022 alle 10:54 GMT+2

ATLETICA - A meno di tre giorni dal debutto ai Mondiali di Eugene, Paolo Camossi in un'intervista al Corriere della Sera fa il punto della situazione sulle condizioni fisiche di Marcell Jacobs: "Non esiste uno scenario in cui Jacobs non sia sui blocchi dei 100 venerdì. Il problema al gluteo è risolto, non sente più nulla, abbiamo smaltito il protocollo di lavoro post Stoccolma".

Jacobs: "Vi spiego la mia routine prima delle gare"

"Marcell sta bene. Non esiste uno scenario in cui Jacobs non sia sui blocchi dei 100 venerdì”. Paolo Camossi, l’allenatore dello sprinter bicampione olimpico a Tokyo 2020, a poco meno di 72 ore dall’esordio nelle batterie dei 100 metri ai Mondiali di Eugene, fuga ogni dubbio riguardo alla condizioni dell’uomo più atteso della rassegna, il campione a cinque cerchi della distanza regina. Nella serata italiana di oggi (la tarda mattinata americana), Jacobs raggiungerà la squadra al villaggio atleti e successivamente si presenterà alla stampa, assieme al dt Antonio La Torre e al capitano Gianmarco Tamberi.
L’avvicinamento al primo grande appuntamento del 2022 dell’atletica all’aperto - fra virus e problemini fisici che lo hanno frenato - non è stato dei migliori ma Camossi assicura che Jacobs da giorni non accusa alcun tipo di problema al gluteo e in questi giorni ha provveduto ad alzare l’intensità del lavoro.
"Mi dispiace che qualcuno abbia messo in dubbio la presenza di Marcell a Eugene. Tutti i lavori che erano da fare sono stati fatti. In un ambiente immerso in una tranquillità assoluta, Marcell ha svolto la sua routine di terapie e allenamenti. Il problema al gluteo è risolto, non sente più nulla. Certo poi il corpo ha i suoi tempi per riabituarsi all’alta intensità ma sulla pista immersa nel bosco dell’Oregon, con il fisio Alberto Marcellini e il chiropratico Renaud Dejean, abbiamo smaltito il protocollo di lavoro post Stoccolma. L’intensità è stata gradualmente alzata: ieri abbiamo fatto buone partenze dai blocchi”.

"Nè paura, nè sudditanza: Marcell può fare grandi cose"

Nonostante negli ultimi due mesi e mezzo abbia gareggiato solamente in due meeting in Italia all’aperto (a Savona e a Rieti) non andando mai sotto il crono di 10”, Camossi è convinto che il suo allievo possa comunque stupire a Eugene, memore di quanto è successo a Tokyo e soprattutto di quanto mostrato dal runner lombardo al Mondiale indoor di Belgrado.
"All’aperto ha gareggiato meno di quanto avremmo voluto, è vero ma dopo l’Olimpiade ha vinto tutte le gare indoor e l’oro al Mondiale di Belgrado. A Tokyo avevamo avuto un avvicinamento ben diverso. Qui a Eugene è come se fosse il debutto stagionale all’aperto, o quasi. Non avverto nè paura, nè sudditanza. Se libero di correre, Marcell può fare grandi cose. E comunque ricordo agli americani che la rivincita non sarà qui, ma all’Olimpiade di Parigi tra due anni. Chi è il mio favorito? Un predestinato all’oro qui a Eugene non c’è. A Tokyo si scommetteva sull’oro di Bromell, che non è arrivato. Kerley ha qualcosina in più: ha corso in 9”76 ma io guardo più al 9”92 di Roma”.
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