Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Mondiali atletica, chi sono i giovani italiani da seguire? Occhi puntati su Ali, Fantini, Iapichino, Sabbatini e Kaddari

Michele Neri

Pubblicato 12/07/2022 alle 13:51 GMT+2

EUGENE 2022 - La rosa dell'Italia per i prossimi Mondiali di atletica leggera non ha in sé solo i campioni olimpici come Tamberi, Jacobs e Tortu. Abbiamo individuato 5 nomi di giovani azzurri da segnare sul taccuino. Fantini spera in una medaglia nel lancio del martello, Ali vuole correre ancora più veloce. Sabbatini deve sfidare donne imbattibili, Iapichino e Kaddari pronte a sorprendere.

Sabbatini, Ali, Fantini, Kaddari, Iapichino - I giovani azzurri da seguire a Eugene 2022

Credit Foto Eurosport

Dal 15 al 24 luglio gli appassionati di atletica leggera dovranno tenersi liberi da impegni. Nella cornice speciale di Eugene (USA) si terranno infatti i Mondiali di atletica leggera outdoor. Dieci giorni che saranno densi di storie di onnipotenza, di riscatto, di fallimenti e delusioni e altro ancora. Gli italiani presenti saranno 60, 29 uomini e 31 donne. Non solo Jacobs e Tamberi quindi. Oltre ai due campioni olimpici, alle prese con problemi fisici e alla ricerca di risultati che hanno faticato ad arrivare in questa stagione, ci saranno anche gli altri medagliati di Tokyo (Tortu, Patta, Desalu e Stano), e alcuni giovani azzurri che potrebbero registrare risultati inaspettati. Tra questi non figura Mattia Furlani, che ci ha fatti impazzire agli Europei U18 con l’oro sia nel salto in alto che nel salto in lungo. Il ragazzo romano, promessa dell’atletica italiana, è ancora troppo giovane e si preparerà in queste settimane per i Mondiali U20 che si terranno a Cali, in Colombia dal 1 al 6 agosto. Giusto quindi che faccia un passo alla volta, e comunque gareggerà con atleti più grandi di lui per cui sarà un importante banco di prova.
Quali sono allora i ragazzi e le ragazze promettenti da seguire a questi Mondiali americani? Ne abbiamo individuati 5, alcuni già noti, altri meno.

LARISSA IAPICHINO (SALTO IN LUNGO)

E’ la figlia di Fiona May, due volte campionessa del mondo del salto in lungo, e di Gianni Iapichino, ex saltatore con l’asta. Ha 19 anni, ne farà 20 durante la kermesse nell’Oregon. Nel 2019 l’ascesa: ad Agropoli con 6,64 è diventata primatista sia tra le allieve che tra le juniores, e poco dopo ha vinto l’oro agli Europei U20 di Boras. Dal 2020 si è specializzata nel salto in lungo ed ha riportato grandi risultati. In particolare nel 2021 ad Ancona ha siglato un sensazionale 6,91, record mondiale U20 indoor. Purtroppo per un infortunio ha saltato le Olimpiadi di Tokyo e anche la stagione 2022 non è stata particolarmente brillante. Ai Mondiali indoor di Belgrado non è andata oltre 6,57 metri. E’ riuscita però a vincere gli Assoluti a Rieti con 6,64. Occupa la 22^posizione del ranking. Per un posto sul podio servirà quindi un’impresa. Le favorite infatti volano fino a 7 metri e oltre. La più attesa è la tedesca Malaika Mihambo, oro olimpico a Tokyo con 7,00, il suo salto migliore quest’anno è da 7,09 m. Le altre accreditate per le medaglie sono: l’ucraina Bekh-Romanchuk, la nigeriana Ese Brume e l’inglese Lorraine Ugen. La serba Ivana Vuleta (oro ai Mondiali indoor di Belgrado) proviene invece da una pessima stagione outdoor.
  • Qualificazioni: 23 luglio, ore 21
  • Finale: 25 luglio, ore 02.50
picture

The Play: Larissa Iapichino tra record e il sogno Tokyo2020

SARA FANTINI (LANCIO DEL MARTELLO)

Classe ’97, figlia di lanciatori, ha toccato però i campi d’atletica solo a partire dal 2013. Prima tanti anni di tennis e una parentesi di equitazione. Nel 2017 ha vinto il suo primo titolo italiano assoluto, ora ne vanta 10. Nel 2019 ha oltrepassato per la prima volta la linea dei 70 metri ed è arrivata terza agli Europei U23. Ha partecipato a Tokyo dove si è classificata 12^ in finale. Giunge a Eugene (USA) sulle ali dell’entusiasmo per aver migliorato il record italiano, rimasto invariato per 17 anni. Sara l’ha abbattuto ben quattro volte in tre gare fino a fissarlo a 75,77. Occupa la 9^ posizione del ranking mondiale. In cima c’è Anita Wlodarczyk, oro olimpico con 78,48, che però non parteciperà. Così come la campionessa in carica DeAnna Price, assente per Covid. Le favorite per l’oro sono così le americane Brooke Andersen, che è stata costante sui 77 metri abbondanti, e Janee’ Kassanavoid, che ha toccato quota 78 il 21 maggio scorso. L’azzurra si è iscritta con la quarta misura dunque può sperare in grande. Per un posto nel podio però dovrà aggiornare ancora il record italiano con una prestazione superlativa.
  • Qualificazione Gruppo A: 15 luglio, ore 21.05
  • Qualificazione Gruppo B: 15 luglio, ore 22.30
  • Finale: 17 luglio, ore 20.35
Sara Fantini, durante le qualificazioni nel lancio del martello a Tokyo 2020

GAIA SABBATINI (1500 METRI)

Anche Gaia come tanti ragazzi che hanno poi scelto l’atletica, ha cominciato da altri sport: nuoto e danza. Classe ’99, si è interessata alle piste dopo aver visto la sorella e su suggerimento di un’insegnante delle medie. Si è specializzata immediatamente sulle distanze del mezzofondo. Il salto di qualità nel 2021, anno in cui ha registrato un tempo di 4:02.25, il miglior crono di un’azzurra dal 1984. Oro agli Europei U23, nel 2022 ha stabilito il record italiano nei 1000 indoor. A Eugene non ha molte possibilità di raggiungere una medaglia, l’obiettivo più verosimile è la finale, che non riuscì ad acchiappare a Tokyo. Gaia vanta il 20° tempo stagionale, con il 4:01.93 siglato proprio a Eugene il 28 maggio scorso. E’ molto distante da Faith Kipyegon, che è tra le più grandi della storia nei 1500 m femminili. La keniota, che corre in 3:53 circa, dopo l’oro di Tokyo punta il secondo oro mondiale. Potrebbe provare a rovinarle la festa l’olandese Sifan Hassan, che ebbe la meglio ai Mondiali Doha nel 2019. Ma negli ultimi tre anni la keniota è stata imbattibile. Lottano per il podio tre etiopi (Gudaf Tsegay, Hirut Meshesha e Freweyni Hailu). Gli Stati Uniti puntano invece su Sinclaire Johnson per una medaglia.
  • Batterie: 16 luglio, ore 03.10
  • Semifinali: 17 luglio, ore 04.05
  • Finale: 19 luglio, ore 04.50
Gaia Sabbatini a Tokyo 2020

DALIA KADDARI (200 METRI, 4X100 METRI)

Padre marocchino, madre sarda. Classe ’01, appassionata di basket, è balzata da subito agli occhi degli allenatori per le sue doti nella velocità. Il percorso che la porta ad Eugene è fatto di alcuni record nelle categorie minori, un argento alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires nel 2018 e un oro agli Europei U23 di Tallinn nel 2021. Ha partecipato a Tokyo ma il sogno si è fermato in semifinale. Il suo risultato migliore nei 200 metri è il 22.64 di Tallinn che valse l’oro. Quest’anno ha corso in 22.83 a Savona, che rappresenta il 72° tempo stagionale a livello mondiale. Le favorite sono più veloce di almeno un secondo. Riflettori puntati sulla giamaicana Shericka Jackson, in cima alla classifica del 2022 con 21.55. Dovrà vedersela con la connazionale Elaine Thompson-Herah. La medaglia d’oro di Tokyo non è reduce da un’annata felice ma tenterà sicuramente di agguantare la vittoria. Tanta attesa anche per le americane Abby Steiner e Gabrielle Thomas. Cerca un posto sul podio infine Christine Mboma dalla Namibia. Per la nostra “donna jet” sarà un Mondiale molto difficile, tuttavia Dalia può ambire almeno a migliorare il proprio personale.
  • Batterie 200: 19 luglio, ore 03.00
  • Semifinali 200: 20 luglio, ore 03.05
  • Finale 200: 22 luglio, ore 04.35
  • Batterie 4x100: 23 luglio, ore 02.40
  • Finale 4x100: 24 luglio, ore 04.30
Dalia Kaddari

CHITURU ALI (100 METRI, 4X100 METRI)

Classe ’99, quasi due metri di altezza, “Cìtru” (così si pronuncia il suo nome) vuole lasciare il segno nei Mondiali a stelle e strisce. Dopo essersi cimentato con il calcio, ha preferito la velocità. E’ tra gli atleti più in forma del roster del dt Antonio La Torre. Il suo 2022 infatti è stato caratterizzato fin qui da un progresso costante. A maggio a Savona ha registrato il suo tempo migliore: 10.12. Agli Assoluti di Rieti ha sconfitto persino Tortu, giungendo al traguardo secondo dietro solo a Jacobs. Nel ranking ha guadagnato la 50° posizione, questo significa però che sono ancora tanti i corridori più veloci di lui. L’uomo da battere nei 100 metri, vista la condizione precaria di Jacobs, è l’americano Fred Kerley che ha siglato un 9.76. Ci sono poi anche gli altri statunitensi: Travyon Bromell, Marvin Bracy e Christian Coleman. I giamaicani, storicamente molto forti, sono guidati da Yohan Blake e Oblique Seville. Tanta attesa anche per il canadese Andre De Grasse. Marcell Jacobs rappresenta invece un grande punto interrogativo.
Per la gara individuale l’obiettivo primario di Ali sarà quello di migliorare ancora di qualche centesimo il proprio personale; quasi impossibile invece che raggiunga la finale. Discorso diverso invece per la staffetta 4x100. Il comasco ha messo in crisi le gerarchie in questi mesi e sembra che possa partire titolare, sottraendo il posto ad uno dei campioni olimpici, ossia Lorenzo Patta. Ci saranno entrambi a Eugene, dunque Ali dovrà dimostrare di essere al top della forma per ottenere la possibilità di correre la prima frazione. Per i tempi di questa stagione sicuramente meriterebbe lui una chance.
  • Batterie 100: 16 luglio, ore 03.50
  • Semifinali 100: 17 luglio, ore 03.00
  • Finale 100: 17 luglio, ore 04.50
  • Batterie 4x100: 23 luglio, ore 03.05
  • Finale 4x100: 24 luglio, ore 04.50
picture

Jacobs: "Contro quelli forti trovo l'1% in più che mi fa vincere"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità