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Mondiali Eugene 2022: 5 motivi per cui l’atletica sta tornando a casa, nella culla dell'Oregon

Paolo Pegoraro

Pubblicato 14/07/2022 alle 10:47 GMT+2

ATLETICA - Ci sono volute ben diciotto edizioni di Campionati Mondiali ma dopo un lungo ed estenuante viaggio l’atletica è finalmente tornata a casa, ovvero a Eugene, Oregon. Vi spieghiamo perché questa cittadina è la "Mecca" della Regina degli Sport.

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L’intero circus dell'atletica leggera internazionale è in fibrillazione ormai: manca infatti un solo giorno all’inaugurazione dei Campionati Mondiali, il secondo grande evento per ordine d’importanza dopo i Giochi Olimpici. Ci sono volute ben diciotto edizioni ma dopo un lungo ed estenuante viaggio la Regina degli Sport è finalmente tornata a casa. Vi spieghiamo perché quello di Eugene, Oregon, è il Mondiale dei Mondiali

Steve Prefontaine

Il mito assoluto. A Eugene ogni singolo centimetro quadrato vi parlerà di Steve Prefontaine, indimenticabile mezzofondista della University of Oregon nonché personaggio totale a Monaco 1972, quando giunse quarto al traguardo dopo un 5000 corso con surreale coraggio, senza il minimo barlume di tattica né risparmio energetico, incendiando il pubblico come mai prima e mai più dopo sarebbe successo in una competizione endurance. La prematura scomparsa all’età di 24 anni per un maledetto incidente stradale ha di fatto consegnato alla leggenda questo amatissimo figlio dell'Oregon: la sua silhouette campeggia sull'imponente torre dello stadio di atletica a Eugene; a lui è intitolato il meeting cittadino valevole per la Diamond League e il popolarissimo percorso di corsa e camminata Pre's Trail. “Pre” è l’atletica leggera, poiché ne incarna e al contempo sublima l'intera gamma dei valori fondanti.
Steve Prefontaine a Monaco 72

L'arte della vittoria

A Beaverton, poco meno di 180 chilometri a nord di Eugene, sorge il quartier generale di Nike: in ingresso potrete facilmente imbattervi nella statua di Steve Prefontaine, unico atleta della storia cui l’arcinota azienda di abbigliamento sportivo abbia mai tributato tale omaggio. Già, i due artefici dell’impero Nike erano difatti legati a doppia mandata alla figura di Pre, idolo dichiarato del presidente emerito Phil Knight (anch’egli mezzofondista dei Ducks della University of Oregon prima di dedicarsi anima e corpo al business delle scarpe) e allievo prediletto dello storico coach nonché designer e cofondatore Bill Bowerman. In quel paradiso terrestre che risponde al nome dell’Oregon ènata la pratica della corsa per come la conosciamo oggi, grazie all’incrollabile resilienza di mister Phil Knight e alla sua “arte della vittoria” ispirata dalle gesta di Pre.
Marcell Jacobs, uomo di punta dell'azienda stelle e strisce, ha preparato proprio a Beaverton il suo Mondiale:
Lassù ho ritrovato me stesso: abbiamo vissuto in questo incredibile posto... Dove c'era una pista in mezzo alla foresta!
La pista "Nike" dove Marcell Jacobs si è preparato per Eugene

Hayward Field

A Eugene si respira atletica ovunque: il teatro dell'Hayward Field, stadio che ospiterà la manifestazione iridata, è l'ideale cartina di tornasole. È un impianto progettato e costruito mattoncino su mattoncino per l’atletica, dove ogni singolo dettaglio è pensato per consentire agli atleti di ottimizzare le loro performance. Un esempio? Le piste e le pedane “sotterranee” per la simulazione della gara, al pari delle numerose facilities presenti nella pancia dello stadio. Il nuovo Hayward Field - completamente rinnovato per il Mondiale 2022 - è una struttura avveniristica interamente plasmata sull’atletica all'insegna dell'eccellenza, perché Eugene è l'indiscutibile culla di questo meraviglioso sport.
Questa l'impressione di Gimbo Tamberi dopo il primo impatto con lo storico impianto:
La pedana è pazzesca, lo stadio è bellissimo, il pubblico è attaccato alla pista: sembra uno stadio indoor dove sei un tutt'uno con gli spettatori

University of Oregon

Fiore all’occhiello e cuore pulsante della città di Eugene, la University of Oregon è sempre stata una fucina di adamantini talenti di svariati sport, dall’atletica leggera al basket fino al football americano. Come non citare la civil war, accanita rivalità di college football tra i Ducks della University of Oregon e i Beavers della Oregon State University (situata a Corvallis, 70 km più a nord). Uno dei Beavers più famosi della storia – tornando al track and field – è un certo Dick Fosbury, nemesi sportiva di Steve Prefontaine, eterna icona Ducks. A quelle latitudini il concetto di legacy è cruciale: l'enorme torre che domina l’Hayward Field include le immagini di cinque leggende Ducks: Bill Bowerman, Steve Prefontaine, Raevyn Rogers, Ashton Eaton e Otis Davis.
Il campus ospita peraltro la spedizione azzurra, riunita a pochissimi metri di distanza in linea d'aria da Hayward Field: a 500 metri dall'ingresso dello stadio è invece ubicata la quotatissima trattoria Beppe and Gianni's, naturale approdo di Team Italia!

I Trials

Se Eugene non aveva mai ospitato un Mondiale sino all'estate 2022, rimane invece a tutt'oggi fissa dimora dei Trials, ovvero le qualificazioni per i tornei olimpici. Tale denominazione, però, risulta riduttiva: le (ferocissime) selezioni statunitensi di atletica leggera per i Giochi Olimpici sono una grande manifestazione a tutti gli effetti, un torneo a parte, considerando il siderale livello di competizione. I Trials rappresentano l'ennesimo spot per Eugene e per l’atletica leggera tout court, una sorta di esperienza religiosa da queste parti; come la pallacanestro per l’Indiana, l’hockey su ghiaccio per il Minnesota o il football americano per il Texas e per tante altre città d'America.
Ecco che la nostra chiusa prende forma... Athletics is coming home!
Allyson Felix festeggia con sua figlia Camryn dopo la finale dei 400 mt agli U.S. Olympic Track & Field Team Trials
Si ringrazia per la preziosa collaborazione il nostro "insider" Andrea Giannini, commentatore televisivo Eurosport e tecnico FIDAL di stanza a Eugene per questi Mondiali

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