Atletica Italia quota 60 partecipanti: a Tokyo la spedizione più numerosa di sempre
Aggiornato 04/05/2021 alle 12:31 GMT+2
ATLETICA - Dopo aver toccato il fondo a livello di risultati nelle grandi competizioni internazionali degli ultimi anni qualcosa di sta muovendo e noi tutti chi auguriamo che già a Tokyo si possa riscuotere i dividendi.
“La realtà ha superato i sogni: oro nella 4x400 mista, oro nella 4x100 femminile, argento nella 4x100 maschile. Si sta proseguendo quel filo rosso iniziato quest’inverno per quanto riguarda la voglia di imporsi”. Parole e musica di Stefano Mei, presidente Fidal, che ben rispecchiano lo stato di salute e l’umore dell’atletica italiana. Dopo aver toccato il fondo a livello di risultati nelle grandi competizioni internazionali degli ultimi anni qualcosa di sta muovendo e noi tutti chi auguriamo che già a Tokyo si possa riscuotere i dividendi. Nel frattempo ci godiamo i volti raggianti dei nostri staffettisti reduci dalla sfolgorante spedizione in Silesia, con cinque staffette su cinque (!!!) qualificate a Tokyo.
Numeri eloquenti: la carica dei 49
49, come i qualificati azzurri ai Giochi Olimpici di Tokyo se questi partissero oggi. Con la possibilità di addizionare altri 10-20 elementi, come si evince dall’efficace analisi di Andrea Buongiovanni sulle pagine odierne della Gazzetta dello Sport. Si potrebbe sforare (abbondantemente) quota 60 entro la deadline del 29 giugno, toccando vette inesplorate: sì perché a oggi la spedizione azzurra più numerosa è stata quella di Los Angeles 1984, quando toccammo 50 unità. La supereremo.
Chi ha già il minimo
- Marcel Jacobs (100 metri)
- Luminosa Bogliolo (100 hs)
- Davide Re (400 metri)
- Ayomide Folorunso (400 hs)
- Yadis Pedroso (400 hs)
- Yeman Crippa (5000/10000)
- Osama Zoghlami (3000 siepi)
- Sara Dossena (Maratona)
- Giovanna Epis (Maratona)
- Eyob Faniel (Maratona)
- Yassine Rachik (Maratona)
- Yassine El Fathaoui (Maratona)
- Daniele Meucci (Maratona)
- Gianmarco Tamberi (Alto)
- Stefano Sottile (Alto)
- Elena Vallortigara (Alto)
- Emmanuel Ihemeje (Triplo)
- Larissa Iapichino (Lungo)
- Leonardo Fabbri (Peso)
- Zane Weir (Peso)
- Massimo Stano (Marcia 20 km)
- Matteo Giupponi (Marcia 20 km)
- Federico Tontodonati (Marcia 20 km)
- Giorgio Rubino (Marcia 20 km)
- Eleonora Giorgi (Marcia 20 km)
- Antonella Palmisano (Marcia 20 km)
- Valentina Trapletti (Marcia 20 km)
- Mariavittoria Becchetti (Marcia 20 km)
Quali prospettive?
Qui invece è meglio essere cauti, perché le medaglie olimpiche sono un discorso a parte. Bisogna superarsi e farlo anche con un margine piuttosto ampio: i "personali" non bastano, c’è da estrarre il coniglio dal cilindro nel momento più importante e di maggior tensione. Se la nostra punta più “medagliabile” – e ci passerete l’orrendo neologismo - è Gimbo Tamberi allo stato dell'arte, la marcia potrebbe sulla carta regalarci qualche gioia, mentre per quel che concerne la pista i podi restano da considerare giocoforza proibitivi. Il movimento c’è e sta crescendo, forse Tokyo giunge ancora in uno stadio per così dire embrionale del processo ma gli alibi stanno a zero: dobbiamo provarci.
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