Basket, Supercoppa: Milano batte la Virtus 75-68, primo titolo per Messina
Aggiornato 21/09/2020 alle 11:31 GMT+2
L'AX Armani Exchange Milano solleva il primo trofeo dell'era post lockdown in Italia aggiudicandosi la finale della Eurosport Supercoppa per 75-68 contro la Virtus Segafredo Bologna. È il primo titolo per coach Ettore Messina sulla panchina biancorossa, mentre Malcolm Delaney è l'MVP delle Final Four.
AX Armani Exchange Milano-Segafredo Virtus Bologna 75-68
"Siamo in stati in vantaggio per 40 minuti in trasferta contro una grande squadra come la Virtus Bologna. Non posso che essere felice" - Ettore Messina.
Al secondo anno di gestione, la prima uscita è quella buona. L'AX Armani Exchange Milano regala a coach Ettore Messina il primo trofeo sulla panchina biancorossa aggiudicandosi la Eurosport Supercoppa 2020 grazie al successo per 75-68 in finale contro la Segafredo Virtus Bologna, in uno scontro tra big che tenderà, molto verosimilmente, a caratterizzare il prosieguo della stagione italiana. L'Olimpia mette in bacheca il primo titolo post lockdown raggiungendo Treviso al secondo posto nell'albo d'oro con quattro affermazioni in Supercoppa ottenute negli ultimi cinque anni: la Virtus, di contro, perde l'occasione per tornare a sollevare un trofeo che manca ormai dalla prima edizione (1995) e per certificare la bontà di quanto costruito nella scorsa stagione, chiusa in vetta al campionato e ai quarti di finale di Eurocup al momento della sospensione per la pandemia di coronavirus.
Come da previsioni, è una partita che vede emergere gli aspetti legati a fisicità, intensità e agonismo piuttosto che alla pura e semplice tecnica. È anzitutto una sfida tra grandi difese, capaci di dettare i momenti della gara nonostante i 45 punti sparati da Milano in un primo tempo segnato da ottime percentuali dall'arco (6/11 ma poi precipitate al 9/25 finale) e dalle fiammate di Kevin Punter (14 punti) e Malcolm Delaney (11, ma poi calato nella ripresa per un infortunio sofferto nel finale del secondo quarto). Quella dell'Olimpia, come già emerso nelle gare della fase a gironi e nel torneo di Kaunas, ha già raggiunto un'asticella importante anche a livello Eurolega, ma quella della Virtus, con certi quintetti, è davvero poco sotto: lo testimoniano i soli 8 punti concessi a Milano in un terzo periodo di intensità estrema, con Bologna capace di svoltare nella propria metacampo il pesante -12 accusato all'intervallo lungo e di riportarsi in tre occasioni a un solo possesso di distanza. Se l'Olimpia ha ormai trovato la propria quadratura attorno a un Kyle Hines famelico e tirato a lucido (9 punti, 3 recuperi, 2 stoppate) e nelle braccia tentacolari di un Kevin Punter pronto a sacrificarsi per contenere Milos Teodosic, la Virtus conferma invece la bontà della truppa azzurra già mostrata in semifinale: le anime della rimonta sono Alessandro Pajola, Awudu Abass (12 punti da grande ex con qualche sassolino nelle scarpe) e, soprattutto, Amar Alibegovic, determinante nella ripresa con la sua carica agonistica ed energetica (8 rimbalzi e 13 punti, tutti realizzati in un secondo tempo d'autore).
L'equilibrio che sembra ristabilirsi alla metà del quarto periodo, quando la Virtus preme rientrando in due occasioni fino al -3, viene però spezzato, come spesso accade, dalle qualità dei singoli. Prima è Gigi Datome a riaprire il gap con cinque punti in fila (69-60 a 2'50" dalla sirena) a coronamento di una partita extra-lusso (17 punti, 6 rimbalzi e tanta esperienza dalla panchina anche per rimpiazzare il vuoto lasciato dall'infortunio al gomito sofferto da Vlado Micov in avvio), poi è Sergio Rodriguez a sparare, quasi senza senso, una tripla delle sue dal palleggio per mandare i titoli di coda (72-65) e mettere una pezza a quattro tiri liberi lasciati dal ferro in maniera inusuale da Punter e Delaney.
Milano conquista la Supercoppa con merito affilando le stesse armi già viste in semifinale contro Venezia: difesa, intensità, fisicità e durezza mentale per supplire, ancora una volta, a un secondo tempo di scarsa qualitàoffensiva. Bologna, capace comunque di reggere sotto i tabelloni anche grazie a un positivo Julian Gamble (12 punti, 8 rimbalzi, anima della squadra nel primo tempo), ha poco dalla coppia serba. Stefan Markovic (3 punti, 4 assist, 4 perse e due triple comode sbagliate nel momento topico del match) prosegue nel periodo opaco già visto nelle partite precedenti, mentre Milos Teodosicsoffre l'ottima organizzazione della difesa biancorossa, super-concentrata su di lui con il pregevole lavoro di Punter e gli aiuti perfetti dei lunghi: il mago delle Vu nere chiuderà con soli 6 punti e 8 assist a fronte di un risicato 2/13 dal campo, 3 palle perse e letture non sempre lucidissime nelle fasi cruciali della partita.
- Milano: Delaney 11, Punter 14, Micov 2, Brooks, Hines 9; Datome 17, Moraschini 5, Tarczewski 6, Moretti, Biligha, Rodriguez 9, Cinciarini 2. All.: Messina.
- Bologna: Teodosic 6, Markovic 3, Weems 5, Ricci 4, Gamble 12; Pajola 2, Hunter 9, Abass 12, Alibegovic 13, Adams 2. N.e.: Tessitori, Nikolic. All.: Djordjevic.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità