Basket, Eurocup: Reyer Venezia gelata in volata a Valencia: sconfitta 86-80
Aggiornato 16/03/2022 alle 23:11 GMT+1
BASKET, EUROCUP - L'Umana Reyer Venezia conduce per tre quarti abbondanti, ma cade in volata per 86-80 nella trasferta de La Fonteta contro Valencia. Non basta il season-high di Jordan Theodore, autore di 25 punti. Valencia domina la lotta a rimbalzo, raccogliendone ben 18 offensivi. La Reyer scivola al sesto posto nel gruppo B, scavalcata dall'Olimpia Lubiana.
Il grande sogno di tornare da La Fonteta con una vittoria si spegne in una manciata di secondi a ridosso della sirena finale. La Reyer fa corsa di testa per oltre 37 minuti, lucrando su un primo quarto irripetibile da 11-22 e sulla serata offensiva debordante di Jordan Theodore. Ma nel finale, quando sono esperienza, mestiere e dettagli a fare la differenza, esce la superiorità di Valencia. Anche in una serata in cui è costretta a rinunciare a due grandissimi veterani come Victor Claver e Sam van Rossom.
Jordan Theodore gioca una pallacanestro d'altro livello, reggendo sulle sue spalle il grosso dell'attacco orogranata (season-high da 25 punti con 7/10 da due e 3/6 dall'arco). Ma sono due sue distrazioni difensive ad aprire la visuale ad altrettante triple spacca-gambe di Martin Hermannsson, buone per aggancio e sorpasso. L'ultima pennellata, invece, è firmata dai piedi ballerini di Bojan Dubljevic, giusto epilogo di una serata che Valencia domina nel verniciato. La squadra di coach Joan Peñarroya troneggia a rimbalzo, con un eloquente 43-33 rafforzato da ben 18 carambole offensive. Una serie di extra-possessi ingestibili per una Reyer che, dopo aver sfoderato una difesa extra-lusso nel primo tempo, fatica a mantenere la stessa concentrazione, coordinazione ed efficacia anche nella ripresa.
Bojan Dubljevic ammassa cifre da MVP (10 punti, 8 rimbalzi, 6 assist). Jaime Pradilla si muove alla perfezione negli spazi vicino al ferro (11 con 5/6 da due). Ma la vera spina nel fianco per la difesa veneziana è Jasiel Rivero, incontenibile per livello energetico e di testosterone (15+5 rimbalzi). Sul perimetro, invece, l'altro matador è Klemen Prepelic, sempre pronto a estrarre giocate di enorme efficacia: chiuderà con 19 punti e 8/10 in lunetta, segno di una pericolosità costante.
Venezia tocca anche vantaggi in doppia cifra finché la difesa 3-2 match-up dà frutti. Ma quando il numero dei rimbalzi offensivi concessi diventa incalcolabile e Valencia alza le percentuali dall'arco, molto scadenti nella prima parte di gara, iniziano i problemi. Il +11 dei primi dieci minuti, rintuzzato anche a +10 alla metà del terzo periodo, viene lentamente eroso. Mitchell Watt (12+8 rimbalzi) fatica a contenere, quasi in solitaria, la potenza del front-court avversario, complice la serata negativa di Jeff Brooks, limitato dai problemi di falli. Theodore trova un paio di buone spalle in Michael Bramos (14 con 4/8 da tre) e Stefano Tonut (7), ma non qualità diffusa a sufficienza per poter resistere nel finale punto-a-punto.
Mentre Valencia aggancia Gran Canaria con un record di 11-4 formando una coppia a trazione spagnola in vetta alla classifica, Venezia scivola al sesto posto con un bilancio di 7-7, scalvacata dall'Olimpia Lubiana, vincente a Bologna contro la Virtus. La Reyer tornerà in campo tra quarantotto ore nella trasferta cruciale in Turchia contro il Frutti Extra Bursaspor, ottavo a 5-9. Una vittoria ipotecherebbe la qualificazione ai playoff.
Valencia Basket - Umana Reyer Venezia 86-80
- Valencia: Rivero 15, Labeyrie 2, Lopez-Arostegui 8, Tobey 7, Jimenez, Hermannsson 11, Dubljevic 10, Puerto, Prepelic 19. N.e.: Bellver. All.: Peñarroya.
- Venezia: Stone 3, Bramos 14, Morgan 2, Mazzola, Watt 12, Theodore 25, Tonut 7, Daye 10, De Nicolao, Sanders 5, Echodas 2, Brooks. All.: De Raffaele.
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