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Basket, Eurocup: Reyer Venezia gelata in volata a Valencia: sconfitta 86-80

Daniele Fantini

Aggiornato 16/03/2022 alle 23:11 GMT+1

BASKET, EUROCUP - L'Umana Reyer Venezia conduce per tre quarti abbondanti, ma cade in volata per 86-80 nella trasferta de La Fonteta contro Valencia. Non basta il season-high di Jordan Theodore, autore di 25 punti. Valencia domina la lotta a rimbalzo, raccogliendone ben 18 offensivi. La Reyer scivola al sesto posto nel gruppo B, scavalcata dall'Olimpia Lubiana.

Jordan Theodore, Umana Reyer Venezia, Eurocup 2021-22

Credit Foto Getty Images

Il grande sogno di tornare da La Fonteta con una vittoria si spegne in una manciata di secondi a ridosso della sirena finale. La Reyer fa corsa di testa per oltre 37 minuti, lucrando su un primo quarto irripetibile da 11-22 e sulla serata offensiva debordante di Jordan Theodore. Ma nel finale, quando sono esperienza, mestiere e dettagli a fare la differenza, esce la superiorità di Valencia. Anche in una serata in cui è costretta a rinunciare a due grandissimi veterani come Victor Claver e Sam van Rossom.
Jordan Theodore gioca una pallacanestro d'altro livello, reggendo sulle sue spalle il grosso dell'attacco orogranata (season-high da 25 punti con 7/10 da due e 3/6 dall'arco). Ma sono due sue distrazioni difensive ad aprire la visuale ad altrettante triple spacca-gambe di Martin Hermannsson, buone per aggancio e sorpasso. L'ultima pennellata, invece, è firmata dai piedi ballerini di Bojan Dubljevic, giusto epilogo di una serata che Valencia domina nel verniciato. La squadra di coach Joan Peñarroya troneggia a rimbalzo, con un eloquente 43-33 rafforzato da ben 18 carambole offensive. Una serie di extra-possessi ingestibili per una Reyer che, dopo aver sfoderato una difesa extra-lusso nel primo tempo, fatica a mantenere la stessa concentrazione, coordinazione ed efficacia anche nella ripresa.
Bojan Dubljevic ammassa cifre da MVP (10 punti, 8 rimbalzi, 6 assist). Jaime Pradilla si muove alla perfezione negli spazi vicino al ferro (11 con 5/6 da due). Ma la vera spina nel fianco per la difesa veneziana è Jasiel Rivero, incontenibile per livello energetico e di testosterone (15+5 rimbalzi). Sul perimetro, invece, l'altro matador è Klemen Prepelic, sempre pronto a estrarre giocate di enorme efficacia: chiuderà con 19 punti e 8/10 in lunetta, segno di una pericolosità costante.
Venezia tocca anche vantaggi in doppia cifra finché la difesa 3-2 match-up dà frutti. Ma quando il numero dei rimbalzi offensivi concessi diventa incalcolabile e Valencia alza le percentuali dall'arco, molto scadenti nella prima parte di gara, iniziano i problemi. Il +11 dei primi dieci minuti, rintuzzato anche a +10 alla metà del terzo periodo, viene lentamente eroso. Mitchell Watt (12+8 rimbalzi) fatica a contenere, quasi in solitaria, la potenza del front-court avversario, complice la serata negativa di Jeff Brooks, limitato dai problemi di falli. Theodore trova un paio di buone spalle in Michael Bramos (14 con 4/8 da tre) e Stefano Tonut (7), ma non qualità diffusa a sufficienza per poter resistere nel finale punto-a-punto.
Mentre Valencia aggancia Gran Canaria con un record di 11-4 formando una coppia a trazione spagnola in vetta alla classifica, Venezia scivola al sesto posto con un bilancio di 7-7, scalvacata dall'Olimpia Lubiana, vincente a Bologna contro la Virtus. La Reyer tornerà in campo tra quarantotto ore nella trasferta cruciale in Turchia contro il Frutti Extra Bursaspor, ottavo a 5-9. Una vittoria ipotecherebbe la qualificazione ai playoff.

Valencia Basket - Umana Reyer Venezia 86-80

  • Valencia: Rivero 15, Labeyrie 2, Lopez-Arostegui 8, Tobey 7, Jimenez, Hermannsson 11, Dubljevic 10, Puerto, Prepelic 19. N.e.: Bellver. All.: Peñarroya.
  • Venezia: Stone 3, Bramos 14, Morgan 2, Mazzola, Watt 12, Theodore 25, Tonut 7, Daye 10, De Nicolao, Sanders 5, Echodas 2, Brooks. All.: De Raffaele.
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