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Basket, Eurolega: Baskonia rovina il Natale a Milano: Olimpia battuta 84-79

Daniele Fantini

Aggiornato 24/12/2020 alle 00:26 GMT+1

Dopo le due vittorie della scorsa settimana a Istanbul, la marcia dell'Olimpia Milano si ferma contro il muro del Baskonia Vitoria, corsaro al Forum 84-79. Zoran Dragic segna 16 punti da grande ex, ma il canestro decisivo a 11" dalla sirena porta la firma di Pierria Henry (15). All'Olimpia, ora 9-6 in classifica, non servono i 15 punti di Kevin Punter e i 12 di Malcolm Delaney.

Zoran Dragic, #30 of TD Systems Baskonia Vitoria Gasteiz in action during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague match between AX Armani Exchange Milan and TD Systems Baskonia Vitoria-Gasteiz at Mediolanum Forum on December 23, 2020 in Milan

Credit Foto Getty Images

MEDIOLANUM FORUM, ASSAGO (MI) - La grande speranza si spegne a 11" dalla sirena, quando Pierria Henry si scaglia come una freccia verso canestro appoggiando al vetro l'and-one del definitivo +5. Eppure, con un'altra grande difesa, l'Olimpia avrebbe potuto riacciuffare in extremis una partita che sembrava morta e sepolta già da tempo, come raccontato dal -16 (63-79) cui era sprofondata poco oltre la metà del quarto periodo, schermata da una delle difese più dure e arcigne del campionato e da un attacco sapientemente orchestrato dalla scienza immortale di coach Dusko Ivanovic. La sconfitta, amara per il modo con cui matura, ferma in maniera brusca la mini-striscia positiva raccolta la scorsa settimana con il doppio sacco di Istanbul e fa scivolare l'Olimpia al settimo posto in classifica, con un record di 9-6.
Baskonia torna a casa con un successo meritato, frutto di una partita condotta sin dalle prime battute, quando sorprende una Milano dall'approccio un po' scarico nonostante la fiammata iniziale del grande ex, Shavon Shields (9 punti), e la piega a livello fisico con l'ingresso in campo dei 221 interminabili centimetri di Youssoupha Fall (10), subito un fattore a centro-area contro una front-line molto più bassa e leggera. Alla presenza del centrone senegalese si affianca un attacco ben orchestrato dagli esterni: Baskonia gioca con ottime spaziature, è incisiva sui pick'n'roll e con rapidi ribaltamenti di lato per i tiratori, e costringe l'Olimpia a rincorrere in continuazione con rotazioni stranamente lente e poco efficaci.
Zoran Dragic, come sempre a suo agio nei ritorni al Forum da ex molto avvelenato, è una sentenza (16 punti, top-scorer), Rokas Giedraitis fa male sull'arco (11), e la rapidità di Pierria Henry sferza a più riprese una difesa che fatica a contenere il suo primo passo bruciante (15 punti, 8 assist ma anche 7 palle perse per l'enorme quantità di possessi giocati). Nonostante rotazioni molto corte per l'assenza di Achille Polonara, fermato poco prima della palla a due per un problema a un ginocchio, Baskonia sembra non soffrire la fatica, e quando anche i muscoli di Tonye Jekiri (doppia-doppia da 12 punti e 12 rimbalzi) tornano a guizzare a centro-area dopo un lieve problema fisico sofferto nel primo tempo, la forbice si allarga in maniera progressiva e naturale fino al già citato -16 di metà quarto periodo.
Bombardata da ogni angolo (Baskonia si mantiene a lungo sopra il 60% complessivo dal campo), frenata a livello fisico e piegata a rimbalzo (34-31 il conto finale), l'Olimpia sfodera l'ultima carta aggrappandosi a una difesa a zona 3-2: dopo qualche incomprensione iniziale, l'uscita per cinque falli di Luca Vildoza toglie agli avversari un ball-handler di intelligenza e qualità, e il tatticismo di coach Messina produce gli effetti sperati con un grosso parziale improvviso di 16-2 (da 63-79 a 79-81), spento però in maniera beffarda dalla giocata-partita di Henry a una manciata di secondi dalla sirena.
Milano paga le scarse percentuali al tiro da due (18/41, 44%), frutto di evidenti difficoltà nell'attaccare una difesa molto coordinata e fisica, e soffre l'assenza del collante Vlado Micov, out per la positività al coronavirus. In una serata in cui gli automatismi difensivi biancorossi sembrano girare più lentamente del solito e la coppia Hines-LeDay mostra, per una volta, le lacune di centimetri e chilogrammi in area, manca anche la necessaria lucidità della coppia in regia, mai realmente in grado di prendere in mano il filo tattico della partita. Non bastano i 15 punti di Kevin Punter, i 12 di Malcolm Delaney e gli 11 di Gigi Datome, il più pericoloso in uscita dalla panchina.

AX Armani Exchange Milano-TD Systems Baskonia Vitoria-Gasteiz 79-84

  • Milano: Delaney 12, Punter 15, Shields 9, LeDay 7, Tarczewski 4; Roll 2, Rodriguez 9, Brooks 2, Hines 8, Datome 11. N.e.: Biligha, Cinciarini. All.: Messina.
  • Baskonia: Henry 15, Dragic 16, Giedraitis 11, Sedekerskis 5, Jekiri 12; Vildoza 7, Fall 10, Peters 8. N.e.: Polonara, Raieste, Kurucs, Diop. All.: Ivanovic.
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