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Basket, Eurolega: Milano non si ferma: Zenit battuto 82-76 e 6a vittoria in fila

Daniele Fantini

Aggiornato 29/01/2021 alle 11:12 GMT+1

L'AX Armani Exchange Milano prosegue la striscia vincente superando anche lo Zenit San Pietroburgo per 82-76 e si porta a 15-7, nella scia delle capoliste Barcellona e CSKA Mosca. Kevin Punter guida ancora la formazione di coach Ettore Messina con 14 punti, seguito dai 13 di Sergio Rodriguez e dai 12 a testa di Malcolm Delaney e Kyle Hines.

Sergio Rodriguez, #13 of AX Armani Exchange Milan during the 2020/2021 Turkish Airlines EuroLeague Regular Season Round 23 match between AX Armani Exchange Milan and Zenit St Petersburg at Mediolanum Forum on January 28, 2021 in Milan, Italy

Credit Foto Getty Images

MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI) - Quando la striscia sembra vacillare, Milano sfodera il vestito migliore. Con un secondo tempo di difesa antologica e le zampate di Kevin Punter e Malcolm Delaney nel finale in volata, l'Olimpia doma il rognosissimo Zenit San Pietroburgo, infila il sesto successo consecutivo e prosegue la marcia nelle zone alte della classifica, consolidando il terzo posto alle spalle di Barcellona e CSKA Mosca con un record di 15-7. È una vittoria che forgia gruppo e spogliatoio, perché arrivata di collettivo, come sempre, e in situazione di emergenza, perché quel -9 all'intervallo lungo (35-44, ma era stato anche -12 sul 29-41) con lo Zenit durissimo nella propria area e in inusuale versione triplista (7/13 dall'arco poi scemato a 9/24), lancia foschi presagi sul prosieguo della partita.
Invece, Milano riscopre il suo spirito in spogliatoio, quello guerriero che ha permesso, finora, una stagione da favola. Guidata da un Kyle Hines cattedratico su entrambi i lati (anche 12 punti, 8 rimbalzi e 3 assist), la difesa dell'Olimpia morde, stringe e soffoca, togliendo Kevin Pangos dal gioco (12 punti) e lottando a rimbalzo (serata vinta 32-25) quando le percentuali dei tiratori avversari tornano più umane. Il lavoro sulla metacampo opposta, però, è duro, sfibrante, massacrante, perché lo Zenit è squadra che basa la sua forza su una spiccata capacità di far giocare male gli avversari, a basso ritmo, togliendo opzioni nel verniciato con una difesa di squadra eccellente.
Servono, quindi, i grandi attaccanti, quelli capaci di inventare, di generare punti con talento naturale. E allora ecco arrivare Sergio Rodriguez (13 punti in 17' dalla panchina, bravo nel coprire con una serie di spingardate qualche sbavatura difensiva) e, soprattutto, il ritrovato Vlado Micov. Sacrificato ancora nel ruolo di 4 tattico, il Professore dispensa lezioni sotto entrambi i canestri, lottando come un leone contro avversari più fisici di lui e sfruttando quelle piccole pieghe nella difesa dello Zenit per accendere la fiammata del sorpasso al 33' (64-63).
Il primo passo è fatto, ma la partita è ancora lunga. Serve l'esperienza dei veterani, presto portata da Kyle Hines. Letale nelle ricezioni sui cambi difensivi, tentacolare nello schermare il proprio canestro anche contro i centimetri e chili di Arturas Gudaitis (ben contenuto con 8 punti in 33') e straordinariamente duttile anche come portatore di palla e iniziatore del gioco, è lui a tenere a galla l'Olimpia nella parte centrale del quarto periodo, prima dello show dei tiratori. Erano mancati a lungo, specialmente nella prima metà di gara, ma presenziano all'appuntamento più importante. Quello con la vittoria. Kevin Punter (ancora top-scorer con 14 punti) spara cinque punti in fila di fattura meravigliosa per il +4 (77-73) ed è poi Malcolm Delaney (12 punti e una grande difesa su Kevin Pangos) a scoccare il dardo mortale con la tripla del +7 a una quarantina di secondi dalla sirena. Vittoria. La sesta in fila.
Tra le buone notizie, c'è anche il recupero di Shavon Shields, in campo per 19 minuti dopo l'infortunio muscolare sofferto prima della partita contro Cremona. Il ragazzo sembra non aver incamerato troppa ruggine, anzi: 9 punti, 3 rimbalzi, e una serie di ottime difese nella seconda metà di gara, prima di chiedere, stremato, il cambio. L'impressione è che tornerà presto sui suoi standard, pronto per la volata finale verso i playoff.

AX Armani Exchange Milano-Zenit San Pietroburgo 82-76

  • Milano: Delaney 12, Punter 14, Moraschini, LeDay 6, Tarczewski 2; Micov 10, Roll 2, Rodriguez 13, Cinciarini, Shields 9, Hines 12, Datome 2. All.: Messina.
  • Zenit: Pangos 12, Rivers 11, Hollins 12, Thomas 8, Gudaitis 8; Fridzon 9, Baron 5, Pushkov, Zubkov 2, Ponitka 9. N.e.: Zakharov. All.: Pascual.
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