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Basket, Eurolega: La serata da record di Kyle Hines, il Re dei rimbalzi offensivi

Daniele Fantini

Aggiornato 09/02/2022 alle 13:27 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - Con i 5 raccolti nella vittoria conquistata dall'Olimpia Milano a Kaunas, Kyle Hines è diventato il leader all-time per rimbalzi offensivi in Eurolega. È un premio straordinario per un giocatore che è riuscito a diventare dominante sotto i tabelloni nonostante i soli 198 centimetri di altezza, lanciato dodici anni fa in Eurolega dopo soltanto due stagioni trascorse in LegaDue.

Kyle Hines lotta a rimbalzo con Arturas Milaknis, AX Armani Exchange Milano-Zalgiris Kaunas, Eurolega 2021-22

Credit Foto Getty Images

Di Kyle Hines si parla sempre poco. O meglio, si approfondisce poco. Perché ormai, alla sua 12esima stagione in Eurolega, si dà quasi per scontato che giochi bene a prescindere. Ogni sera. D'altronde, se così non fosse, non avrebbe quattro titoli in bacheca e 344 gare a referto.
A Kaunas, Hines è stato l'MVP silenzioso di serata. Mentre Malcolm Delaney e Troy Daniels si prendevano il palcoscenico bombardando il canestro dello Zalgiris, Hines ha aggiunto quella serie di piccole cose nelle pieghe del match che sono poi valse la vittoria. Non a caso, è stato lui il migliore per valutazione, con 21. Frutto della sua prima doppia-doppia della stagione: 11 punti, 10 rimbalzi, 5 dei quali offensivi. L'ultimo, raccolto nel terzo periodo, gli ha regalato il primo premio personale alla carriera: Sir Kyle Hines è diventato, con 706 rimbalzi offensivi totali, il migliore in assoluto nella storia dell'Eurolega. Chi l'avrebbe mai detto per un giocatore di 198 centimetri lanciato da coach Trinchieri da rookie a Bamberg nel 2010 dopo soltanto due stagioni di professionismo nella nostra LegaDue, a Veroli?
Il suo fiuto per i rimbalzi, perché soltanto così possiamo definire la capacità di un giocatore così undersized di essere dominante in questa maniera, ha giocato un ruolo determinante nella vittoria di Kaunas. Milano ha vinto la battaglia sotto canestro con gran margine, 40-29, raccogliendone 15 in attacco, secondo miglior dato della stagione. E quei 9 punti derivanti da seconde chance (contro i soli 2 avversari) hanno fatto la differenza in una partita che l'Olimpia ha vinto di quattro.
Se la doppia-doppia da 11+10 indica in maniera concreta l'ottima serata sotto i tabelloni, il premio di MVP silenzioso dipende invece in gran parte da quanto fatto da Hines nella metacampo difensiva. Lì, in maniera forse ancor più marcata del consueto, si è notata la differenza del sistema difensivo dell'Olimpia nei momenti con o senza Hines in campo. O, andando ancora oltre, nei momenti senza la coppia Hines-Melli in campo.
Lo Zalgiris è la peggior squadra dell'Eurolega per percentuale nel tiro da due (49.4%). Eppure, la partita contro Milano ha fornito sensazioni differenti. Vuoi per il ritorno sempre più a pieno regime di un big-man produttivo come Joffrey Lauvergne, vuoi per il buon momento vissuto da Edgaras Ulanovas, vuoi soprattutto per quelle gambe razzenti di Lukas Lekavicius, da sempre torturatore delle difese biancorosse. Senza Hines, quell'area si è aperta con troppa facilità e frequenza. Anche durante i lunghi minuti di riposo che coach Messina gli ha concesso nella prima metà del quarto periodo, quando lo Zalgiris ha indossato le vesti più minacciose. E lì, con Hines in panchina, si è vista chiaramente l'efficacia ridotta di una difesa con tempi di aiuto, rotazione e movimento generali molto, molto lontani dall'eccellenza assoluta che fornisce il quattro-volte campione d'Europa. Sono dettagli minimi, certo. Ma a un livello così alto come quello di Eurolega sono proprio i particolari a fare la differenza in un contesto di giocatori di alta qualità.
I 706 rimbalzi offensivi arpionati da Hines in carriera gli permetteranno di sedere a lungo sul trono d'Europa. Il secondo in classifica, Felipe Reyes, si è ritirato in estate. Il terzo, un altro immortale come Paulius Jankunas, visto anche nella partita di ieri, segue a grande distanza (553). Oltre a questo riconoscimento, Hines può comunque leggere il suo nome sparso un po' ovunque nelle classifiche all-time di Eurolega (vedi la tabella qui sotto), a conferma di una carriera straordinaria. Una carriera svoltata da quel mitico incontro con coach Andrea Trinchieri in un fast-food di Las Vegas durante la Summer League del 2010. A quel tavolo, quel giocatore dalle caratteristiche così inusuali che cercò invano il grande salto in NBA partendo dalla nostra LegaDue, trovò la sua vera strada per trasformarsi in una leggenda del basket d'Europa.
  • La carriera di Kyle Hines in numeri
StatisticaTotaleClassifica all-time
Rimbalzi offensivi706
Stoppate279
Canestri da due punti1.168
Rimbalzi totali1.582
Partite giocate344
Valutazione3.792
Punti2.94311°
Palle recuperate24813°
Tiri liberi segnati60113°
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