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Basket, Eurolega: Olimpia Milano e Virtus Bologna, l'attacco ristagna: segnare in Europa è quasi un'impresa

Daniele Fantini

Aggiornato 29/10/2022 alle 11:30 GMT+2

BASKET, EUROLEGA - Al termine del primo mese di regular-season, Milano e Bologna hanno raccolto un record complessivo in parità (5-5) ma occupano le zone basse di tutte le classifiche di efficienza e produttività offensiva. La nuova stagione si sta confermando come una delle più dure, difficili e competitive di sempre.

Brandon Davies al tiro contro James Nnaji, FC Barcellona-EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2022-23

Credit Foto Getty Images

Olimpia e Virtus girano la boa di fine ottobre con record speculare e in equilibrio complessivo (5-5). Milano è riuscita a mantenersi in linea di galleggiamento nonostante il calendario tremendo (quattro trasferte nelle prime cinque) raccogliendo tre successi consecutivi lontani dal Forum. Bologna ha saputo sfruttare al meglio i momenti di difficoltà delle avversarie più esperte, piegando Bayern Monaco e Real Madrid. I risultati altalenanti e la classifica molto corta nella parte centrale (quinto e quindicesimo posto sono divisi da una sola vittoria) sono indicatori di un fatto appurato: l'impatto con quella che si presenta come una delle Euroleghe più competitive di sempre è durissimo. Segnare, in particolar modo, è un'impresa quasi erculea.
Nella rotta di Barcellona, Milano ha toccato il season-low generale dell'intero torneo realizzando soltanto 56 punti complessivi. Quest'anno non è mai andata oltre gli 83. Ha vinto all'esordio fermandosi a 69. Bologna è rimasta inchiodata ai 60 nelle prime quattro gare, toccando un massimo di 66, prima dell'exploit isolato da 95 nella vittoria di Madrid. L'Olimpia ha costruito, sulla carta, il roster più competitivo del nuovo millennio, ma sta pagando gli infortuni, la mancanza di chimica/amalgama e l'assenza di un vero leader carismatico. La Virtus, che non ha ancora potuto utilizzare Toko Shengelia, soffre l'impatto da matricola, con una squadra sicuramente migliorata e resa più profonda rispetto alla scorsa stagione, ma ancora alla ricerca di una sua anima europea. Il risultato? Entrambe annaspano nella parte bassa delle classifiche di efficienza e rendimento offensivo.
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Ismael Bako nella morsa di Kevin Punter e Dante Exum, Partizan Belgrado-Virtus Segafredo Bologna, Euroleague 2022-23

Credit Foto Getty Images

La produzione ristagna attorno a una modesta quota 70, viaggiando a 15 punti di media in meno rispetto alle prime della classe. Milano è 14esima (72.40). Bologna terzultima (16a) con 70.80. Certo, il ritmo-partita influisce. Non sono squadre che corrono. L'Armani prende 61.6 conclusioni a partita (10a). La Segafredo soltanto 55.8 (ultima).
Nonostante il profondo restyling del front-court con il chiaro obiettivo di aumentare la pericolosità vicino a canestro, l'Olimpia resta invischiata nelle ormai croniche difficoltà al ferro. Il 48.15% nel tiro da due la pone al terzultimo posto, un dato che, a differenza degli scorsi anni, non viene sorretto da una pericolosità spiccata sul perimetro (34.45% da tre, 11a). Bologna fa leggermente meglio vicino a canestro (11a con 51.93%) anche senza Shengelia, grazie invece alle buone risposte ottenute finora dal suo reparto lunghi rinnovato. Ma con i piedi oltre l'arco è drammatica. 29.59%, ultima e lontanissima dal vertice della classifica (Partizan, Fenerbahçe e Panathinaikos sono sopra il 40%).
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Deshaun Thomas, Nicolò Melli e Brandon Davies perplessi durante la partita tra FC Barcellona e EA7 Emporio Armani Milano, Euroleague 2022-23

Credit Foto Getty Images

Le difficoltà dell'Olimpia nell'attaccare il ferro si evincono anche dal bassissimo numero di tiri liberi tentati. Soltanto 13.40 a partita, buono per la 15a piazza nella speciale classifica. La Virtus, di contro, raccoglie in lunetta il suo dato migliore, confermando quanto scritto poco sopra. Con 22.40 è un'eccellenza del torneo, seconda miglior squadra d'Europa.
Un ultimo dato, molto significativo, riassume le fatiche di entrambe. Il rapporto assist/palle perse, spesso sintomo di un attacco fluido ed efficace, è molto basso. Quello della Virtus sfiora il pareggio (1.05, 14a), ossia presenta un numero pressoché identico di assist e palle perse. Milano, nonostante l'impronta di coach Ettore Messina volta a un controllo quasi spasmodico del pallone, fa poco meglio (1.30, 11a). Le prime della classe sfiorano l'1.80.

I numeri offensivi di Olimpia Milano e Virtus Bologna dopo le prime 5 gare

Punti segnati
  • Milano 72.40 (14)
  • Virtus 70.80 (16)
%2pt
  • Milano 48.15% (16)
  • Virtus 51.93% (11)
%3pt
  • Milano 34.45% (11)
  • Virtus 29.59% (18)
Tiri totali tentati
  • Milano 61.6 (10)
  • Virtus 55.8 (18)
Tiri liberi tentati
  • Virtus 22.40 (2)
  • Milano 13.40 (15)
Rapporto assist/palle perse
  • Milano 1.30 (11)
  • Virtus 1.05 (14)
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