La Virtus Bologna crolla in casa 96-79, il Real Madrid "vendica" la sconfitta dell'andata

Le speranze di playoff sono sostanzialmente finite per la Segafredo Virtus Bologna che crolla in casa 96-79 contro il Real Madrid nel Round 30 di Eurolega. I blancos, privi di Llull e Williams-Goss e già qualificati alla fase successiva della manifestazione, salgono a 21-9 di record e "vendicano" la bruciante sconfitta interna dell'andata, quando i bianconeri si imposero 95-91 nella capitale spagnola. Viceversa la Virtus, senza Teodosic, Pajola e Cordinier, scende a 13-17 e incappa nel secondo stop consecutivo, il quarto nelle ultime cinque, a conferma che la formazione di Sergio Scariolo ha alzato bandiera bianca nella rincorsa ai già citati playoff. Un match in cui Bologna ha sempre dovuto inseguire e in cui non bastano i 26 punti di capitan Marco Belinelli, l'ultimo ad arrendersi; per il Real, che chiude con un notevole 15 su 30 da tre, ci sono 24 di Yabusele e 26 di Hezonja, il giocatore che ha chiuso il discorso in avvio di quarto periodo con cinque bombe consecutive.

Dopo la vittoria di domenica scorsa al Forum contro Milano nel big match di Serie A e la presentazione del progetto per la nuova arena in Fiera, la Virtus Bologna non riesce a mettere la ciliegina sulla torta nella gara col Real Madrid. La squadra di Sergio Scariolo paga le fiammate degli avversari, apparsi superiori, e chiude con percentuali deficitarie al tiro - 31% da due e 13 su 29 da tre, pur 18 su 18 ai liberi -, e un'evidente inferiorità a rimbalzo, 40 a 32. Oltre a Belinelli ci sono 18 punti di Semi Ojeleye, al rientro dopo un problema muscolare, e 10 con 6 rimbalzi di Shengelia mentre Lundberg chiude a zero e Jaiteh e Mannion si fermano a 4 punti (2 su 10 al tiro per Nico). Viceversa il Madrid finisce con un poco brillante 15 su 26 in lunetta ma tira splendidamente da due, 56%, oltre al già citato 50% da tre, con 12 delle 15 triple finali segnate dalla coppia Hezonja-Yabusele.

La gara della Segafredo Arena vede un avvio lanciato del Real Madrid che, guidato da 8 punti filati di Yabusele, si porta sul 12-6, che diventa addirittura 18-6 con Musa, Hanga e Rodriguez, punteggio che obbliga Scariolo al timeout. Lì arriva anche un problema tecnico al tabellone, la gara si ferma qualche minuto e alla ripresa è monologo blanco, col Madrid che vola a +17 sul 23-6. La reazione della Virtus si configura in due triple del rientrante Ojeleye ma alla prima pausa è comunque 26-12 per gli ospiti. Nel secondo quarto entra capitan Belinelli e la gara cambia: l'ex Spurs segna 9 punti di fila per il -9 (23-32), il Real replica con due bombe di Hezonja, ma la Segafredo c'è e arriva fino a -7 sul 31-38 con altri 6 punti di Belinelli e due liberi di Shengelia. L'equilibrio purtroppo per la Virtus non resiste, il Madrid va a segno con Rudy Fernandez e poi chiude con Yabsuele, che allo scadere da dietro la metà campo infila il bersaglio del 50-33 con cui si torna negli spogliatoi. Un primo tempo dominato dal Real coi rimbalzi, 26 a 14 (7-2 in attacco), mentre Bologna paga percentuali deficitarie, 4 su 18 da due e 5 su 13 da tre.

Nella ripresa la Virtus prova prova a restare in scia, il solito Belinelli colpisce da fuori, Shengelia e Ojeleye segnano da vicino e fanno -11, però il Real, pur alternando alti e bassi, quando schiaccia l'interruttore è infermabile e infatti torna a +15 con una schiacciata di Yabusele per il 43-58. La squadra di Scariolo fatica ma non va al tappeto e risale nuovamente la corrente fino a -7 con Belinelli e le bombe di Hackett, Shengelia e Weems. All'ultimo riposo è 68-58 per il Madrid che resta comunque in controllo, grazie anche al dominio vicino a ferro di Tavares. La partita si chiude definitivamente nel quarto quarto ed è Mario Hezonja a mandare i titoli di coda: il croato ex Magic e Knicks in NBA segna cinque triple in fila, una scarica pazzesca, la Virtus crolla a -19 e poi sono Fernandez, Yabusele e ancora Hezonja dall'arco a dare il massimo vantaggio sul +23, 94-71. Il finale è 96-79, una prova di forza del Real che punta al titolo mentre la Segafredo dimostra di essere ormai a corto di energie, fisiche ed emotive.