Mike James pugnala l'Olimpia Milano, l'ASMonaco vince al Forum 72-66

MEDIOLANUM FORUM DI ASSAGO (MI) - La reazione nervosa chiesta, anzi, pretesa dopo i 98 punti incassati contro il Maccabi (e i 90 contro Pesaro) c'è. Milano torna a difendere, lasciando soltanto 72 punti sul tabellone. Ma torna anche a scontrarsi con i suoi atavici problemi offensivi. Ormai diventati una tagliola letale nella caccia a qualsiasi risultato positivo. Le sconfitte consecutive, ora, diventano quattro in Europa. Il record è un balbettante 1-5. E la classifica parla chiaro. Milano è ultima con l'Alba (da cui ha perso ed è in svantaggio nel confronto diretto) e l'Asvel di coach Gianmarco Pozzecco, tornato al successo dopo la striscia-record di 18 ko consecutivi incassati a cavallo della scorsa stagione.

Coach Ettore Messina rinuncia a Kevin Pangos, togliendo alla squadra quel minimo di esperienza sul perimetro che il canadese poteva fornire anche con una testa pienamente frastornata. E l'attacco dell'Olimpia, innescato spesso dagli ormai triti pin-down per gli esterni su palla portata dal lungo, si riduce a un arco sorretto da due sole colonne. In una situazione totalmente acefala, Shavon Shields (17) e Nikola Mirotic (9+9 rimbalzi) reggono il sistema per l'intero primo tempo, chiuso, con qualche rammarico (e qualche sfuriata per un metro arbitrale poco cristallino) soltanto sul +2 (37-35). La ripresa, però, espone la fragilità della base biancorossa. E un terzo quarto sparagnino da soli 11 punti cambia lo spartito, gettando l'Olimpia sull'orlo del baratro.

La squadra torna a vivere di attacchi statici e perimetrali, segnati da un abuso del tiro pesante 10/27). Il ritmo è tenuto costantemente basso. Milano non corre. Muove il pallone con lentezza estrema. E va in affanno con il calo fisico e mentale delle sue punte di diamante. Mirotic tramonta nelle fatiche ravvicinate sostenute in maniera continua in queste prime settimane di stagione. Shields, costantemente isolato con palla ferma, ammassa turnover brutali (6). E non serve la sfuriata di Devon Hall (15), splendido - ma insufficiente - nel fungere da grande terzo violino in una serata incolore di Maodo Lo, Alex Poythress e Johannes Voigtmann, riprecipitato in un clima di sfiducia nonostante i 18 punti di due giorni fa contro il Maccabi.

Di fronte a una Milano così stentata, basta anche un Monaco poco superiore ai minimi termini per strappare la vittoria corsara. La squadra del Principato, a sua volta priva di Kemba Walker, non gioca una buona partita. Anzi. Per larghi tratti, soprattutto nel primo tempo, dà la stessa (brutta) impressione della partita contro la Virtus. Quella di una squadra-polveriera, pronta a implodere sugli enormi problemi interni irrisolti nello sporgliatoio. Eppure, nonostante un Elie Okobo deleterio (3 punti con 1/9) e l'appannamento del rientrante Jordan Loyd (4 con 1/6), il Monaco pesca una serie di jolly da John Brown (8), Jaron Blossomgame (8) e Alpha Diallo (13). Ma, soprattutto, si aggrappa al cinismo avvelenato di Mike James. Il grande ex, blindato dalla marcatura arcigna di Stefano Tonut, si sblocca soltanto alla metà del secondo quarto. Ma la ripresa è un trattato di grande pallacanestro offensiva. Chiuderà con 21 punti, frutto di una serie di giocate sopraffine in isolamento dal palleggio, culminate col classico side-step con cui brucia la retina biancorossa per l'ennesima volta a 14" dalla sirena. È la pugnalata decisiva, mortale. Quella del +4. Quella che, seguita dall'ennesima palla persa sciagurata (autore Maodo Lo), mette fine alla contesa.

Il canestro di James viene accolto dai fischi. Così come ogni sua giocata per l'intero corso della partita, nonostante qualche timido applauso nostalgico iniziale. Così come altri fischi accompagnano verso il tunnel coach Ettore Messina per la seconda volta consecutiva nel giro di 48 ore. Solo applausi, invece, per i giocatori. Gli stessi che, domenica pomeriggio, saranno nuovamente in campo per una partita di campionato già cruciale: alle ore 16.30 l'EA7 Emporio Armani Milano sfiderà in trasferta la Happy Casa Brindisi, fanalino di coda della Serie A (LIVE su Eurosport 2 e discovery+).