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Pozzecco esonerato dall'ASVEL, Petrucci: "Tony Parker? Non sempre i grandi giocatori diventano grandi dirigenti"

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Pubblicato 08/01/2024 alle 13:22 GMT+1

BASKET, EUROLEGA - Dopo le dichiarazioni di Tony Parker sull'esonero di Gianmarco Pozzecco, le reazioni non si sono fatte attendere. Gianni Petrucci a Tuttosport: "Non sempre i grandi giocatori diventano grandi dirigenti". Andrea Trinchieri dà una lezione di stile: "Non è mai un bene quando si parla degli allenatori ai media, bisogna comportarsi da gentiluomini".

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Dopo l'addio a Gianmarco Pozzecco, le parole di Tony Parker, proprietario dell'ASVEL, hanno fatto decisamente scalpore, causando la reazione di tante figure chiave della Pallacanestro italiana ed europea. A cominciare dal numero uno della FIP, Gianni Petrucci, il quale ha così commentato su Tuttosport: "Non sempre i grandi giocatori diventano grandi dirigenti. Forse Parker voleva la Final Four di EuroLega". Il riferimento è ovviamente ai toni usati dall'ex playmaker francese per giustificare la decisione di rimuovere il Poz dal ruolo di allenatore dell'ASVEL.
Parker aveva rilasciato discutibili dichiarazioni a L'Équipe, soprattutto per certi passaggi: "Abbiamo dovuto prendere un allenatore (Pozzecco, ndr) che non era la nostra prima scelta, perché non c'erano molte alternative sul mercato. Il suo atteggiamento è diventato sempre più negativo, i giocatori hanno smesso di credere in lui. Sono molto, molto deluso dalle sue prestazioni, dalla sua gestione della squadra, dal fatto che si sia arreso. Si vede sempre il vero volto delle persone quando le cose si fanno difficili".
Sul "rapporto" Parker-Pozzecco è intervenuto anche Andrea Trinchieri, da poco più di una settimana allenatore dello Zalgiris Kaunas, analizzando la situazione nella conferenza stampa dopo la vittoria (75-67) in Lietuvos krepšinio lyga - LKL, il massimo campionato cestistico lituano - contro il CBet Jonava: "L'allenatore solitamente paga il prezzo dei cattivi risultati, è normale. A volte è più facile cambiare un allenatore che cercare di sistemare le cose cambiando qualche giocatore. Credo che una società possa decidere di cambiare allenatore, se ritiene che sia la cosa giusta da fare. Allo stesso tempo, sarebbe utile comportarsi da gentiluomini e non rivolgersi ai media subito dopo aver preso una decisione simile. Per i coach, non è mai un bene quando qualcuno parla di loro ai media. Io non lo farei mai, però non sono il proprietario di una squadra...".
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