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Basket, Europei 2022 - Italia-Serbia, Pozzecco: "Sono sempre partito come underdog, ma poi..."

Daniele Fantini

Pubblicato 11/09/2022 alle 09:33 GMT+2

BASKET, EUROPEI 2022 - Coach Gianmarco Pozzecco presenta il big-match degli ottavi di finale del torneo che vedrà l'Italbasket sfidare la Serbia nel remake della finale del torneo preolimpico di Belgrado. "Sono sempre partito come underdog ma gli esami non mi spaventano. Se avessi seguito i pensieri degli altri non sarei mai stato il giocatore che avete visto".

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È il giorno di Italia-Serbia, remake della finale del preolimpico di Belgrado a 14 mesi di distanza da una delle serate più memorabili nella storia recente della nazionale azzurra. Sarà una sfida a una squadra fortissima, schiacciasassi imbattuta nel Gruppo D, giocato a Praga, e trascinata da due dei giocatori più forti al mondo: Nikola Jokic, MVP delle ultime due regular-season NBA, e Vasilije Micic, protagonista degli ultimi due trionfi in Eurolega dell'Anadolu Efes Istanbul.
L'Italbasket parte sfavorita. Molto sfavorita. Nel sondaggio aperto sul portale FIBA, gli Azzurri hanno raccolto soltanto il 5% delle preferenze di tifosi e appassionati. Ma coach Gianmarco Pozzecco, intervistato dalla Gazzetta dello Sport alla vigilia del match, ha altro per la testa.
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Fontecchio e coach Pozzecco in Italia-Francia

Credit Foto Getty Images

"Nella vita sono sempre partito come underdog, ma gli esami non mi spaventano e non ci penso - ha dichiarato alla rosea -. Se avessi seguito i pensieri degli altri non sarei mai stato il giocatore che avete visto".
"Sono legatissimo a questi ragazzi per come hanno interpretato la mia richiesta di far emozionare i nostri tifosi - ha proseguito descrivendo le impressioni raccolte nelle prime gare di Milano -. Ho un grande gruppo che non mette il singolo davanti agli altri. La grande passione dei ragazzi per il gioco e per questa squadra si traduce in un grande senso di responsabilità".
"Giannis e Jokic sono gli ultimi due MVP della NBA, due tra i primissimi giocatori al mondo - il commento di fronte alle sfide ai due fuoriclasse del torneo -. Per tutti noi, anche come avversari ma soprattutto come appassionati, è bello affrontarli. Jokic è un grande fisico in una grande mente. Sa giocare da lungo con la testa di un play. Un campione totale. Con Nik Melli abbiamo parlato di come marcarlo. Nik è tra i giocatori più intelligenti che abbia mai visto. Un campione come lui va ascoltato, e io so ascoltare. Ma la Serbia non è solo Jokic. Anche Micic è un fenomeno".
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