La griglia di EuroBasket 2025: Serbia super favorita, Germania, Francia e Grecia per il podio, Italia outsider con Turchia e Lettonia
Pubblicato 27/08/2025 alle 13:08 GMT+2
BASKET, EUROPEI - Il 27 agosto scatta il torneo continentale con fase finale a Riga, in Lettonia. Ai nastri di partenza la Serbia di Nikola Jokic parte da super favorita, con la Germania campione del mondo e la Francia appena dietro. Promettono di fare rumore la Grecia di Giannis e la Turchia di Sengun, outsider la Slovenia di Doncic, l'Italia e la Lettonia di Luca Banchi, padrona di casa.
Da Jokic a Doncic, da Giannis a Fontecchio: le stelle di EuroBasket 2025
Video credit: Eurosport
Ci siamo! Mercoledì 27 luglio si alza il sipario su EuroBasket 2025, il torneo continentale, massima espressione della pallacanestro mondiale, fatta eccezione per Stati Uniti, Canada e forse Australia. Ci sono grandi talenti NBA come Jokic, Doncic e Giannis Antetokounmpo, e tante squadre organizzate che puntano a far saltare il banco e ad inserirsi nella lotta al podio, compresa l'Italia di Fontecchio e del ct Pozzecco, all'ultimo ballo al timone degli Azzurri. Di seguito la griglia di partenza degli Europei targata Eurosport.it.
Da titolo
- Serbia - Sono i favoriti per distacco, con un roster zeppo di stelle tra NBA ed Eurolega, e con Nikola Jokic, il giocatore più forte al mondo senza discussione. La formazione del ct Pesic ha chiuso imbattuta nelle amichevoli, 7-0, e ha messo in mostra anche talenti del calibro di Jovic e di Tristan Vukcevic, oltre a vecchi volponi come Micic, Milutinov e il neo milanese Guduric. Vengono dal bronzo a Parigi 2024 e dalla finale mondiale persa nel 2023, soprattutto non vincono l'Europeo dal 2001, quando erano ancora Yugoslavia! Se non vengono traditi dalla classica indolenza balcanica e non si sparano sui piedi, dovrebbero prendersi l'oro.
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- Germania - Sono i campioni del mondo in carica, hanno vinto il bronzo europeo nel 2022 e hanno fatto quarti a Parigi. Il roster è sostanzialmente lo stesso, con Dennis Schroeder a menare le danze e Franz Wagner come principale arma offensiva, più una serie di ottimi giocatori di ruolo (tra cui Bonga, Obst, Theis e i fratelli Da Silva), per cui hanno tutto per arrivare in fondo. L'unica differenza, e non è poco, è il cambio del manico: il ct non è più il canadese Herbert, l'uomo dei miracoli, ma lo spagnolo Mumbrù.
- Francia - Come la Serbia e la Finlandia, ha chiuso imbattuta il ciclo di amichevoli e arriva a EuroBasket col vento in poppa. Vengono dall'argento del 2022 e dall'argento olimpico in casa, e si presentano con un roster molto rinnovato, partendo dal ct, con Fauthoux al posto dello storico Collet: manca Wembanyama, non c'è Gobert, più una serie di veterani come De Colo, Batum, Fournier, Poirier e Lessort. La squadra è in mano all'orso ballerino Yabusele, futuro giocatore dei Knicks, e a giovani di enorme talento come Coulibaly, Sarr, Risacher (in NBA), più elementi da Eurolega come Maledon, Francisco e l'ex virtussino Cordinier. Qualche dubbio in regia e in vista di gare tirate, ma il talento addirittura avanza.
Per il podio
- Grecia - Giannis Antetokounmpo è una superstar conclamata e vuole lasciare il segno anche in Nazionale. La sua sola presenza, unita ad un ct come Spanoulis e ad una truppa di veterani come Sloukas, Papanikolaou, Mitoglou e Dorsey, pone la Grecia in una posizione interessante per ambire al podio. Spesso è capitato che ad un certo punto del torneo il Greek Freak sia stato imbrigliato, e con lui la squadra: capiterà ancora?
- Lettonia - Reduci dal 5° posto ai Mondiali del 2023, senza Kristaps Porzingis, i baltici hanno la chance per una storica medaglia, visto che "Porz" è arruolabile, si gioca la fase finale in casa e Luca Banchi è una garanzia da ct, seppur al canto del cigno. Ci sono Smits, Lomazs, Grazulis e i fratelli Bertans, un roster affiatato e unito, una squadra che gioca bene assieme ed è un orologio svizzero. Dipendono dalle percentuali al tiro ma in giornata sì possono far paura a chiunque.
- Turchia - Finora sono andati a medaglia soltanto nei tornei in casa, argento europeo nel 2001 e argento mondiale nel 2010. Fuori dai confini hanno sempre faticato ma ora sembra che il ct Ergin Ataman, una garanzia, abbia in mano un gruppo talentuoso e maturo al punto giusto per puntare anche ad una medaglia. Larkin, Osman e Yurtseven sono ottimi elementi da Eurolega, Korkmaz e Hazer possono aiutare, il centro Adem Bona è l'uomo nuovo dopo la prima stagione NBA coi 76ers, e poi c'è Alperen Sengun, un All Star, la faccia degli Houston Rockets, un mix di fisico e talento che ne fanno uno Jokic in miniatura.
Outsiders
- Slovenia - Luka "Men's Health" Doncic è in condizioni fisiche mai viste prime, ha rinnovato il contratto coi Lakers ed è pronto a fare anche 30 punti di media a gara, pur di far vincere i suoi. La sensazione è che oltre un certo livello questa squadra non possa andare, perché Luka è davvero troppo solo, senza nemmeno i milanesi Nebo e Cancar. Ha saltato alcune gare, ma l'1-5 nelle amichevoli è indicativo che ci sono dei limiti.
- Lituania - Campione nel 2003, in finale nel 2013 e nel 2015: i fasti del passato sono un ricordo ma la Lituania resta una nazionale di tradizione che fa sempre paura grazie a fisicità e ad organizzazione di gioco. Senza Domas Sabonis il ct Kurtinaitis si affida ai muscoli di Jonas Valanciunas, macchina da doppie doppie in campo FIBA, e ad elementi abituati al medio-alto livello continentale come Brazdeikis, Giedraitis, Sedekerskis, Syrvidis e Jokubaitis.
- ITALIA - Dopo il titolo del 1999 e il bronzo del 2003, gli Azzurri non sono mai più andati oltre i quarti di finale. Sulla carta è difficile che accada quest'anno ma un roster unito e con un buon mix tra giovani (Niang, Diouf, Spagnolo e Procida) e veterani (Melli, Spissu, Ricci), una stella come Fontecchio e due leader motivati come Gallinari e Pozzecco, all'ultimo torneo in Nazionale, possano creare quella sinergia che può permettere di andare oltre le aspettative. Certo, la questione DiVincenzo non ha aiutato, le ultime due sconfitte in amichevole non hanno migliorato la fiducia, ma bisogna essere ottimisti per la spedizione di ItalBasket.
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Simone Fontecchio nell'amichevole fra Italia e Lettonia
Credit Foto Ciamillo-Castoria
- Spagna - Nel 2022 hanno vinto un po' a sorpresa dopo l'epoca d'oro dei fratelli Gasol e tutti gli altri (10 podi in 11 tornei). Le Furie Rosse sono sempre pericolose, Sergio Scariolo è all'ultimo ballo ma sa sempre come imbrigliare le avversarie, però l'assenza del neo milanese Lorenzo Brown, un Santi Aldama non al meglio, e un roster senza troppo talento diffuso, rischia di tagliare fuori la Spagna dalla corsa al podio. I fratelli Hernangomez, i vari Brizuela e Pradilla, e i talenti Saint-Supery e De Larrea possono però mettersi in mostra.
- Finlandia - Giocano la prima fase in casa, a Tampere, e hanno una macchina da punti assoluta come Lauri Markkanen. La stella degli Utah Jazz ha viaggiato a 40 punti di media nelle tre amichevoli (48 contro il Belgio!) e non sembra essere arginabile: il resto del roster è di buon livello, il ct Lassi Tuovi è cresciuto al fianco di Banchi ai tempi della Virtus Bologna, e l'ex trevigiano Jantunen è esploso a Parigi, meritandosi un contratto al Fenerbahce. Attenzione anche all'eterno Salin, al neo varesino Nkamhoua, e soprattutto al talentone Miikka Muurinen, classe 2007, al momento al liceo negli USA, considerato un Top 10 per la classe 2026 e cercato dai migliori college come Duke, Arkansas, Kentucky, North Carolina e UCLA.
Potenziali pericoli
- Georgia - Squadra ostica con gente fisica ed esperta come Shermadini, Goga Bitadze, l'ex biellese Mamukelashvili (ora ai Raptors) e il capitano Toko Shengelia, reduce da uno Scudetto da MVP con la Virtus Bologna. In regia l'estro dell'americano Kamar Baldwin, visto a Trento.
- Polonia - A sorpresa quarta nel 2022 riuscendo ad eliminare la Slovenia di Doncic, ha la prima fase in casa, a Katowice, per cui può ottenere un buon piazzamento in vista della seconda fase. Hanno un leader come Ponitka, l'americano Jordan Loyd, l'ex sassarese Sokolowski e il lungo Balcerowski, più i due Milicic, il padre ct (ex coach della Napoli vincitrice della Coppa Italia) e il figlio reduce dall'esperienza in NCAA a Tennessee.
Fuori dai giochi
- Israele - Deni Avdija viene da stagione super a Portland, è la stella ma c'è poco altro attorno.
- Belgio - Ci sono l'ex virtussino Bako e il play Lecomte mentre mancano Obasohan, soprattutto i giovani rampanti NBA come Toumani Camara (Blazers) e Ayaj Mitchell (OKC).
- Cipro - Debuttanti assoluti con prima fase in casa a Limassol. C'è l'ex bresciano Darral Willis come naturalizzato.
- Estonia - Squadra solida, organizzata e con grande entusiasmo dal pubblico: l'assenza del centrone Kotsar, è pesantissima, ci si affida agli italiani Riismmaa e Treier in Italia, da seguire Konontsuk e Kullamae (esterni con tiro).
- Svezia - Torna dopo 12 anni, gli scandinavi hanno in Pelle Larsson la stella (futuro compagno di Fontecchio a Miami). Assente il talento Bobi Klintman dei Pistons.
- Bosnia - Le assenze di Musa e di Garza peseranno, Jusuf Nurkic (il centro di Utah) si è presentato in forma fisica precaria, c'è il trapanese Amar Alibegovic. Troppo poco per passare il girone.
- Gran Bretagna - Squadra modesta priva di Quinn Ellis, l'ex gioiello di Trento che Milano non ha concesso. Ci sono il big man Olaseni e tanti "italiani": il capitano è Wheatle, poi diversi ex Serie A come Yeboah, Akin e Phillip.
- Montenegro - L'obiettivo è passare la prima fase come nel 2017 e nel 2022: sono squadra spigolosa e scaltra, classico dei balcanici, mentre la stella è Nikola Vucevic, lungo dei Bulls che ha imboccato da un po' il viale del tramonto.
- Rep. Ceca - Senza due fari come Jan Vesely e Tomas Satoransky promettono molto poco. Da seguire Vit Krejci, ala degli Atlanta Hawks.
- Portogallo - Torna per la prima volta dal 2011, non vince una gara dal 2007: con Cipro sono una Cenerentola del torneo, merita uno sguardo Neemias Queta, istrionico centrone dei Boston Celtics, campione NBA nel 2024.
- Islanda - Formazione che conosciamo bene dato che l'Italia l'ha affrontata spesso di recente. Torna a EuroBasket per la prima volta dal 2017 e sono 0-10 nella fase conclusiva. Squadra piccola ma organizzata, impostata sul Run&Gun (corri e tira). Hermannsson il leader, c'è il gigante Hlinason, più l'ex Tortona Fridriksson e Kristinn Palsson, passato dal vivaio della Stella Azzurra Roma.
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Da Jokic a Doncic, da Giannis a Fontecchio: le stelle di EuroBasket 2025
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