Le 10 frasi che definiscono la grandezza di Kobe Bryant

È la cosa più simile a Michael Jordan che si sia vista. Passerà probabilmente alla storia come la seconda miglior guardia di tutti i tempi. Era inarrestabile. La sua voglia di vincere era incredibile, e l'ha tenuto in palestra come nessun altro. Si è dedicato completamente al basket, 24 ore su 24, 7 giorni su 7

È successo, e succede, quando perdi il divertimento per il gioco. Quando ti fai schiacciare da due cose: le aspettative che gli altri hanno nei tuoi confronti, e le distrazioni legate a tutti gli obblighi commerciali che ti stanno attorno. Allora devi ricordarti che quello che fai è una benedizione. Che è un gioco, semplicemente un gioco. Devi recuperare l'istinto di quando eri bambino.

Devi diventare forte, una roccia. Sennò non sopravvivi. È stato un anno molto duro. Qui a Los Angeles i media sono molto aggressivi e sì, forse tendono a giudicarmi prima del tempo. Anche i fan sul campo sembra che mi abbiano già giudicato, ma loro sono tifosi, fanno il loro mestiere, non ho nessun risentimento. Gioco a basket, la mia terapia. La mia fuga da ciò che mi sta succedendo. Forse mi diverto più in allenamento che in partita

Le gioie della vita: Michelle Pfeiffer, il cioccolato… e Kobe Bryant in campo aperto

Quando Kobe parla, non fa mai giri di parole. Non cerca mai di indorare la pillola con nessuno. Mi ha sempre dato la sua opinione più diretta e sincera. Per questo lo considero un mio grande amico

Ho lasciato la NBA in buone mani, ma se dovessi scegliere il giocatore più forte del pianeta, direi Kobe Bryant, senza alcuna esitazione

Se non credi in te stesso, chi ci crederà?

Se Kobe è diventato il giocatore che è oggi, lo deve soprattutto all’Italia: in America si salta e si corre, ma pochi conoscono i fondamentali del gioco

Quando Kobe è sbarcato in NBA, ha detto di voler essere meglio di Michael Jordan. Ho pensato: ‘Ragazzino, vacci piano’. Ma poi l’ha superato in punti realizzati. Per me, è stato il giocatore più forte della storia dei Los Angeles Lakers. E sto parlando di una squadra in cui hanno giocato Kareem Abdul-Jabbar, Wilt Chamberlain, Magic Johnson

Marcare Kobe Bryant è la cosa che rende più nervosi al mondo. Gioca sempre come un leone che attacca la sua preda