Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto
Opinion
BasketNBA

NBA, Playoff: Boston Celtics e Miami Heat a caccia di un posto alle Finals

Davide Fumagalli

Pubblicato 15/09/2020 alle 14:40 GMT+2

Questa notte scatta la finale della Eastern Conference tra due squadre non certo attese, capaci di eliminare le favorite Raptors e Bucks. E' lo scontro tra due allenatori spesso poco considerati come Stevens e Spoelstra, e con giocatori-leader come Jimmy Butler e Kemba Walker. Boston va a caccia del pass per la finale che manca dal 2010, Miami non gioca per il titolo dal 2014, perso con gli Spurs.

Kemba Walker e Goran Dragic, Boston Celtics-Miami Heat

Credit Foto Getty Images

Non erano attese a questo punto, Milwaukee Bucks e Toronto Raptors parevano destinate a sfidarsi di nuovo per un posto alle Finals 2020 nella bolla di Orlando, e invece saranno Miami Heat e Boston Celtics a lottare nella finale dell'Est per strappare il pass che vale la serie con in palio il titolo.
Gli Heat hanno spazzato via 4-1 i Bucks, la miglior squadra della regular season record alla mano, mostrando una fame, una ferocia, una convinzione e un'organizzazione sui due lati del campo che ha impressionato tutti. Tutti tranne il leader Jimmy Butler e coach Erik Spoelstra, il pupillo di Pat Riley che è al timone dai tempi dei Big Three con LeBron, Wade e Bosh.
I Celtics invece vengono dalla durissima maratona contro Toronto chiusa a gara 7, una serie bellissima, senza dubbio la migliore di questi playoff e una delle più combattute degli ultimi anni. Boston però sembra aver trovato la chimica giusta coi giovani Tatum e Brown, il leader emotivo Smart e l'All Star Kemba Walker, e coach Brad Stevens pare pronto per il definitivo salto di qualità, ovvero arrivare alle Finals.
BOSTON CELTICSMIAMI HEAT
Record regular season 2019-2048-24, 3° a Est44-29, 5° a Est
Playoff 2019-208-3 (4-0; 4-3)8-1 (4-0; 4-1)
AllenatoreBrad StevensErik Spoelstra
Top scorer 2019-20Jayson Tatum, 23.4 puntiJimmy Butler, 21.8 punti
Ultima finale NBA2010, persa 4-3 coi Lakers2014, persa 4-1 con gli Spurs
Titoli NBA vinti173

Qui Boston Celtics

I Celtics vanno a caccia di una finale che manca dal 2010, quella persa 4-3 contro i Lakers di Kobe Bryant, e di un titolo che si attende dal 2008, quello conquistato con Garnett, Pierce e Allen. Questo gruppo è stato ricostruito dal genio di Danny Ainge che ha scommesso su Brad Stevens in arrivo da Butler University, ha fatto scambi a posteriori da favola, e ha azzeccato parecchie scelte al Draft, su tutti Marcus Smart, Jaylen Brown e Jayson Tatum, pupillo del già citato Kobe. E poi tanti pezzi importanti, come il lungo tedesco Theis, di fatto l'àncora difensiva della squadra, e Kemba Walker, playmaker All Star tutto cuore e sostanza, capace di far dimenticare in fretta il bizzoso Kyrie Irving. Senza scordare Gordon Hayward, falcidiato dagli infortuni ma pur sempre un esterno dalla tecnica e dai fondamentali sopraffini che potrebbe tornare ad un certo punto nella serie.
Questi Celtics sono molto ben organizzati, contro Toronto hanno mostrato di dipendere un po' troppo dalle percentuali da tre e di alternare momenti di fluidità a pericolosi periodi di secca in attacco, mentre in difesa sono stati clamorosi, forti di giocatori come Theis, Brown e Smart capaci di annullare qualsiasi avversario di ogni ruolo (chiedere a Siakam...), e sembrano avere l'organizzazione per contenere il tiro da tre degli Heat. Boston pare avere più talento, soprattutto se dovesse rientrare Hayward, Tatum sembra ormai lanciato verso la status di superstar e Kemba Walker è un giocatore molto affidabile nei finali di partita. I dubbi riguardano la tenuta mentale e la gestione della pressione perchè di fatto nessuno di questi giocatori, e nemmeno Brad Stevens, ha visto le Finals così da vicino, mentre a Miami in tanti sanno come si fa giunti a questo punto.

Qui Miami Heat

Questi Heat sembrano davvero una squadra del destino, gli "underdog", i sottovalutati, quelli brutti e cattivi che si sono fatti trovare pronti per la resa dei conti, guidati da un leader vero come Jimmy Butler, uno che ha voluto a tutti i costi trasferirsi a Miami dopo aver comunque dato prova delle sue doti da "maschio alfa" in passato con Bulls, Timberwolves e 76ers. Attorno a Butler sono esplosi tanti giocatori non attesi a questo livello, come Kendrick Nunn, il tiratore Duncan Robinson, il rookie Tyler Herro, il centro Adebayo, divenuto un All Star, e si è rigenerato Goran Dragic, tornato ai livelli dell'Europeo 2017 vinto con la Slovenia dopo un lungo periodo zeppo di infortuni. Senza dimenticare l'arrivo a febbraio di Jae Crowder e Andre Iguodala, due che hanno allungato ancora di più le rotazioni di Spoelstra portando difesa, tiro da fuori e carisma, soprattutto AI, tre volte campione NBA coi Warriors.
Miami in questi playoff è apparsa la squadra più organizzata e convinta, quella che sa cosa fare in ogni situazione e non perde mai la bussola. In difesa puntano sulla durezza, sulla fisicità e sulla capacità di adattarsi agli avversari, anche se contro Boston non potranno ripetere la tattica usata coi Bucks, ovvero riempire l'area per togliere il contropiede e l'attacco al ferro di Giannis e soci: i Celtics tirano tanto e bene da fuori, Walker e Tatum sono abili creatori dal palleggio e quindi per la difesa di Miami sarà tutto più complicato. In attacco si passa ovviamente dalle iniziative di Butler e Dragic, soprattutto nel finale, dalle percentuali al tiro di Robinson, Crowder e Herro, e da Adebayo, il vero play della squadra, capace di bloccare e smazzare assist sia dal post alto, sia dal post basso.
Forse Boston ha davvero più talento nei singoli, ma questi Heat hanno la convinzione di andare fino in fondo e coach Erik Spoelstra ci è già passato ai tempi di James e Wade, per cui aspettiamoci una serie lunga, perchè no fino a gara 7.
picture

Squadre, partite, format: tutto quello che dovete sapere sulla ripartenza NBA

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità