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Basket, NBA: Kyrie Irving fuori squadra dopo il no al vaccino. Il GM: "Rispettiamo la sua scelta, ma..."

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Aggiornato 12/10/2021 alle 19:19 GMT+2

BASKET, NBA - Il g.m. dei Brooklyn Nets Marks annuncia l’esclusione di Kyrie Irving fino a quando non potrà lavorare a tempo pieno con la squadra. Al momento il suo status di non vaccinato gli impedisce di giocare i match casalinghi.

Irving darf nicht mit seinen Teamkollegen trainieren

Credit Foto SID

Kyrie Irving è fuori dai Brooklyn Nets. Almeno fino a quando non potrà essere membro a tempo pieno del gruppo. È la clamorosa decisione annunciata dal general manager dei Brooklyn Nets, Sean Marks. La situazione così prende una piega piuttosto drastica; Kyrie Irving infatti non è vaccinato e a causa delle restrizioni in vigore nella città di New York non può accedere al Barclays Center.

Il comunicato

"Dopo attenta valutazione e considerando la fluidità della situazione, abbiamo deciso che Kyrie Irving non giocherà né si allenerà con la squadra fino a quando non potrà farlo a tempo pieno. Kyrie ha preso una decisione personale, e noi rispettiamo la sua libertà di scelta. Ma al momento quella sua scelta gli impedisce di essere un membro a tempo pieno della nostra squadra, e noi non vogliamo permettere a nessun componente del nostro gruppo di avere disponibilità part-time. È imperativo continuare a costruire la nostra intesa di squadra e rimanere fedeli ai nostri valori di sacrificio e impegno. Il nostro obiettivo quest’anno è ancora quello di vincere il titolo, e per riuscirci ogni membro della nostra organizzazione deve remare nella stessa direzione. Non vediamo l’ora che cominci la stagione, una di successo in cui contiamo di rendere Brooklyn orgogliosa di noi”.

Linea dura

Dunque i Nets hanno scelto di mettere Irving alle strette, impedendogli di fatto di avere un trattamento differente dagli altri. Non potendo giocare in casa, Irving avrebbe potuto giocare solamente 39 partite su 82. Nash stava meditando se usare Irving come sesto uomo, ma Marks e la società hanno preferito mandare un messaggio diretto al giocatore: la squadra, e l’obiettivo della stagione, viene prima di tutto. La palla dunque passa a Irving, che di fatto ora è fuori squadra. Resta da capire se resterà fermo sulle sue posizioni – con le conseguenze su stagione e salario, ed eventuali poi battaglie legali – oppure se cederà alle pressioni ulteriori della società. Quest’ultima possibilità, considerando Irving, è tutt’altro che scontata.
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