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I Milwaukee Bucks scelgono Doc Rivers: è l'allenatore giusto per condurre Giannis Antetokounmpo e Lillard al titolo?

Davide Fumagalli

Pubblicato 24/01/2024 alle 21:20 GMT+1

BASKET, NBA - Dopo il licenziamento di Adrian Griffin, i Milwaukee Bucks si affidano a Doc Rivers, campione nel 2008 coi Boston Celtics ma da lì in poi mai più capace di andare fino in fondo. Allenatore che negli ultimi anni ha collezionato risultati pessimi ai playoff, eppure è molto amato dai giocatori e stimato negli ambienti della Lega. Bucks a caccia di rinforzi anche sul mercato.

Doc Rivers nuovo coach dei Milwaukee Bucks - Focus

Credit Foto Getty Images

Era una scelta ovvia, scontata, quasi obbligata: i Milwaukee Bucks scelgono Doc Rivers come loro nuovo allenatore dopo il licenziamento di Adrian Griffin. La franchigia del Wisconsin, una delle contender per il titolo a maggior ragione dopo lo scambio che ha portato Damian Lillard, ha optato per un cambiamento drastico dato che, al netto di un record molto positivo (30-13) e il secondo posto ad Est, la scintilla tra Griffin e lo spogliatoio non era mai scoccata e nelle ultime settimane i veterani avevano sottolineato l'impossibilità a continuare con l'allenatore scelto in estate a furor di popolo ma, va ribadito, alla prima esperienza assoluta da head coach.
Quindi Doc Rivers, che lascia il suo posto da commentatore TV per ESPN per tornare subito in panchina, lui che era fermo dalla scorso giugno dopo la fine del rapporto coi Philadlephia 76ers in seguito all'eliminazione al secondo turno dei playoff contro i Boston Celtics. I Bucks sperano che questo avvicendamento arrivi in tempo utile per salvare una stagione molto importante dati gli investimenti fatti a livello di mercato, e che Rivers sia quella voce importante, affidabile, con leadership, che Giannis Antetokounmpo, Lillard, Middleton, Brook Lopez e tutti gli altri possano seguire, cosa non accaduta con Griffin. Il precedente illustre risale al 2016, quando i Cleveland Cavaliers di LeBron James silurarono David Blatt dopo 41 gare (30-11), diedero la panchina a Tyronn Lue e poi andarono a vincere il titolo nella mitica finale vinta sui Warriors in rimonta da 1-3.

I pro

Doc Rivers è una voce molto importante all'interno della Lega, per il suo passato da giocatore e poi per i successi da allenatore, su tutti quello coi Boston Celtics nel 2008. E' considerato il migliore tra i "players' coach", quell'allenatore che punta di più sul rapporto coi giocatori, sull'importanza del gruppo, dell'unione, delle motivazioni, e per questo è storicamente molto amato all'interno dello spogliatoio. Ha guidato grandi campioni, da Pierce, Allen e Garnett a Boston, passando per Tracy McGrady a Orlando, fino a Chris Paul e Blake Griffin ai Clippers, e ultimamente Joel Embiid ai 76ers. Anche a livello mediatico è uno con "buona stampa", è reduce da un'esperienza come commentatore TV per ESPN, e in generale era il migliore tra i coach liberi al momento, sicuramente il più adatto per compattare uno spogliatoio confuso e disorientato come quello dei Bucks.
Inoltre, secondo quanto ricostruito da The Athletic, tra Rivers e i Bucks il rapporto è attivo da oltre un mese, c'era una sorta di consulenza informale con la dirigenza di Milwaukee e pare fosse pronto ad assumere il ruolo di primo assistente di Adrian Griffin, un vice esperto e carismatico che potesse fungere da riferimento presso i giocatori. Addirittura a Las Vegas, in occasione della Final Four dell'In-Season Tournament, i Bucks hanno incontrato Doc Rivers, lì per commentare la partita per ESPN, e la cocente sconfitta in semifinale coi Pacers ha ulteriormente accelerato e fatto avanzare la candidatura dello stesso Doc al posto di Griffin.

I contro

La scelta di Doc Rivers però stride perchè i Bucks, "obbligati" a puntare al titolo, scommettono su un coach che nell'ultimo decennio ha inanellato una serie di fallimenti ai playoff. Dopo il titolo 2008, la finale 2010 e la finale dell'Est 2012 coi Boston Celtics, Doc Rivers non è mai più riuscito a portare le sue squadre oltre il secondo turno, facendo anche delle pessime figure tra Clippers e 76ers. Pur ammettendo le grandi doti di leader e di motivatore, Rivers ha altrettanto evidenti lacune di tipo tecnico, le sue squadre giocano un basket poco moderno e incentrato esclusivamente sull'abilità delle stelle, e non ha la brillantezza necessaria per portare quelle modifiche e quegli aggiustamenti che nelle serie playoff sono fondamentali, fanno la differenza.
Guardando ai numeri, le squadre di Rivers hanno perso 34 partite per chiudere una serie (16-34 di record), perso 7 serie nonostante un vantaggio di 3-2 (tre da 3-1), perso 10 gare 7 (l'ultima lo scorso anno a Boston dopo essere stato avanti 3-2 e con la possibilità di chiudere in casa), quattro delle quali in casa, cinque considerando anche la bolla nel 2020. Insomma, i dati non sono incoraggianti, ma i Bucks sperano di poter invertire la tendenza.

Un aiuto dal mercato

Oltre a Rivers, i Bucks sono molto attivi sul mercato per provare a rinforzare una squadra con evidenti lacune, soprattutto dal punto di vista difensivo dopo le cessioni di Jrue Holiday e Grayson Allen, coinvolti nello scambio per prendere Lillard. Secondo gli ultimi rumors Milwaukee, 21esima per defensive rating e 25esima per punti subiti, avrebbe messo nel mirino Alex Caruso ma l'esterno dei Bulls ha tantissime pretendenti e i Bucks non hanno le scelte al Draft da mettere sul piatto per convincere Chicago. Le alternative "low cost" sarebbero, secondo Yahoo!, l'australiano Matisse Thybulle dei Portland Trail Blazers e il veterano PJ Tucker, già campione coi Bucks nel 2021 e in uscita dai Clippers. Dovrebbero lasciare Milwaukee l'esterno Pat Connaughton e la guardia Cam Payne, che combinano per circa 12 milioni di dollari in salari.
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