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NBA Playoff 5 curiosità della notte che vi siete persi. Doncic, game winner e dedica a Gobert; Edwards senza benzina

Davide Fumagalli

Aggiornato 25/05/2024 alle 11:09 GMT+2

NBA - E' ufficialmente iniziata la post season 2023-24, la fase più calda della stagione, quella conclusiva, che porta alla conquista del titolo di campione. Uno spettacolo ancora più entusiasmante che ogni notte regala record, highlights, giocate spettacolari, statistiche, rumors e curiosità, dentro e fuori il parquet. Ecco le 5 storie da evidenziare della notte dei playoff NBA.

Luka Doncic: "Gobert non mi può marcare? No, stavo parlando sloveno..."

Conclusa la lunga maratona da 82 partite della regular season, la NBA entra nella sua fase più calda e decisiva con i playoffs. Il sipario si alza sabato 20 aprile: tutte le serie sono al meglio delle 7 partite, dal primo turno alle Finals, che prenderanno il via giovedì 6 giugno e incoroneranno la squadra campione 2023-24. La squadra che parte favorita sono i Boston Celtics, miglior record assoluto NBA, dominatori della regular season (64-18 il loro bilancio, 37-4 in casa): a meno di sorprese, saranno loro ad uscire da un Est dove i Bucks non hanno mai convinto mentre Knicks e tutte le altre non sembrano attrezzate. I pericoli arrivano da un Ovest "selvaggio" coi giovani Thunder, i Twolves, i Clippers e i Mavericks, oltre ai Denver Nuggets campioni in carica, che possono allo stesso modo centrare le Finals.
Ecco quindi qui riassunti i 5 momenti più stuzzicanti e particolari della notte di playoff.

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Tripla doppia e game winner: Luka Doncic è stellare

I Mavericks vincono anche gara 2 in trasferta e ora sono a due partite dal ritorno alle Finals che manca dal 2011, quando vinsero contro i Miami Heat guidati da Dirk Nowitzki. Ora a trascinarli potrebbe essere Luka Doncic, stellare in gara 2 con 32 punti, 13 assist e 10 rimbalzi, e il game winner in faccia a Gobert. Si tratta dell'ottava tripla doppia in carriera ai playoffs, la quinta in questa edizione: lo sloveno diventa il quarto giocatore di sempre a realizzare quattro triple doppie nello spazio di 5 partite in postseason dopo Nikola Jokic, Magic Johnson e Wilt Chamberlain, delle leggende insomma. In tutto questo tira col 47% in carriera nei playoffs in situazioni "clutch", con la partita in bilico nel finale, la quarta più alta di sempre. Predestinato.

La dedica di Luka a Gobert: "Non puoi marcarmi"

"Non puoi marcarmi", ha urlato con qualche parola ben più colorita Doncic all'indirizzo di Gobert dopo avergli stampato in faccia il game winner di gara 2. In conferenza stampa, a precisa domanda, ha provato a sviare col solito sorriso sornione: "Non l'ho mai detto, lì stavo parlando in sloveno...". E poi ancora con sarcasmo, descrivendo la giocata: "Io vado piano, ma di certo sono più veloce di lui [Gobert]".

Dallas vince in rimonta: le torri Gafford e Lively fanno la differenza

I Mavericks vincono anche gara 2 e stavolta lo fanno in rimonta, risalendo da -18 nel secondo periodo (58-40) e sbancando nel finale in volata grazie a Luka Doncic. Va sottolineata la grande prova, oltre che di Kyrie Irving (20 punti, 13 nel 4° periodo), dei due lunghi Gafford e Lively, finora un rebus per la difesa di Minnesota, trafitta a suon di schiacciate: in gara 2 Daniel firma una prova da 16 punti, 6 rimbalzi e 5 stoppate con 8 su 10 al tiro, il rookie da Duke replica con 14, 9 rimbalzi, 0 perse e 6 su 6 a tiro, lui che nella serie è perfetto sia dal campo, sia in lunetta. Semplicemente decisivi.

Naz Reid surreale con 7 triple, ma non basta ai Wolves

Se in gara 1 c'era stato un McDaniels con 6 triple, in gara 2 Minnesota si aggrappa ad uno straordinario Naz Reid che firma il suo career high nei playoff con 23 punti e 2 rimbalzi, soprattutto insacca 7 delle 9 triple tentate (5 su 5 per iniziare). Dopo le 3 di gara 1 Reid arriva a 10 (tirate col 66.7%) ed è terzo nella storia dei playoffs per triple segnate nelle prime due partite di una finale di Conference: meglio di lui solo Dennis Scott con 12 e la coppia Steph Curry-Ray Allen con 11. Una élite.

Edwards senza ossigeno: Minnesota cola a picco

Chiude gara 2 con 21 punti ma il suo 5 su 17 al tiro è preoccupante e senza la sua esplosività Minnesota non ha chance. Anthony Edwards pare aver finito la benzina come dimostra il 17 su 57 dal campo nelle ultime 3 partite: il 29.8% è la peggior percentuale in carriera nello spazio di tre sfide. Fa specie che nelle ultime gare non abbia mai superato i 21 punti (la scorsa notte in gara 2) e stia tirando pure 9 su 29 dall'arco.
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La Top 5 della notte

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