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Basket, Final Four NCAA: miracolo di Suggs, Gonzaga resta imbattuta e va in finale contro Baylor

Davide Fumagalli

Pubblicato 04/04/2021 alle 14:39 GMT+2

BASKET, FINAL FOUR NCAA - Notte incredibile ad Indianapolis dove Gonzaga e Baylor, le grandi favorite, staccano il pass per la finale del Torneo 2021. Gli Zags restano imbattuti piegando 93-90 in overtime una commevente UCLA col canestro sulla sirena da quasi metà campo di Jalen Suggs! Tutto facile invece per i Bears che travolgono 78-59 Houston.

Jalen Suggs, UCLA-Gonzaga, Final Four NCAA 2021

Credit Foto Getty Images

Non è stato così semplice e scontato, ma alla fine sarà Gonzaga-Baylor la finale del Torneo NCAA 2021 al Lucas Oil Stadium di Indianapolis, nella notte italiana tra martedì e mercoledì alle ore 3.15. Le due migliori squadre della nazione nell'arco della stagione si troveranno di fronte per contendersi il titolo e per entrare nella storia: i Bears di coach Scott Drew ritrovano il Championship Game per la prima volta dal 1948, mentre gli Zags di Mark Few ci tornano dopo la finale persa nel 2017 contro North Carolina e proveranno a ripetere un'impresa che manca dall'Indiana di Bobby Knight nel 1976, ovvero tagliare l'ultima retina e chiudere l'annata senza sconfitte! L'ultima squadra ad arrivare in finale senza macchia è stata la Indiana State di Larry Bird nel 1979, sconfitta però in finale dalla Michigan State di Magic Johnson.
Riavvolgendo il nastro, le due semifinali sono state opposte rispetto alle attese: si pensava che Houston, seed numero 2 del Midwest Regional, potesse mettere in difficoltà Baylor (n.1 del South), e invece i Bears hanno dominato vincendo 78-59, chiudendo la pratica già all'intervallo (45-20) con percentuali torride al tiro; viceversa i pronostici davano UCLA, n.11 dell'East Regional, come vittima sacrificale per la corazzata Gonzaga, e invece i Bruins di Mick Cronin hanno risposto colpo su colpo, hanno forzato la partita all'overtime e gli Zags l'hanno spuntata soltanto 93-90 all'overtime vincendo sulla sirena con un tiro da quasi metà campo della fenomenale matricola Jalen Suggs!

Gonzaga-UCLA 93-90 d1ts

Una delle più belle partite che ho visto da molto tempo
Parola di LeBron James, non certo uno qualunque, che ha twittato così poco dopo la fine della seconda semifinale tra Gonzaga e UCLA, vinta con più di un brivido dai ragazzi di Mark Few, la 31esima vittoria stagionale in 31 partite disputate. Wow! I Bruins di Mick Cronin, "cinderella" per il numero della testa di serie e per la stagione in chiaroscuro, ma ateneo dall'enorme blasone e assolutamente dal sangue blu a livello NCAA, giocano una partita perfetta, guidati da un clamoroso Johnny Juzang, "scarto" di Kentucky e autore di 29 punti, dal messicano Jaime Jacquez, 19 punti, dal regista coi capelli in stile Bob Marley Tyger Campbell, 17 punti con 7 assist, e dal lungo Cody Riley, 14 con 10 rimbalzi e 5 assist.
Gonzaga ha davvero rischiato la beffa, come accadde alla Kentucky 2015 di Karl-Anthony Towns e Devin Booker che da imbattuta perse la semifinale contro Wisconsin: il quintetto è andato tutto in doppia cifra, 22 punti per il francese Ayayi, 11 del canadese Nembhard, 15 con 5 rimbalzi e 5 assist del tiratore Kispert, ma a fare la differenza vera sono stati il centro coi baffoni Drew Timme, 25 punti con 11 su 15 al tiro, e Jalen Suggs, il più giovane, la matricola, il prospetto NBA, 16 punti, 5 rimbalzi, 6 assist, una stoppata clamorosa e appunto il game winner sulla sirena, il primo in una Final Four da quello di Kris Jenkins che nel 2016 diede il titolo a Villanova in finale contro North Carolina.

Baylor-Houston 78-59

Completamente diversa la prima semifinale, con Baylor (27-2 in stagione) che ha travolto i Cougars di Houston (28-4) archiviando la pratica già nel primo tempo. I Bears giocano una pallacanestro stellare fatta di difesa e perfette soluzioni in transizione, tiro da tre col cecchino Jared Butler (17 punti con 4 triple) e le accelerazioni del prospetto Davion Mitchell, un "sosia" del Donovan Mitchell degli Utah Jazz (stesso numero, stesso fisico, stesse caratteristiche) e alla fine autore di una prova da 12 punti, 11 assist e 0 palle perse, roba che non si vedeva da quasi 35 anni.
Baylor torna dunque all'atto finale per la prima volta dal 1948, un'altra epoca in sostanza, quando persero contro Kentucky: i Bears vanno dunque a caccia del primo titolo dell'ateneo, al pari di Gonzaga, come già detto le due migliori squadre della nazione nel 2020-21 e che avrebbero dovuto incontrarsi già a novembre se non fosse stato per il Covid. Per Houston una gara di fatto anonima: la formazione dell'esperto Kelvin Sampson non è mai entrata in partita, l'unico a salvarsi Marcus Sasser, 20 punti con 5 triple.
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Da Cernusco al titolo NCAA: il sogno americano di Francesco Badocchi

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