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Finley all'Armani

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Pubblicato 10/08/2009 alle 16:20 GMT+2

Lo si sapeva da giorni, ora c'è l'ufficialità: Morris Finley, americano, classe 1981, passa dalla Montepaschi Siena all'Armani Jeans Milano, seguendo il percorso inverso a quello di David Hawkins.

Lo si sapeva da giorni, ora c'è l'ufficialità: Morris Finley, americano, classe 1981, è il nuovo playmaker dell'Armani Jeans. Finley sbarca a Milano dopo l'annata trascorsa a Siena, con la Montepaschi, con la quale ha vinto il campionato di Serie A, superando in finale proprio la squadra di Piero Bucchi.
L'arrivo di Finley sancisce definitivamente il cambio di strategia della franchigia milanese, che dopo la sorpresa (relativa) del mancato rinnovo di Hawkins ha deciso di cambiare profondamente i propri piani di rinnovamento. A fine stagione, infati, l'idea della dirigenza era di puntare sull'ossatura dello scorso anno, e di costruire la squadra proprio attorno a Hawkins, con 2-3 innesti mirati. Il mancato accordo economico con il Falco, che si è subito accasato proprio a Siena vanificando l'opzione per il secondo anno a Milano, ha spinto a rimettere tutto in discussione: ecco allora l'ingaggio del lituano Maciulis e di Mancinelli, cui toccherà il compito di colmare il vuoto lasciato da Hawkins; ed ecco il taglio di Price, giocatore dall'ingaggio oneroso che l'anno scorso non ha convinto molto, e quello imminente di Luca Vitali.
Richiamato Bulleri, più per le difficoltà a piazzarlo altrove che per reale convinzione, serviva però un uomo cui affidare le chiavi del gioco: la scelta è caduta appunto sul 28enne dell'Alabama, che a Milano cercherà il riscatto dopo una stagione non negativa, ma vissuta in gran parte all'ombra del genio di Terrell McIntyre, e proverà a tornare quello del 2007, quando con Rieti fu il miglior realizzatore del campionato (20,3 punti di media a gara). "Sono molto felice di essere a Milano - le prime parole del neo acquisto biancorosso - ormai sono due stagioni che sono in Italia e ho potuto giocare più volte contro l'Olimpia Milano e apprezzarne il grande valore. È una grande società, dalla grande tradizione, che negli ultimi anni sta tornando ai fasti del passato, un ottimo posto dove poter giocare a basket e crescere come giocatore". Sul contributo che potrà dare alla sua nuova squadtra, Morris ha le idee molto chiare: "Grande energia, duro lavoro sia in allenamento sia in partita, intensità, ma soprattutto tanta voglia di di lottare in campo, e di competere ogni volta che si mette piede sul parquet, a tutti i livelli e in ogni occasione".
Insomma, sulla carta un altro colpo niente male per l'ambiziosa società di Re Giorgio, che risparmierà tra l'altro qualche soldino, tenuto conto che l'ingaggio di Finely è inferiore a quello di Price. E potrebbe non essere finita qui: sono infatti sempre insistenti le voci che vogliono Milano molto vicina a Bracey Wright, guardia americana che l'anno scorso ha giocato, piuttosto bene (12.1 punti di media), con il Badalona.
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